2021-12-01
Per accelerare a Figliuolo serve il gioco delle tre carte con i sanitari
Francesco Paolo Figliuolo (Getty images)
Se il target sono 400.000 punture al dì, va spostato il personale dai reparti agli hubL’adunata per la terza dose è arrivata lunedì dal generale Francesco Paolo Figliuolo: si parte con le prenotazioni del booster ai giovani dai 18 anni in su, in vista delle inoculazioni dal primo dicembre, poi toccherà alla categoria 12-17. L’ordine è un «impiego massivo delle risorse» con il target minimo - indicato dal commissario alle Regioni - di almeno 4,6 milioni di iniezioni da effettuare dal primo al 12 dicembre. Che si deve tradurre in 450.000 inoculazioni quotidiane almeno in quattro giorni della prossima settimana. Ed ecco che tutti i nodi, evidenziati ormai da mesi da questo giornale, vengono al pettine. La platea da vaccinare è improvvisamente, ma non imprevedibilmente, lievitata. Stanno quindi arrivando in queste ore, da varie Regioni (la prima a chiedere un supporto è stata la Calabria), le richieste per la riapertura degli hub vaccinali messi a disposizione dalla Difesa, così come era stato disposto mesi fa durante la prima fase della campagna vaccinale. In base agli assetti disponibili, saranno dunque autorizzate ulteriori aperture di questo tipo di strutture. Le stesse Regioni chiedono anche di potenziare il personale. «Abbiamo avuto un aumento» delle richieste di vaccinazione anti Covid in Friuli Venezia Giulia e «già questa settimana la campagna subirà un ulteriore potenziamento, ma è chiaro che abbiamo dei limiti», ovvero il personale a disposizione, ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. «Abbiamo una parte di personale», ha spiegato, a margine di un incontro a Trieste, «che si è allontanata dall’attività sanitaria perché non si è vaccinata e abbiamo quelli che si sono contagiati, malgrado la doppia dose, e che stanno bene però sono fuori uso per qualche settimana». L’auspicio, ha aggiunto, correlato anche alla richiesta, «è di riuscire a raggiungere le cifre che conoscevamo nel pieno della campagna vaccinale. Questo richiede un impegno importantissimo in determinati momenti, che però non avranno quella costanza della precedente campagna vaccinale, perché a differenza del passato la terza dose è unica, non prevede due somministrazioni». Nel frattempo, il super green pass ha influenzato in parte l’incremento di prime dosi soprattutto a Trieste. Tradotto: ci si è resi conto tardivamente che chiudere gli hub è stato un errore e ora si tenta di rimediare. Ma le siringhe non si muovono da sole, quindi servono infermieri, medici e volontari per gestire il «traffico» dei vaccinandi. E molti verranno spostati dai reparti agli hub. Arrivare a un ritmo di almeno 400.000 punture al giorno implica che si realizzi la stessa infrastruttura di maggio, che però richiese almeno due mesi di tempo per essere organizzata, mentre ora parliamo di giorni. Va riattivata una macchina che ora viaggia sotto quota 300.000 come media degli ultimi sette giorni (escluso ieri). La fase di straordinarietà della campagna di vaccinazione «si dovrebbe trasformare in ordinarietà» e «gradualmente sarà trasferita nei presidi sanitari, dai medici di famiglia, nelle farmacie, nelle case di comunità», aveva detto Roberto Speranza lo scorso primo ottobre. Il vero errore del ministero della Salute è stato pensare di affrontare una emergenza diventata «ordinaria» con strumenti di routine che c’erano prima che scoppiasse. Detto in altri termini, se devo vaccinare ogni tot tutta la popolazione, devo trasformare gli strumenti messi in piedi durante l’emergenza in strumenti ordinari. Come fanno i pompieri, che anche se non c’è un incendio in corso, non smettono di fare i pompieri: son sempre pronti ad intervenire. Così non è stato fatto. Il risultato l’ha riassunto bene il responsabile della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso: «Siamo passati dal dover vaccinare 1,6 milioni di persone con la terza dose della categoria over 60 a oltre 5 milioni di persone nell’arco di 24 ore».
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)