2020-10-22
Se si tratta di bastonare i figli
De Benedetti è quello di... «Ieri»
Carlo De Benedetti (Ansa)
Ma il Carlo De Benedetti che ha fondato il quotidiano Domani è lo stesso Carlo De Benedetti che per quarant'anni è stato padrone della Cir, ossia di una delle più importanti holding finanziarie e industriali del Paese? La domanda sorge legittima dopo aver visto l'edizione di mercoledì 21 ottobre del sunnominato giornale. Sotto la testata diretta da Stefano Feltri infatti campeggiava un editoriale firmato da Mario Giro (...)(...) dal titolo «Chiudiamo le Rsa per salvare gli anziani». Premesso che con la sigla misteriosa di Rsa si indicano le case di riposo, ovvero quegli istituti privati e pubblici che ospitano persone in età avanzata spesso non autosufficienti, secondo il quotidiano di De Benedetti bisognerebbe chiuderle in quanto con il Covid molti anziani sono stati contagiati, con conseguenze purtroppo esiziali. Dunque, per evitare che nelle Residenze sanitarie una percentuale di ricoverati si ammali e muoia, meglio rimandare tutti a casa, in modo da non rischiare. La bizzarra idea di Giro prende spunto dalla chiusura degli orfanotrofi, che ha consentito ai bambini senza famiglia di essere affidati a strutture apposite, trasferendo il problema da un'istituzione pubblica a una privata, con le speculazioni sulla pelle dei minori che non di rado finiscono in tribunale. L'esempio preso a giustificazione del progetto di liquidazione delle Rsa a dire il vero c'entra poco con gli anziani, i quali non finirebbero in case famiglia come i bambini, ma verrebbero abbandonati a sé stessi, senza essere curati né accuditi. Tuttavia, ci siamo domandati se il Carlo De Benedetti del Domani fosse lo stesso della Cir perché la strampalata idea di chiudere le Rsa e di rispedire a domicilio i degenti cozza con il fatto che la Cir, di cui fino all'altro ieri De Benedetti era presidente, è proprietaria di un gruppo di nome Kos, che in Italia possiede il maggior numero di residenze private per anziani. La società ne ha una cinquantina, fattura oltre mezzo miliardo di euro, dà lavoro a 7.000 dipendenti e assiste decine di migliaia di anziani in mezza Italia. Certo, si capisce che il Carlo De Benedetti del Domani non è il Carlo De Bendetti di ieri, essendosi liberato delle proprie aziende per lasciarle ai figli. Ma soprattutto si capisce che la saga della famiglia De Benedetti non si è conclusa con le parole non proprio affettuose che l'Ingegnere Cdb ha riservato ai figli («privi di passione e competenza»), ma prosegue con un nuovo capitolo. Proporre di chiudere le Rsa, cioè la parte più redditizia e promettente dell'ex impero De Benedetti (dopo la fine ingloriosa delle avventure nel settore energia e la vendita di Repubblica e Stampa il gruppo è molto dimagrito), è una mossa di una perfidia senza limiti, che denota un rancore verso i rampolli che non ha fine. A riprova che, nonostante gli anni avanzino, l'Ingegnere non è affatto cambiato e conserva, come certi vini invecchiati, una certa asprezza. Ma forse sarebbe meglio chiamarla cattiveria.
Volodymyr Zelensky (Ansa)
Elly Schlein con Eugenio Giani (Ansa)