2019-07-25
Per i medici 200 euro in più al mese
Ansa - Nella foto Giulia Grillo, ministro della Salute
Dopo dieci anni, firmato il nuovo contratto dei camici bianchi. Coinvolti 130.000 professionisti. Aumenti anche per le guardie notturne, soprattutto al pronto soccorso.Duecento euro in più al mese di media per aiutare una professione che sta vivendo gravi carenze di organico negli ospedali e aggressioni e denunce sempre più frequenti da parte dei pazienti. Dopo dieci anni di attesa è stato firmato martedì notte il nuovo contratto dei medici e dei dirigenti del Servizio sanitario nazionale. Doppia carrieraIl rinnovo riguarda 130.000 camici bianchi e prevede molte novità, dall'aumento di 200 euro lordi al mese alla doppia carriera, gestionale e professionale, fino all'armonizzazione dei fondi contrattuali pur nella garanzia della tutela delle singole professionalità. Soddisfatto il ministro della Salute Giulia Grillo che twitta: «È fatta! Dopo dieci lunghi anni è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale dei medici ospedalieri. Ringrazio i sindacati, Funzione pubblica e Aran per l'impegno. Ora avanti insieme per un futuro migliore per il nostro Ssn». Il contratto è stato firmato da tutti i sindacati dei medici (78%) tranne la federazione Cimo-Anpo-Fesmed che rappresenta in particolare i primari e ha annunciato lo stato di agitazione. Sul tavolo per lo storico rinnovo ci sono 518 milioni a regime di cui 50 blindati per la valorizzazione dei lavori disagiati e un'altra parte per i giovani e le carriere professionali. Per Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, «tutti i rinnovi sono una buona notizia, resta il fatto che le divergenze tra sindacati sono il segnale di un definanziamento del sistema. Le risorse messe in campo sono poche, insufficienti per coprire tutte le istanze. I sindacati hanno agito con spirito di responsabilità ma servono più investimenti per essere in linea con la media europea e trattenere i nostri medici mentre la presenza straniera diventa sempre più pressante. I problemi sono lontani dall'essere risolti. Un miglior riconoscimento economico a favore dei medici avrebbe portato all'unità, ma non si può non tener conto delle perplessità di chi non ha firmato». «Siamo riusciti a fare le nozze con i fichi secchi perché l'incremento medio fissato è di 200 euro lordi al mese ma i flussi che siamo riusciti a determinare con un lavoro intenso che ha richiesto un coordinamento strettissimo fra tutte le sigle ci hanno permesso di ottenere qualcosa di significativo nel nostro interesse e nella difesa del Ssn» ha detto Carlo Palermo dell'Anaoo-Assomed. Per il segretario Fp-Cgil medici Andrea Filippi i risultati segnano un solco dopo anni di assenza contrattuale e a nome di tutti i firmatari ha detto: «Far cadere la possibilità di chiudere questa trattativa era un rischio che non abbiamo voluto correre. Chi non ha firmato ha sbagliato». Nel dettaglio, è rilevante l'attenzione ai giovani medici neoassunti. Infatti, come mai successo prima d'ora, godranno subito dell'aumento di 1.500 euro all'anno come retribuzione fissa di posizione. I medici e dirigenti con più di cinque anni di anzianità avranno la certezza di avere un incarico. Chiarito l'obbligo delle aziende di dare un incarico retribuito a tutti, anche a coloro che hanno lavorato a tempo determinato, con o senza soluzione di continuità. La maggior parte dei medici con più di cinque anni di anzianità riceverà un aumento di 2.000 euro sulla retribuzione di posizione. Oltre all'aumento economico previsto per tutti, circa 30.000 medici passeranno da 3.600 euro a 5.500 euro di posizione. Novità sulla «doppia carriera» per i dirigenti senza incarichi di tipo gestionale ma con particolari capacità professionali nel loro campo, che potranno essere valorizzati con indennità economiche che potranno arrivare al livello degli attuali primari. Quattro stepSi stabiliscono quattro step di posizioni fisse, che salgono da un minimo di 5.500 euro a 6.500 euro fino a un massimo di 11.000 o 12.500 euro annui. Una clausola assicura una retribuzione di posizione certa in base all'anzianità e a prescindere dall'incarico: 5.000 euro al passaggio dei cinque anni, 6.000 al passaggio dei 15 anni e 7.000 al passaggio dei 20 anni. L'indennità di guardia notturna sale da 50 a 100 euro per notte, 120 euro per chi lavora in pronto soccorso. Dopo i 62 anni si può essere esonerati dalle guardie.
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