La Commissione ricorda che è ancora ferma la riforma del catasto che alza i valori e quindi l’imposta Monti e Draghi avevano fallito nel tentativo di accontentare Bruxelles. Salassi a Milano, Venezia e Napoli.
La Commissione ricorda che è ancora ferma la riforma del catasto che alza i valori e quindi l’imposta Monti e Draghi avevano fallito nel tentativo di accontentare Bruxelles. Salassi a Milano, Venezia e Napoli.Non c’è tregua per i proprietari di immobili. Il nuovo Patto di stabilità oltre ad attivare la procedura d’infrazione da parte di Bruxelles, come era previsto, ha fatto ripartire l’assalto alla casa. La Commissione europea, nelle periodiche «Raccomandazioni» all’Italia ha ricordato che è rimasta sospesa la riforma del catasto, più volte proposta da governi tecnici e di sinistra ma sempre rispedita al mittente dal Parlamento. Bruxelles non ha mai archiviato il tema e ora che sul piatto ci sono le manovre per il rientro del debito, ecco che rispunta «l’aggressione fiscale al risparmio immobiliare» come la definisce il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. La casa è sempre stata nel mirino di Bruxelles e quando si è trattato di dettare le linee guida per mettere a posto il bilancio pubblico, la ricetta era sempre una: spremere il mattone. Una logica favorita dalla diffusione della proprietà immobiliare e dall’indubbio valore che ha nel nostro Paese. I tentavi di riforma del catasto, sempre ispirati dalla Ue, e spacciati come operazioni di equità, sono stati numerosi. Nel 2012 il governo Monti tentò una revisione, con l’approvazione di un disegno di legge delega che prevedeva il passaggio dal vano al metro quadro per la valutazione della dimensione degli immobili, e la determinazione del valore patrimoniale sulla base dei valori di mercato e il loro aggiornamento periodico. Fu approvato dalla Camera ma non dal Senato e decadde con la fine della legislatura. Il disegno di legge fu ripreso in forma simile dal governo Letta, ma ebbe la stessa sorte. Le misure vennero però riproposte nel disegno di legge delega per la riforma del fisco (legge 11 marzo 2014, numero 23) ma i decreti attuativi non furono assunti dal governo Renzi che lasciò decadere i termini. Fino ad arrivare a Mario Draghi che nel 2021 presentò una proposta di legge delega di riforma fiscale in cui era presente anche l’aggiornamento di ciascuna unità immobiliare ai valori di mercato. Mai approvata. Nonostante l’ostilità palese del Paese e un contesto in cui il mattone è sotto stress per le onerose misure green di efficientamento energetico, ecco che torna il tema del catasto. Qualora poi Draghi dovesse occupare una poltrona nell’avvicendamento post elettorale nelle istituzioni Ue, l’adozione della sua riforma avrebbe uno sponsor di peso in più. La revisione delle rendite catastali, è bene ricordarlo, avrebbero come effetto l’aumento del costo dell’Imu (già a livelli insostenibili nelle grandi città), delle imposte di registro e catastali e andrebbe ad incidere anche sull’Isee. La revisione dei valori, secondo la riforma Draghi, prevede anche meccanismi di adeguamento periodico al mercato. Chi quindi ha una seconda casa in una città come Milano e Roma, con i prezzi che dopo il Covid sono decisamente aumentati, sarebbe costretto a pagare di Imu una vera tombola. Al momento, infatti, le rendite catastali (ossia i redditi che l’Agenzia delle Entrate attribuisce ai vari immobili e terreni e su cui vengono calcolate le tasse) non corrispondono ai valori di mercato. Sarebbero interessati ben 39 milioni di italiani e 1,5 milioni di persone giuridiche tra enti, società e associazioni. Nel 2021 gli esperti avevano stimato un aumento dell’Imu di 1.150 euro medi, passando da quello che allora erano 896 a 2.046 euro. Secondo le proiezioni offerte da Fiscomania, il valore della prima casa (valido per il calcolo dell’Isee) sarebbe destinato ad aumentare di 75.000 euro. Un immobile del valore catastale di circa 23.000 euro potrebbe passare a 98.000 euro, con un aumento del 319% circa. I centri di ricerca hanno effettuato diverse elaborazioni sulle città che avrebbero i maggiori rincari dal nuovo catasto. Mettendo a confronto i valori medi a metro quadrato ricavati dalla banca dati catastali dell’Agenzia delle Entrate e quelli sui prezzi di vendita nel 2020, era emerso da una tabella del Corriere della Sera, che a Milano un adeguamento al mercato, avrebbe portato a un aumento medio dell’Imu, ad aliquote costanti, del 174%, a Roma del 56%, a Napoli del 108%, a Torino del 46%, a Venezia del 153,9%, a Trento del 227,7% e a Bolzano del 284,7%. Non fa eccezione il Mezzogiorno: a Palermo il rincaro calcolato era del 117,5%, a Potenza del 117,4% e a Campobasso del 56,3%.Un vero salasso subirebbero i proprietari che hanno ristrutturato in modo sostanziale vecchie abitazioni. Si troverebbero in un attimo in una categoria catastale superiore. Considerando poi l’imposta di registro che grava sull’acquisto della prima casa, l’aumento per Milano sarebbe addirittura del 299%. Non vanno dimenticate le tasse sulla successione e sulla divisione, anch’esse agganciate alle rendite catastali e l’Isee, l’indicatore che fa accedere ad agevolazioni e sconti, con la conseguenza di un aumento delle rette di asili e mense scolastiche o di un’uscita dalla protezione sociale. Chi sostiene la riforma come un’operazione di equità fiscale in quanto farebbe emergere le situazioni irregolari, dovrebbe considerare anche l’impatto sociale. Più Imu significa affitti maggiorati (i proprietari non potrebbero far altro che cercare forme di compensazione alle tasse) e meno alloggi a disposizione del ceto medio.
Nadia Battocletti (Ansa)
I campionati d’atletica a Tokyo si aprono col secondo posto dell’azzurra nei 10.000. Jacobs va in semifinale nei 100 metri, bronzo nel lancio del peso per Fabbri.
Ansa
Partita assurda allo Stadium: nerazzurri sotto per due volte, poi in vantaggio 2-3 a un quarto d’ora dalla fine. Ma la squadra di Chivu non riesce a gestire e all’ultimo minuto una botta da lontano di Adzic ribalta tutto: 4-3 Juve.
Maria Sole Ronzoni
Il ceo di Tosca Blu Maria Sole Ronzoni racconta la genesi del marchio (familiare) di borse e calzature che punta a conquistare i mercati esteri: «Fu un’idea di papà per celebrare l’avvento di mia sorella. E-commerce necessario, ma i negozi esprimono la nostra identità».
Prima puntata del viaggio alla scoperta di quel talento naturale e poliedrico di Elena Fabrizi. Mamma Angela da piccola la portava al mercato: qui nacque l’amore per la cucina popolare. Affinata in tutti i suoi ristoranti.