Si rinnovano 769 consigli comunali, tra i quali 16 capoluoghi di provincia e uno di regione. Il centrodestra mette Brescia nel mirino. A Siena sinistra spaccata in sette.
Si rinnovano 769 consigli comunali, tra i quali 16 capoluoghi di provincia e uno di regione. Il centrodestra mette Brescia nel mirino. A Siena sinistra spaccata in sette.Più di sei milioni di italiani andranno alle urne, domenica 14 maggio dalle 7 alle 23 e lunedì 15 dalle 7 alle 15 per un importante turno di elezioni amministrative. L’eventuale ballottaggio è fissato per le giornate del 28 e del 29 maggio. Sono in totale 769 i Comuni che vanno al rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, la maggior parte dei quali domenica e lunedì prossimo mentre in Sardegna e in Sicilia il primo turno è in programma il 28 e il 29 maggio, con i ballottaggi che slittano a domenica 11 e lunedì 12 giugno. Calendario ancora diverso per il Trentino-Alto Adige e il comune valdostano di Valtournenche, dove si vota solo domenica 21 maggio e il turno dell’eventuale ballottaggio è quindi previsto per il 4 giugno. Sono 17 i capoluoghi di provincia interessati dal turno amministrativo, tra i quali l’unico capoluogo di Regione è Ancona, nelle Marche; gli altri sono Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso e Vicenza.Ricordiamo il sistema elettorale. Per i 108 comuni con più di 15.000 abitanti vige quello a doppio turno: se al primo un candidato a sindaco supera il 50% dei voti viene eletto, e alla coalizione che lo sostiene viene assegnato il premio di maggioranza in consiglio comunale. L’elettore può esercitare anche il voto disgiunto, ovvero scegliere un candidato a sindaco e una lista di una coalizione che ne sostiene un altro. Nel caso in cui nessun candidato superasse il 50% dei voti, due settimane dopo si va al ballottaggio tra i primi due classificati. Per i Comuni con meno di 15.000 abitanti si vota invece con il turno unico: vince chi prende più voti e non è ammesso il voto disgiunto.Dal punto di vista politico, sono molti gli spunti offerti da queste elezioni, che vedono il centrodestra guidato da Giorgia Meloni cercare nelle urne il riscontro positivo all’operato del governo. All’interno della coalizione di maggioranza, c’è poi la consueta competizione tra gli alleati. Molta curiosità per quello che sarà il risultato del Pd, con la neosegretaria Elly Schlein che per la prima volta guida il partito in una tornata elettorale così ampia. La Schlein ha speso molte energie in campagna elettorale, mettendoci, come si suol dire, la faccia. Si presenta spaccato il fronte giallorosso: Pd e M5s sono alleati soltanto in 6 capoluoghi (Brindisi, Latina, Pisa, Teramo, Catania e Siracusa). La legge a doppio turno, però, consente di stringere alleanze anche in caso di ballottaggio. Naturalmente, va sempre ricordato che il voto amministrativo è frequentemente condizionato da fattori squisitamente locali: la riconoscibilità dei candidati a sindaco sul territorio, il proliferare di civiche, la capacità dei partiti di convincere a candidarsi professionisti molto radicati (l’esempio più classico è la caccia sfrenata al medico da inserire in lista). La situazione attuale vede 8 capoluoghi governati dal centrodestra (Vicenza, Treviso, Sondrio, Imperia, Siena, Massa, Pisa e Ragusa) e 5 dal centrosinistra (Ancona, Brindisi, Brescia, Teramo, Trapani). A Siracusa il sindaco è di Azione; a Latina, Massa e Catania c’è una gestione commissariale. Lunedì sera, ballottaggi a parte, potrà dire di aver vinto le elezioni la coalizione che sarà riuscita a conquistare più Comuni attualmente in mano agli avversari.I riflettori dei media sono puntati su alcune sfide in particolare. A Brescia il centrodestra punta a riconquistare l’amministrazione comunale, sull’onda del trionfo alle regionali in Lombardia. La coalizione di governo punta sul candidato a sindaco Fabio Rolfi, leghista, che sta conducendo una campagna elettorale serratissima. Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini oggi chiuderanno proprio a Brescia la campagna elettorale, insieme sul palco. La candidata del centrosinistra è invece Laura Castelletti, civica, sostenuta anche dal Terzo polo ma non dal M5s, che insieme al Partito comunista italiano e a Potere al popolo ha deciso di puntare su Alessandro Lucà. A completare il quadro dei candidati c’è Alessandro Maccabelli per la lista La Maddalena.A Imperia, il sindaco uscente di centrodestra, l’ex ministro di Forza Italia Claudio Scajola, è favoritissimo per la riconferma. Lo sfidante di centrosinistra è Ivan Bracco, poliziotto che, curiosità, in passato ha indagato proprio su Scajola. In corsa anche Stefano Semeria per il M5s e due indipendenti, Enrico Lauretti e Luciano Zarbano.A Vicenza il centrodestra, che ricandida il sindaco uscente Francesco Rucco, deve respingere l’assalto del principale avversario, Giacomo Possamai, 33 anni, capogruppo dei dem in Regione Veneto, che ha optato per una campagna elettorale sul modello di quella di Damiano Tommasi a Verona: profilo basso e tanto porta a porta. Tra gli altri candidati, registriamo Edoardo Bortolotto per il M5s e Claudio Cicero, di area moderata. Più scontata, salvo ovviamente imprevisti, la riconferma di Mario Conte, sindaco uscente di centrodestra nella storica roccaforte leghista di Treviso, sfidato dal candidato del centrosinistra Giorgio De Nardi, il quale non è riuscito a ottenere il sostegno né del M5s, che candida Maurizio Mestriner, né del Terzo polo, che punta su Niccolò Rocco.Anche a Sondrio il centrodestra ricandida il primo cittadino uscente, Marco Scaramellini, che deve vedersela con Simone Del Curto, candidato per il centrosinistra, e Luca Zambon sostenuto da una lista che fa riferimento a Letizia Moratti. Da rilevare che il M5s non presenta la propria lista, e gli attivisti sono stati invitati eventualmente a candidarsi nelle liste civiche.A Siena per il centrodestra non si ricandida il sindaco uscente Luigi De Mossi, ma la coalizione punta compatta su Nicoletta Fabio, sostenuta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, insieme alle liste Siena in tutti i sensi e Movimento civico senese. Il centrosinistra invece è spaccato: il Pd punta su Anna Ferretti, il M5s candida Elena Boldrini, Azione schiera Roberto Bozzi, Italia viva Massimo Castagnini. Alessandro Bisogni è sostenuto dalla lista Siena Popolare, Emanuele Montomoli è candidato a sindaco per una civica, Fabio Pacciani è il candidato di una serie di liste civiche.L’unico capoluogo di regione dove si vota, dicevamo, è Ancona, nelle Marche. Qui il centrosinistra ha scelto il suo candidato a sindaco attraverso le primarie: si tratta di Ida Simonella, che non ha raggiunto l’accordo con il M5s, che candida invece Enrico Sparapani. Il centrodestra punta su Daniele Silvetti per strappare la città agli avversari: «Governo e Regione», ha detto la premier Meloni, «sono una filiera che funziona. Manca solo Ancona».Un paio di curiosità: il paesino più piccolo che andrà alle urne è Castelmagno, in provincia di Cuneo, 53 anime e la notorietà del celebre formaggio che ne porta il nome. Sono ben tre i candidati sindaco: il primo cittadino uscente Alberto Bianco (Per il futuro di Castelmagno), Piergiorgio Donadio (Orizzonte Castelmagno) e Sagjonevo Kulari (Castelmagno Tricolore).Potrebbe diventare il più giovane sindaco d’Italia Francesco Carosielli, candidato a conquistare la fascia tricolore a Faeto, Comune di 600 abitanti in provincia di Foggia. Carosielli ha 18 anni e frequenta l’ultimo anno dell’istituto tecnico professionale.
Vincenzo De Luca (Ansa)
Regionali, campo largo nel caos. Il sindaco di Riace, condannato a 18 mesi, non potrà correre. Lui: «Regia politica». Lo Sceriffo fa a pezzi il grillino mentre loda la Meloni. E Vendola già sente le sirene romane.
Ursula von der Leyen (Ansa)
Ieri l’incontro tra il ministro Urso e Filosa per definire una linea comune in vista del vertice di venerdì a Bruxelles. Parigi e Berlino spingono per le loro tecnologie, l’Italia rischia lo smacco sui biocarburanti
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 9 settembre con Flaminia Camilletti