2020-11-19
Pura come la poesia, ricca come la vita: è l’arte di Schubert
Franz Schubert (Getty images)
Il genio viennese raggiunse delle vette inaudite per profondità e varietà di espressione. Con lui, scomparve un'intera epoca.L'attività di Franz Schubert si svolge quasi per intero all'interno della sua città. Egli esegue le sue musiche per una cerchia intima e ristretta di amici le cui riunioni prendono il nome di schubertiadi. Fra essi vi sono musicisti, scrittori, poeti, pittori.Non pochi tra questi mostrano insofferenza verso le regole della vita borghese del tempo. In nome di questo egli trova molte difficoltà ad inserirsi nella vita musicale ufficiale di Vienna.Il lied è un canto popolare tedesco che rappresenta un genere particolare. Il poeta Heine lo ha definito in questi termini: «Un cuore che canta con commozione». Apparso verso il XVI secolo, si è evoluto fino all'epoca romantica e trova nell'opera di Schubert la sua espressione più genuina. È un genere che mette in rilievo i contenuti poetici accompagnati dalla musica, che è quasi il prolungamento dell'emozione contenuta nel poema. Schubert coglie l'atmosfera generale della poesia con mirabile capacità di sintesi espressiva e ne interpreta il complessivo significato. Capolavori insuperati sono: Il viandante, La trota, La morte e la fanciulla, Erlkoenig, Margherita all'arcolaio. Sarebbe impossibile descrivere la vastità dei sentimenti espressi nei lieder, faceti, tragici, appassionati e anche solennemente compresi dei misteri eterni del mondo e della vita.Sulla poesia di Goethe nascono tante melodie di Schubert. Essi però non si incontrarono mai. Lo fecero le loro arti. A 17 anni Schubert fu ispirato dal Faust e scrisse il suo primo capolavoro in forma di lied: Gretchen am spinnrade (Margherita all'arcolaio). Fu il primo grande esempio di fusione tra parole e musica e in questo risiede la magia. L'ostinato del pianoforte raffigura simbolicamente il movimento rotatorio dell'arcolaio al di sopra del quale il canto descrive l'agitazione interna della fanciulla, presa dalla passione amorosa per Faust. La ragazza ha perso la pace su istigazione del maligno che le rinfaccia il cambiamento morale avvenuto in lei per aver ceduto alla seduzione di Faust. La corrispondenza fra musica e poesia è perfetta.Cosa significava per Schubert la poesia di Goethe? Essa cadeva come una scintilla sul terreno fresco e giovane del suo animo di diciassettenne. La generosità di Schubert andò oltre alla cocente delusione dovuta al fatto che Goethe non lo degnò di una risposta dopo aver ricevuto i manoscritti dei lieder a lui dedicati.Winterreise (Viaggio d'inverno) è un ciclo di 24 lieder che descrive i viaggi invernali di un viandante attraverso i villaggi, accompagnato dalle voci degli elementi naturali, l'infuriare della tempesta, l'urlo del vento, lo scorrere dei ruscelli, il cartello indicatore verso una meta, che indica una strada da percorrere dalla quale nessuno ha mai fatto ritorno. Il personaggio centrale è un giovane deluso dall'amore e dalla vita, che vede alla fine del suo ultimo viaggio solo il gelo della morte. Quando cominciò a scrivere i Winterreise Schubert era ancora giovane e già vecchio allo stesso tempo, come Mozart che scrisse il Requiem. Schubert profuse in questo ciclo tutta la sua ispirazione. La melodia di alcuni lieder ha la purezza di linee che a me sembra di un quadro d'autore: penso a Friedrich.Il ciclo si conclude con Der leiermann (Suonatore di organetto) che intona su un accompagnamento una musica monotona ed inespressiva. Ormai ogni emozione si è spenta e davanti ai suoi occhi c'è solo la pazzia.Dopo aver visto la grandezza di Schubert nei lieder, vale la pena soffermarsi sulla produzione cameristica, dove Schubert raggiunge vette inaudite per profondità e varietà di espressione. Ogni grande autore ha dato il meglio di sé nella musica da camera, che è musica allo stato puro condivisa da musicisti in un dialogo che si ascoltano reciprocamente, formando un tutt'uno nella comune ricerca ispirativa.Il Quintetto con due violoncelli e La morte e la fanciulla sono opere di tale grandezza che le parole sono del tutto insufficienti per descriverle. Ne La morte e la fanciulla, Schubert utilizzò il tema da un suo lied quale fulcro espressivo del brano. Il lied narra la storia di una ragazza inseguita dalla morte e dei suoi tentativi di sottrarsi al fatale abbraccio. La fanciulla: «Vattene barbaro scheletro, io sono ancora giovane, va via non mi toccare». La morte: «Dammi la mano bella creatura, sono tua amica, non sono cattiva, dolcemente dormirai fra le mie braccia».Il tempo lento di questo quartetto viene prima suonato sotto forma di un mesto corale a quattro voci: ma subito l'atmosfera si fa più agitata con una ansimante melodia del violino, mentre il violoncello fa poi udire il tema della morte in un crescendo parossistico di forza drammatica sconvolgente. Alla fine del movimento lento la tonalità da minore diventa maggiore, facendo intravedere una luce di speranza e resurrezione per i destini umani. L'ultimo tempo è una tarantella allucinata che vuole rappresentare la fuga della fanciulla davanti alla morte inseguitrice. Così, come in un turbine, si conclude questo quartetto.Con la morte di Schubert scompare un'intera epoca musicale. Egli si colloca sulla soglia del romanticismo. Come Mozart, non pensa al futuro e al proprio tornaconto personale. Trova nella musica la sua ragione di vita nonostante gli impedimenti che l'alta società viennese gli riservava. Non ha incertezze o dubbi interiori ma ha l'onestà di dipingere la ricchezza della vita. Egli è un classicista romantico e appartiene alla schiera dei sommi Haydn, Mozart, Beethoven. Non lasciò successori: come scrive il critico Alfred Einstein, i posteri possono soltanto rimpiangere con infinita nostalgia un paradiso perduto di purezza, spontaneità e innocenza.
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