2020-04-05
Prima tregua nelle terapie intensive. Ma c’è chi infrange i divieti per farsi
Calo di 74 pazienti nei reparti di rianimazione: qualche ospedale alleggerisce la pressione. L'andamento dell'infezione resta stabile e uccide altre 681 persone. Multati 8.187 soggetti, 11 beccati a comprare droghe. Per la prima volta il numero di pazienti in terapia intensiva cala di 74 unità e allenta la pressione sugli ospedali. Per il resto, il bollettino quotidiano sulla diffusione del coronavirus presenta luci e ombre: nel giorno in cui il numero dei guariti ha superato quota 20.000 (ora sono 20.996), il drammatico bilancio dei caduti sfonda il muro dei 15.000 (precisamente 15.362). Mentre la curva del contagio resta stabile. I nuovi tamponi positivi sono 2.886 (mercoledì erano 2.937, giovedì 2.477 e venerdì 2.339). Purtroppo il numero quotidiano delle vittime decresce ma resta spaventoso: ieri sono morti altri 681 italiani (il dato di venerdì era 766). Il numero totale di persone che ha contratto il virus dall'inizio dell'epidemia - compresi deceduti e guariti - è 124.632 (4.805 nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore, venerdì erano 4.585). Mentre i tamponi eseguiti ormai sono stabili: ieri 37.375, venerdì 38.617. Bloccato anche il rapporto fra tamponi processati e casi individuati: un malato ogni 7,7 test, ovvero il 12,8%. Ma ci sono ancora segmenti del territorio nazionale in cui l'incidenza del Covid-19 è spaventosa: a Cremona, per esempio, stando ai dati del ministero della Salute, c'è un malato ogni ogni 88 abitanti. A Piacenza ogni 102. A Bergamo ogni 120. A Brescia ogni 140. Il dato più basso si registra a Isernia: ogni 5.625 abitanti c'è un infetto. A La Spezia soltanto ieri sono saltati fuori 73 contagiati, un incremento del 29,2% che porta il totale dei contagiati a 323. Alta la percentuale di nuovi ammalati anche ad Avellino: 17,2% (i 50 tamponi positivi in una giornata hanno fatto balzare il totale a 340). Ma per capire come si sta evolvendo la pandemia bisogna concentrarsi sulla regione più colpita, la Lombardia: nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 1.598 casi positivi (venerdì erano 1.455). Il totale ammonta a 49.118. Le vittime lombarde sono 8.656, 345 solo ieri (in leggero calo rispetto a venerdì: 351). «È chiaro che sono cifre alte», ribadisce l'assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, «questo dato sarà l'ultimo che si ridurrà». Confortante anche in Lombardia l'andamento nei reparti di rianimazione, dove ieri c'erano 55 pazienti in meno (in totale sono 1.326). Il numero di ricoverati è a quota 12.002 (200 in più di venerdì). Crescono ma a ritmi sempre più contenuti i dati dei contagi nelle province lombarde, con Milano prima per numero di positivi: 10.819 contagiati, 428 in più di venerdì. In città, in particolare, sono cresciute di 178 le persone malate, arrivate così a 4.362. A Bergamo, dove 13 donne positive al Covid-19 hanno partorito all'ospedale Papa Giovanni XXIII (nessuno dei neonati è risultato contagiato), i positivi sono 9.588, in crescita di 273 unità; a Pavia 2.499 (168 in più); a Brescia 9.189 (166 in più); a Como 1.319 (63 in più). Va molto meglio a Lecco - una zona piuttosto colpita finora - dove i nuovi positivi sono 24. A Cremona invece l'incremento è stato di 57. «Ormai», commenta Gallera, «sono numeri molto bassi». Ma anche se «i dati sono buoni», come sottolinea l'assessore, «non possiamo ancora ritenere che tutto è dietro le spalle». Frena ancora la diffusione in Umbria: con i 36 nuovi contagi di ieri, un aumento del 3% (venerdì era del 4%), il totale è arrivato a 1.211. La prima regione del Sud per contagiati è la Campania, con 2.677 pazienti. Segue la Puglia con 2.182. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha ricordato ancora una volta l'importanza delle misure di distanziamento sociale: «Io la mascherina non la uso», ha detto Borrelli, «perché rispetto il distanziamento sociale. La mascherina è importante se non si rispettano le distanze». Ma c'è ancora chi se ne va in giro senza una giusta causa, mettendo in pericolo altre persone. Ieri le forze di polizia hanno controllato 254.959 persone e ne hanno sanzionate 8.187 per infrazione dei divieti sugli spostamenti. Quelle denunciate per false attestazioni nell'autodichiarazione sono state 83. Mentre in 30 hanno violato la quarantena. Era in quarantena ma se ne andava in giro «per lavoro», per esempio, un giovane di Soriano Calabro (Vibo Valentia), sorpreso dagli agenti in territorio del comune di Gerocarne. Aveva anche sottoscritto l'autodichiarazione con la quale attestava la necessità di spostamento, ma era positivo al Covid-19. Una donna di 68 anni, invece, ha violato la quarantena a Genova per andare a comprare le sigarette. A segnalarla è stato il titolare della tabaccheria. Agenti del commissariato Librino di Catania hanno sanzionato 28 persone per violazione delle norme per il contenimento del rischio contagio da Covid-19. Undici di esse sono state sorprese ad acquistare droga. Mentre a Siracusa è stato individuato un nuovo focolaio: in un ospedale sono stati registrati 12 casi tra medici e infermieri appartenenti a tre diversi reparti. In totale, stando agli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità, sono 11.252 gli operatori sanitari contagiati. Mentre il bilancio dei medici morti è salito a 78.
Il cpr di Shengjin in Albania (Getty Images)