2023-04-28
Su Paramount+ la serie remake di «Attrazione fatale»
True
«Attrazione fatale» (Paramount+)
La storia non è raccontata così come è stato fatto nel 1987, quando protagonisti erano Michael Douglas e Glenn Close. Attrazione Fatale, da cui Paramount+ ha tratto una serie televisiva, è stato riletto. Reinterpretato. E della trama che fu è stato tenuto vivo solo poco, una parte. La parte eterna, figlia di domande destinate a rimanere tali.Attrazione Fatale, al debutto sulla neonata piattaforma streaming lunedì primo maggio, è stata costruita, ancora una volta, sui «temi senza tempo del matrimonio e dell’infedeltà». Ma qualcosa di nuovo si è frapposto fra l’originale e la sua rilettura: l’idea di reinterpretare attraverso la sensibilità moderna quel che, negli anni Ottanta, ha goduto solo di una prospettiva parziale. Joshua Jackson, che nella serie di Paramount+ ha ereditato il ruolo che fu di Douglas, lo ha spiegato a Variety. «Come altro avremmo potuto rileggere la storia se non accordando al personaggio di Glenn Close la piena consapevolezza delle sue ragioni?», si è chiesto sul red carpet del Met Gala, spiegando come, sul finire degli anni Ottanta, «Il focus della narrazione fosse sull’uomo». Su Dan Gallagher, sul brillante avvocato di Manhattan e la sua vita bella, minacciata da un erroruccio come tanti.Gallagher, marito e padre di una bambina di sei anni, si è lasciato andare all’istinto. E, durante una breve assenza della moglie, ha deciso di riempirne il vuoto con la compagnia di Alex Forrest, affascinante collega. L’ha amata due giorni, poi è tornato alla propria routine. Non avrebbero dovuto esserci problemi, non avrebbero dovuto esserci recriminazioni. Invece, Alex Forrest di quei due giorni e dei periodi ipotetici che si sono trascinati appresso ha fatto un’ossessione. Avrebbe tormentato l’amante di un weekend. Gli avrebbe rovinato quella vita bella che credeva intoccabile. Avrebbe fatto valere i propri diritti di donna, e sono state queste sue rivendicazioni nel 1987 a costituire il cuore di Attrazione Fatale, versione film. All’epoca, il successo è stato dirompente. Ma (quasi) quarant’anni più tardi la stessa prospettiva di allora sarebbe parsa strana, obsoleta. «Il film è ancora fantastico. È ancora spaventoso e ti fa porre grandi domande, ma c'erano due finali diversi e c'era un finale che Glenn Close preferiva, ma alla fine ne hanno scelto un altro», ha raccontato a Grazia Lizzy Caplan, Alex Forrest nella serie tv. «Glenn Close stava lottando per proteggere la fragile malattia mentale del suo personaggio, Alex, con cui aveva a che fare. Niente di tutto questo si è riflesso nel film. Il pubblico l'ha visto molto da una prospettiva anni Ottanta: questo ragazzo fantastico fa un errore e ora questa donna orribile sta cercando di rovinargli la vita», ha spiegato, raccontando Attrazione Fatale, versione serie televisiva, come l’altra faccia della medaglia: il racconto taciuto, il punto di vista mai adottato.La serie è stata concepita per dare profondità ad una narrazione oggi percepita come parziale. Dan Gallagher, nello show, è prigioniero, condannato per la morte dell’ex amante. Si proclama innocente, vittima di un sistema giudiziario che non lo ascolta, meno che mai gli crede. Vuole dimostrare di non essere l’assassino di Alex Forrest e, per farlo, si dice pronto a spiegare come l’incontro con questa donna fragile gli abbia cambiato la vita.
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.