2023-05-23
La pioggia ha ridisegnato il territorio. «Strade sparite, da rifare le mappe»
Le precipitazioni hanno modificato l’orografia della regione: alcuni sentieri sono stati spazzati via e sarà impossibile ridisegnarli. Bisognerà costruire nuovi percorsi. Un testimone: pure la montagna si è abbassata.Case che resteranno a lungo isolate, non più raggiungibili perché molte strade sono scomparse mentre rimane altissimo il rischio di nuove frane. L’esondazione dei fiumi non sembra più mettere in pericolo la vita degli abitanti dell’Emilia Romagna, oggi non sono previste precipitazioni e già da lunedì le piogge hanno smesso di gonfiare i corsi d’acqua. Ma è la minaccia smottamenti che toglie il sonno.Quando il terreno non cede, è perché il distacco di versanti montuosi già ha cancellato la fisionomia del territorio. «Abbiamo fatto dei soccorsi sulle colline, e visto dall’alto lo scenario è molto critico; ci sono frane e smottamenti ovunque; è una situazione da monitorare e da risolvere ma ci vorrà tempo perché è uno scenario molto vasto», ha dichiarato Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco.Quanto sia cambiato l’aspetto della regione lo si coglie anche dalle parole di Paride Antolini, presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia Romagna. «Abbiamo sempre avuto un’ottima mappatura delle frane esistenti ma, ora, l’aumento di fenomeni di questi giorni ha stravolto la cartografia e registriamo eventi anche in aree non previste», ha segnalato preoccupato. Molte strade, dice, sono «completamente sparite» e «non saranno neanche riparabili, con un tracciato completamente da rifare». Almeno un migliaio di frane rimangono attive, quelle che preoccupano maggiormente sono ben 305 concentrate in 54 Comuni. Il bollettino regionale segnala allerta rossa nella giornata di oggi «a causa di criticità idraulica su bassa collina, pianura e costa romagnola», e codice arancione nelle zone montane e collinari centro orientali, per «condizioni favorevoli allo sviluppo di frane per scivolamento e colamento lungo i versanti», oltre al possibile «aggravamento» di quelle provocate delle precipitazioni dei giorni scorsi.Viabilità interrotta anche sui colli bolognesi dove il Comune raccomanda di «non percorrere la zona dei colli a piedi o in bici anche dove le strade sono state riaperte», per il rischio smottamenti sempre molto alto. Il dissesto idrogeologico avrà conseguenze pesantissime, sulle condizioni di vita e l’economia di migliaia di persone. «Credo che nei Comuni più colpiti sarà difficile prevedere spostamenti per tutta questa estate», prevede Antolini. Con l’Appennino che si sgretola, «ha mostrato tutta la sua fragilità, nelle colline del Cesenate la situazione è difficile», spiega l’esperto, e il terreno bagnato profondamente che risulta instabile in più zone, molte strade non sono percorribili. Mancano vie alternative. Le voragini aperte, sono ferite disseminate su tutto il territorio. Per aggirare un’enorme frana che blocca la provinciale 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio, dalle 18 di ieri è stata aperta una deviazione di circa 1 chilometro sul tracciato in disuso dell’Autostrada del Sole. La richiesta, avanzata dai sindaci di Marzabotto e Monzuno era stata subito accolta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e si era proceduto in gran velocità a riaprire il vecchio tratto di A1. Ovunque, però, «i lavori di ripristino saranno lunghi, ad oggi inestimabili, nel frattempo con gravissimi danni per il territorio», ripete la Città metropolitana di Bologna. Rimangono chiuse 622 strade, di cui 225 chiuse parzialmente e 397 totalmente. Complessivamente 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì-Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nel Riminese.Interi nuclei abitati sono isolati. Gioele Bernardi, 26 anni, con la moglie Alessandra, 29 e le due figliolette avevano cercato di resistere a Rasiglio di Sasso Marconi, in mezzo al paese franato. «Quando dopo la luce è mancata anche l’acqua siamo dovuti andare via alla svelta», hanno raccontato al Resto del Carlino. E tra mille difficoltà hanno dovuto muoversi a piedi, perché «anche gli uomini del Soccorso alpino non sono riusciti a passare con i mezzi». Si sono serviti dell’elicottero i vigili del fuoco di Bergamo operativi sulla zona, per portare in salvo un neonato di 15 giorni rimasto isolato assieme a mamma e papà sulle colline del Cesenate. Tutte le strade attorno sono franate e circa 90 abitanti sono stati evacuati con lo stesso mezzo di trasporto.A Modigliana, nelle colline romagnole, l’azienda agricola Balia di Zola è bloccata da una frana e la testimonianza dei due produttori di vino è stata raccolta dal Corriere della Sera. «Non riusciamo a uscire di casa, dobbiamo passare dal bosco e abbiamo segnato gli alberi per non perderci, se sbagliamo albero finiamo dentro la frana», hanno detto. «In questa via ci sono case, aziende e allevamenti, dodici persone in tutto senz’acqua».Il cambiamento orografico è già una realtà. «Qui è come un terremoto» spiegava la signora, «è cambiato tutto, la montagna si è abbassata e io adesso vedo il fiume che prima non vedevo».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.