Small e medium cap hanno avuto ottime performance sfidando il lockdown e la crisi: +62% negli Stati Uniti e +55 in Europa. L'esperto: «In molti casi queste società sono sottovalutate. Ma attenzione alla volatilità».
Small e medium cap hanno avuto ottime performance sfidando il lockdown e la crisi: +62% negli Stati Uniti e +55 in Europa. L'esperto: «In molti casi queste società sono sottovalutate. Ma attenzione alla volatilità».Una delle tendenze più forti di questo ultimo anno è stata la salita fortissima delle cosiddette «small» e «medium cap». Ovvero le società quotate con la capitalizzazione minore rispetto alle cosiddette blue chip, ovvero i titoli a larga capitalizzazione rappresentanti in Italia dall'indice Ftse mib. Se si guarda all'ultimo anno, in testa alla classifica dei pesi piccoli e medi ci sono le small cap Usa con +62% e quelle europee (con +55%). All'interno di questo paniere le italiane sono salite mediamente del 40%. Più in dettaglio, all'interno del mercato telematico azionario italiano c'è lo Star, un segmento del mercato Mta sul quale sono negoziati titoli a media capitalizzazione che rispettano particolari requisiti in termini di informativa societaria e di corporate governance. Queste aziende sono tenute inoltre a fornire un'ampia e regolare informativa al pubblico sui propri conti.Nel 2009, cercando di mutuare l'esperienza di successo dell'Aim inglese, è stato creato un listino specifico dedicato alle piccole e medie imprese italiane ad alto potenziale di crescita, regolamentato e gestito da Borsa italiana.«Nel listino italiano le small e medium cap sono state in questi lustri il vero motore di Piazza Affari. Sono molte le storie interessanti di crescita e anche di relativa sottovalutazione rispetto ai multipli delle sorelle maggiori italiane o straniere, ma va sempre ricordato che vanno maneggiate con cura», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti Soldiexpert scf, «Nelle fasi peggiori del mercato a Piazza Affari in questo ventennio abbiamo visto infatti anche sui “titolini" ribassi che sono arrivati al -70% medio e fra quelle ad alto potenziale di crescita casi eclatanti di falso in bilancio e manipolazione di mercato. Basti ricordare il caso Bio-on che solo qualche anno fa era la regina dell'Aim e fra i titoli portati ad esempio», dice l'esperto.Fatta questa premessa è il caso di sottolineare che nei listini minori di Borsa italiana ci sono numerosi casi di aziende buone operanti in settori interessanti e dove il management ha dimostrato di saper fare meglio del mercato. Dando uno sguardo ai titoli, c'è molto valore a Piazza Affari e diverse società sono ben attrezzate per cogliere le opportunità offerte dalla transizione digitale e dal rilancio delle infrastrutture come dalle riforme promesse all'Ue dal governo Draghi o dall'emergere di un nuovo tipo di consumatore con preferenze sempre più polarizzate. Basti pensare a Digital bros. (+156% in tre anni), a Be (+76,1% nello stesso lasso di tempo) o a Tamburi investment partners (+34,26%), tutti titoli che hanno mostrato il loro valore anche nei momenti più duri della pandemia.
L' Altro Picasso, allestimento della mostra, Aosta. Ph: S. Venturini
Al Museo Archeologico Regionale di Aosta una mostra (sino al 19 ottobre 2025) che ripercorre la vita e le opere di Pablo Picasso svelando le profonde influenze che ebbero sulla sua arte le sue origini e le tradizioni familiari. Un’esposizione affascinante, fra ceramiche, incisioni, design scenografico e le varie tecniche artistiche utilizzate dall’inarrivabile genio spagnolo.
Jose Mourinho (Getty Images)
Con l’esonero dal Fenerbahce, si è chiusa la sua parentesi da «Special One». Ma come in ogni suo divorzio calcistico, ha incassato una ricca buonuscita. In campo era un fiasco, in panchina un asso. Amava avere molti nemici. Anche se uno tentò di accoltellarlo.