
Charles Péguy (Getty Images)
In un libro pubblicato da Cantagalli, il grande critico francese della modernità, mette in guardia dall'abuso della ragione.
Caro direttore, ieri Marcello Veneziani su questo giornale ha proposto una lettura della Repubblica, della sua settantacinquesima Festa, oggi 2 giugno 2023, e della nostra Costituzione, meritevole di grande attenzione politica. In sostanza, Veneziani sostiene una divergenza strutturale ed irriducibile, tra la nostra Costituzione e l’Italia vera, la nostra vera identità nazionale, la vera nazione italiana e il vero popolo italiano. La separazione tra Costituzione e Nazione-Popolo la riconduce all’atto di nascita: «...la Repubblica nacque con un peccato originale, fu concepita dentro il sistema dei partiti».
Prorogata sino al 27 agosto per il grande successo di pubblico, la mostra si interroga sull’influenza che Gustav Klimt ebbe sull’arte italiana di inizio ‘900. Fulcro dell’esposizione Giuditta II e Le tre età della donna, due tele iconiche del padre della secessione viennese, attorno alle quali si snoda un percorso espositivo di oltre 200 opere, con capolavori dei grandi Maestri del secolo scorso, da Felice Casorati ad Adolfo Wildt, passando per Vittorio Zecchin e Luigi Bonazza.
Angelo Izzo – Cuore nero, disponibile anche in streaming su Discovery+, è il tentativo di capire come si possa, «Dopo trent’anni di galera, compiere lo stesso misfatto». Il nastro è avvolto rapidamente, senza indugi. Angelo Izzo, il 29 settembre 1975, ha seviziato e torturato Donatella Colasanti e ammazzato Rosaria Lopez. Nel 2005, rilasciato in condizione di semilibertà, ha ucciso e sepolto a Ferrazzano Maria Carmela Maiorano e sua figlia Valentina, quattordicenne.