
Ieri due manifestazioni nella Capitale e cortei sparsi in Italia. C’è chi invoca Mattarella. Ma il 26 l’appuntamento è in Europa.Non erano 20.000, ma un po’ meno del 10% quelli radunati ieri al Circo Massimo. Eppure vanno presi sul serio. La protesta degli agricoltori, che si sta allargando ad altre categorie - dai pescatori, ai balneari passando per il piccolo commercio come ha dimostrato una delle due manifestazioni che si sono avute ieri a Roma, quella che dietro due trattori arrivati al Colosseo ha radunato in piazza del Campidoglio Altragricoltura e Popolo produttivo – picchia duro sull’Europa e per ora non molla. Le due manifestazioni sono rimaste distinte e distanti (nel pomeriggio al Circo Massimo si sono radunati quelli del Cra-agricoltori traditi) hanno un denominatore comune: fare argine a chi sta cercando di cancellare i contadini in nome della transizione verde e per conto delle lobby della nutrizione. Se nella capitale i trattori erano contingentati (una quindicina quelli del Cra) nel resto d’Italia i presidi continuano e sono assai robusti. A Modena si sono concentrati 300 mezzi agricoli, a Tortona, in Piemonte, a sostenere la protesta di 150 trattori sono arrivate anche Ornella Muti e la figlia Nike Rivelli. I coltivatori del Belice che sono al dodicesimo giorno di presidio sulla Sciacca-Palermo hanno scritto a Sergio Mattarella. Gaspare La Marca ha spiegato: «Noi agricoltori non abbiamo più bisogno di interventi tampone, ma di norme urgenti e speciali che garantiscano alla categoria un reddito minimo garantito, perché al momento lavoriamo in perdita». Blocchi ci sono stati in Sardegna nella provincia di Nuoro, ma anche i qui i contadini ce l’hanno con l’Europa. «Siamo pronti a combattere insieme al governo», dicono i coltivatori sardi, «il 26 febbraio a Bruxelles per discutere delle emergenze italiane: il contenimento della peste suina, i danni provocati dalla fauna selvatica, l'esenzione Irpef, l’accesso al credito, i mutui fondiari a tasso fisso per il ricambio generazionale, la norma sul giusto prezzo e i voucher in agricoltura». Stesse richieste arrivano da Padova dove c’è stato un presidio di 400 trattori e da Barletta con 200 trattori mobilitati. A Macerata nelle Marche i trattori - una cinquantina - hanno sfilato nel centro storico. Che il primo destinatario delle proteste sia la Commissione presieduta da Ursula von der Leyen lo hanno chiarito i Comitati agricoli riuniti che hanno consegnato nella sede dell’Ue a Roma una lettera in cui è scritto tra l’altro: «Gli agricoltori diffidano la Commissione Europea dall’imporre direttive e/o normative allo Stato italiano e quindi per ricaduta ai cittadini della Repubblica italiana che hanno come principale finalità la perdita della sovranità nazionale e specificatamente la sovranità del comparto agricolo». Nel recapitare la lettera però Pino Convertini del Cra ha aggiunto: «Sentir dire dal ministro che in questo momento l’Italia è un Paese a sovranità limitata come risposta merita la richiesta delle sue dimissioni». Opinione largamente non condivisa dagli altri. In piazza del Campidoglio dove in mattinata i 300 manifestanti sono stati applauditi dai turisti e hanno innalzato cartelli con scritto «non vi faremo mangiare insetti», «Vogliamo lavorare». Adriano Novello di Altragricoltura – c’è anche il sito www.telodoioilmadeinitaly.it. - ha spiegato: «Le manifestazioni nostra e del Circo massimo non si uniscono perché non vogliamo le dimissioni del Governo». Angelo Di Stefano di Popolo Produttivo ha aggiunto: «Meloni scenda in campo e prenda queste categorie che stanno soffrendo. Dica ai ministri di venire con noi in Europa a dire basta. Questa non è l’Europa che vogliamo noi. Il governo proclami lo stato di crisi». Nel pomeriggio al Circo Massimo - dove erano presenti alcuni sindaci del Sud come Luigi Rafti di Maschito e Domenico Venuti di Salemi - Danilo Calvani a nome di «Cra Agricoltori