2018-12-15
In Sudafrica leader nero invoca l'uccisione dei bianchi e nessuno s'indigna
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Andile Mngxitama, leader di Black First Land First (Blf), arringa la folla, dicendo: «Per ogni persona uccisa dall'industria dei taxi, uccideremo cinque bianchi. Uccidi uno di noi, e noi ci prenderemo cinque di voi. Uccideremo le loro donne, uccideremo i vostri figli, uccideremo qualsiasi cosa troveremo sulla nostra strada».Checché se ne dica, il razzismo esplicito è oggi di fatto bandito (e per fortuna) da praticamente tutte le società del mondo. Ma ce n'è almeno una in cui si può attaccare impunemente un intero popolo, si può invitare all'aggressione su base etnica e in cui la violenza contro il diverso assurge quasi al rango di ideologia di Stato. Questa nazione è il Sudafrica e la razza presa di mira è quella bianca. è questo il vero volto della nazione “arcobaleno" lasciata in eredità da Nelson Mandela, figura certamente di significativa importanza storica, ma dai tratti decisamente più controversi di quanto una certa vulgata non mostri. Di questo razzismo antibianco ci sono prove in quantità. L'ultima riguarda leader di un partito politico sudafricano, Andile Mngxitama, che ha pubblicamente chiesto l'uccisione di donne bianche e bambini durante un corteo dei lavoratori nell'industria dei taxi. Mngxitama è il presidente di Black First Land First (Blf) ed è politicamente un marxista. Il leader del Blf arringa la folla, dicendo: «Per ogni persona uccisa dall'industria dei taxi, uccideremo cinque bianchi. Uccidi uno di noi, e noi ci prenderemo cinque di voi. Uccideremo le loro donne, uccideremo i loro figli, uccideremo qualsiasi cosa troveremo sulla nostra strada». Mngxitama chiede alla folla: «Per ognuno di loro, ne uccideremo quanti?». La folla, festante, replica: «Cinque». La cosa continua, fino a che Mngxitama chiede persino la morte di cani e gatti di proprietà dei bianchi. Dice: «Uccideremo i loro figli, uccideremo le loro donne, uccideremo i loro cani, uccideremo i loro gatti, uccideremo qualsiasi cosa». Dopo le inevitabili polemiche (persino nel Sudafrica contemporaneo inneggiare al genocidio genera qualche malumore), Mngxitama ha detto che le sue considerazioni sono state decontestualizzate, ma la spiegazione appare a dir poco claudicante. Al di là delle esternazioni del personaggio, forse eccessive persino per il contesto sudafricano, l'episodio rende bene l'idea del clima che si respiri nel Paese, dove le leggi tendono a favorire sistematicamente sui posti di lavoro, a parità di qualifiche, i candidati neri, l'assalto alle fattori dei bianchi è considerato una sorta di sport nazionale, con omicidi a raffica e spesso violenze e stupri, e dove di recente il governo ha messo nel mirino anche la stessa proprietà fondiaria dei bianchi. La popolazione di origine europea è quindi facilmente sprofondata nella miseria, oltre che nella più totale insicurezza fisica. Ma è una sorte, la loro, che non sembra fare pena a nessuno dei “buoni" di casa nostra.
Pedro Sánchez (Getty Images)
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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