Quanti «orfani» della guerra si vedono in giro

Quanti «orfani» della guerra si vedono in giro
Alessandro Orsini (Imagoeconomica)

La pace a Gaza? «È funzionale ai preparativi di un’altra guerra». Il professor Alessandro Orsini, grande esperto di conflitti, l’altra sera in tv sprizzava ottimismo. Oltre a mettere in luce i lati oscuri dell’intesa raggiunta con il contributo di Donald Trump («Saranno le imprese americane, inglesi, francesi - fate voi - a occuparsi di ricostruire centinaia di appartamenti»; «Nell’accordo c’è scritto che gli alloggi saranno realizzati in base alle leggi del libero mercato»; «I palestinesi non avranno i soldi per comprare la casa, i letti, gli armadi, le scrivanie e le pentole»), non solo si è detto certo che la tregua sia necessaria per dare «una cornice giuridica intorno alla pulizia etnica in Palestina». Ma, alla fine delle sue previsioni belliche, il sempre misurato docente di sociologia del terrorismo ha concluso che la pace è stata raggiunta soltanto perché Trump sta preparando un attacco all’Iran.

La ricostruzione della Striscia porta già soldi al made in Italy
Ansa
Vola Cementir (+13% in 2 giorni) e fanno meglio del mercato i titoli dell’edilizia. In ballo affari per 53 miliardi Gaza, Cina e dazi, saranno tra i temi degli incontri negli Usa per i 50 anni della fondazione degli italo-americani.
Il Nobel a Machado, pasionaria anti Maduro
Maria Corina Machado Parisca (Ansa)
Decisione che mette in crisi il governo venezuelano, collegato a Iran e Hezbollah. Premio dedicato a Donald Trump.
Meloni pronta a volare in Egitto. Carabinieri a Gaza per peacekeeping
Giorgia Meloni (Imagoeconomica)
Il premier sarà fra i leader al Cairo il giorno della firma e i nostri militari andranno sul campo. La sinistra minimizza: «Si intesta successi altrui». Giorgia li gela: «Il campo largo? È un Leoncavallo largo».
Chiusa la pratica Israele Trump apre il vero fronte: «Cinesi ostili, altri dazi»
Donald Trump (Ansa)
La Casa Bianca vuole limitare l’influenza del Dragone sul teatro mediorientale. Lunedì «The Donald» sarà a Tel Aviv, intanto tende una mano anche a Teheran.
Le Firme

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