traditi» ha parlato a circa 1.500 persone arrivate da tutta Italia. «È la prima volta che il mondo agricolo scende in piazza senza sindacati. È un mese e mezzo che protestiamo ed è solo l’inizio. Con i nostri trattori siamo entrati a Roma, i cittadini ci hanno accolto con applausi. Abbiamo abbandonato le nostre aziende - ha scandito Calvani - ma non molliamo, andiamo avanti. Aspettiamo una risposta del governo. I presidi vicino a Roma restano attivi. La Meloni ci incontri e sappia che il ministro Lollobrigida non gode più della nostra fiducia». Al Circo Massimo si è visto anche un gruppo di estrema destra che ha cantato cori e slogan in sostegno di Giuliano Castellino, l’ex leader di Forza Nuova che è stato diffidato dalla piazza. Salvatore Fais uno dei coordinatori di Riscatto Agricolo formazione che non ha aderito alle manifestazioni di ieri e che nei giorni scorsi è stata ricevuta da Lollobrigida ha ribadito: «La maggioranza dei presidi continua e nei prossimi giorni molti agricoltori convergeranno a Roma con i trattori, stiamo organizzando una nuova manifestazione lunedì o martedì prossimo». La protesta sembra andare in ordine sparso, ma da tutti viene la stessa richiesta: l’apertura di un tavolo di crisi agricola da parte del governo. In risposta ieri il ministro Francesco Lollobrigida in un’intervista ha ribadito: «Abbiamo fatto il possibile, ora la battaglia si sposta in Europa».
«The Man on the Inside 2» (Netflix)
La serie con Ted Danson torna su Netflix il 20 novembre: una commedia leggera che racconta solitudine, terza età e nuovi inizi. Nei nuovi episodi Charles Nieuwendyk, ex ingegnere vedovo diventato spia per caso, indaga al Wheeler College.
(IStock)
Si rischia una norma inapplicabile, con effetti paradossali sui rapporti sessuali ordinari e persino all’interno delle coppie.
Grazie all’accordo «bipartisan» Meloni-Schlein è stato approvato in commissione giustizia della Camera, il 12 novembre scorso, il progetto di legge a firma dell’onorevole Laura Boldrini e altri, recante quello che, dopo la probabile approvazione definitiva in Aula, dovrebbe diventare il nuovo testo dell’articolo 609 bis del codice penale, in cui è previsto il reato di violenza sessuale. Esso si differenzia dal precedente essenzialmente per il fatto che viene a essere definita e punita come violenza sessuale non più soltanto quella di chi, a fini sessuali, adoperi violenza, minaccia, inganno, o abusi della sua autorità o delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa (come stabilito nella vigente formulazione della norma), ma anche quella che consista soltanto nel compimento di atti sessuali «senza il consenso libero e attuale» del partner.
Nuovo approccio dell'istituto di credito rivolto alle imprese pronte ad operazioni di finanza straordinaria. Le interviste a Stefano Barrese, Marco Gianolli e Alessandro Fracassi.
Matteo Bassetti e Sergio Abrignani (Imagoeconomica)
Abrignani in commissione: «Nessuno consultò il Css per tutto il 2020. Ci interpellarono sugli mRna solo l’anno successivo». E Bassetti ci prova: «Ho ricevuto fondi da Pfizer per gli antibiotici, non per i vaccini».
«Quanti quesiti ha ricevuto dal ministero della Salute nel 2020, quando era membro del Consiglio superiore di sanità?», chiedeva ieri Marco Lisei, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia. La domanda era rivolta a Sergio Abrignani, ordinario di Immunologia e immunopatologia presso l’Università degli Studi di Milano, poi da marzo 2021 componente del Comitato tecnico scientifico. «Solo una volta, di illustrare che cosa fossero i vaccini a mRna e quali quelli a vettore a vettore virale», è stata la stupefacente riposta del professore. Per poi aggiungere, a un’ulteriore domanda che chiariva il ruolo suo e dei suoi colleghi: «Dopo l’alert dell’Oms del 5 gennaio 2020 non siamo stati consultati. Solo nel gennaio 2021, per rivedere il piano pandemico influenzale Panflu».






