2020-03-25
Quirinale, Palazzo Chigi e Tesoro vanno alla guerra con il Parlamento
Sul «Corriere» trapela la linea del Colle: decide il governo, e se l'opposizione non si adegua è irresponsabile. Ma dall'Aula, Fi e Pd a parte, arriva un «no» al Fondo. E la Lega propone l'abolizione del pareggio di bilancio.L'emergenza sanitaria che stiamo vivendo sta diventano un'emergenza economica e democratica. Sul fronte economico, l'indice di marzo dei responsabili degli acquisti (Pmi) ha mostrato per l'intera Eurozona un calo di 20 punti da 51 a 31, senza precedenti dal 1998, anno di partenza dell'indice. Considerato che la Germania ha fatto segnare una contrazione meno accentuata, è facile intuire la valanga che si è già abbattuta sull'Italia. Ci ha pensato Goldman Sachs a darci un'idea, con la previsione, sempre ieri, di un calo del nostro Pil dell'11,6% nel 2020.Di fronte a questi numeri, il ministro Roberto Gualtieri, in audizione ieri pomeriggio davanti alle commissioni Bilancio congiunte, ha presentato un quadro drammaticamente avulso dalla realtà. A cominciare da un fantomatico «effetto volano fino a 340 miliardi» di euro, generato dall'indebitamento di 20 miliardi autorizzato dal Parlamento. Per poi giungere alla chiave di tutto: la «necessaria e adeguata risposta europea» che dovrebbe concretizzarsi nell'uso di «strumenti innovativi, sfruttando l'articolo 122 del Tfue» come «l'emissione di titoli da parte del Mes o un fondo paneuropeo con il sostegno della Banca europea degli investimenti, messi a disposizione dei Paesi senza alcuna condizionalità». Ha ribadito la possibilità di emettere «strumenti di debito comune europeo».Gualtieri vuole convincere che la soluzione è quella a cui lui sta già lavorando «sottotraccia», per non turbare l'equilibrio nella sua maggioranza, ormai da settimane. Ma le sue affermazioni non reggono al confronto con i fatti e con le contemporanee affermazioni dei nostri partner europei. il ministro infatti:1 Ritiene che le risorse rese disponibili dal decreto legge 18 siano solo il primo passo, ma poi invita i parlamentari a non modificare una virgola, perché tutta la capacità di indebitamento (20 miliardi) è stata utilizzata. Allora da dove conta di prendere i fondi per l'annunciato decreto di aprile? Perché non sfrutta subito la disponibilità della Bce e procede con una massiccia emissione di almeno 100 miliardi di Btp a 30 anni, acquistati sul mercato secondario dalla Bce, dando certezze al Paese e sottraendolo a una estenuante indefinitezza?2 Ha liquidato come una soluzione non immediata l'annunciata presentazione di una proposta di legge a prima firma Riccardo Molinari e Claudio Borghi, per rimuovere il vincolo dell'equilibrio di bilancio previsto dall'articolo 81 della Costituzione. Allora vuole continuare a tenere il Paese sotto il giogo di misure di corto respiro, per non indispettire i mercati e i partner europei, in attesa di essere autorizzato da Bruxelles o Francoforte?3 Ipotizza un intervento del Mes senza condizionalità e cita l'articolo 122 del Tfue che però parla esplicitamente di «assistenza finanziaria ad uno Stato membro in difficoltà a determinate condizioni». Per non parlare delle rigide condizionalità previste dal trattato del Mes. Come si conciliano? E ancora, come sarebbe erogata questa assistenza finanziaria, se non attraverso il Mes e quindi alle sue condizioni? Peraltro proprio ieri dal Parlamento è venuto un inequivoco «no» a questa mossa. Ne terrà conto? Prima ancora: può non farlo?4 «Vede con favore» l'emissione di eurobond, nello stesso giorno in cui il suo omologo tedesco Peter Altmaier dichiara in modo sprezzante all'Handelsblatt che si tratta di un «dibattito fantasma, riedizione di concetti vecchi già respinti». Quanto a lungo pensa ancora di illuderci?5 Ieri Melvyn Krauss, professore emerito alla New York university, si è unito al coro di quelli che sostengono il ruolo, definitivo e senza limiti, della Bce nel finanziamento del deficit degli Stati per fronteggiare la crisi da Covid-19. Ha rivelato che ben sei membri si sono opposti mercoledì sera alla decisione di lasciare cadere quei limiti. Allora Gualtieri forse sa che la Bce ha le mani legate e ci vuole condurre in tutta fretta, via Mes, verso una soluzione gradita al blocco tedesco, che vuole garanzie?È forte il sospetto che questo ostentare calma e sicurezza, che tuttavia non regge al confronto con quanto si legge fuori dall'Italia, celi un preciso disegno: quello di condurre il Paese verso una soluzione di sostanziale commissariamento, per tutelare chi nel blocco nordeuropeo non è disposto a condividere alcunché. E qui veniamo all'emergenza democratica. Leggere un giornalista vicinissimo al colle come Marzio Breda sul Corriere della Sera, che parla di un governo che «ha gli strumenti per decidere» salvo chiedere che «la naturale lotta tra maggioranza e opposizione va rinviata al futuro, in nome di una collaborazione che renda tutti corresponsabili alla pari» avvalora i peggiori i dubbi. Come dire: Colle, Chigi e Mef decidono da soli, gli altri - Parlamento compreso - si adeguino (anche negli errori?), altrimenti sono irresponsabili. I dubbi aumentano dopo il «quei soldi servono» del forzista Antonio Tajani. Verso che decisioni ci sta portando il governo, al punto da cercare di occultare le differenze con l'opposizione e con l'Aula?
Maurizio Landini (Getty Images)
Nel riquadro un frame del video postato sui social dalla cantante Elisa Toffoli. Sullo sfondo alcune imbarcazioni della Global Sumud Flotilla (Ansa)
Iil patriarca di Gerusalemme dei Latini, Pierbattista Pizzaballa (Ansa)