2024-04-20
Palazzo Marino si «perde» gli asili
I genitori hanno saputo della chiusura della storica materna di via Gentilino solo quando hanno provato a iscrivervi i figli. Altre strutture di proprietà della stessa Onlus a rischio.Si fa fatica a capire se la cosa più grave sia la probabile chiusura di alcune tra le scuole materne storiche di Milano (ce ne sarebbero 6 in questa situazione) o le modalità attraverso le quali le famiglie residenti in zona hanno scoperto che non era possibile iscrivere i loro piccoli (parliamo di bambini di 3 anni) nell’istituto di prossimità: in presa diretta, cioè nel momento in cui hanno provato a inserire i propri figli nelle liste e si sono visti respingere le domande. I genitori hanno indagato e sono venuti a conoscenza del fatto che, per esempio, nella centrale via Gentilino (zona San Gottardo-Navigli) il Comune si era, evidentemente, mosso in ritardo per acquistare l’edificio che ospita l’asilo. Era in affitto, immaginiamo che ci fosse una data di scadenza dello stesso, ma si è arrivati a fine corsa. Nel senso che la locazione non sarebbe rinnovabile e adesso è in corso una trattativa con con la Onlus proprietaria dei locali.Si tratta dell’organizzazione senza fini di lucro «Casa dei ragazzi». Ci sono voci secondo le quali la stessa Onlus sia allettata dalla possibilità di cedere l’immobile a un miglior offerente pronto a costruire l’ennesimo complesso residenziale. Mentre altre indiscrezioni parlano di questioni irrisolte con il Comune di Milano sul pagamento di spese di ristrutturazione (molte sarebbero per la messa in sicurezza) degli edifici.Parole che circolano veloci nelle chat delle famiglie, che sono da giorni in mobilitazione e stanno studiando nuove iniziative per evidenziare il disagio che stanno vivendo. Il problema è che la scuola di via Gentilino non è un caso isolato. La stessa Onlus, sempre senza fini di lucro, infatti, è proprietaria (in quel caso, però, il Comune si era premurato di avvisare per tempo le famiglie) di fabbricati e terreni dell’istituto di via Quadrio. I bambini saranno trasferiti. «Dal mese di settembre del 2024», si legge nella missiva inviata dall’amministrazione, «ci sarà un posto garantito in un’altra scuola dell’infanzia di Milano». E ha anche gli edifici e i terreni delle scuole dell’infanzia di via Muratori, Pergolesi e Bergognone sono interessati.Oltre al valore sociale degli istituti (nella maggior parte dei casi rappresentano un punti di riferimento per il quartiere), va anche evidenziato che, per esempio, in via Gentilino la scuola ha sede in un immobile di valore storico ed è considerato dallo stesso Comune (sono state organizzate nel tempo diverse visite per condividere con la comunità e gli operatori del settore educativo le buone prassi adottate) tra i modelli d’eccellenza di Milano.Responsabilità dell’amministrazione cittadina? Sicuramente sui tempi. C’erano, evidentemente, delle scadenze imminenti e il Comune (che, comunque, garantisce la continuità scolastica per i bambini che sono già iscritti) non si è premurato di avvertire la comunità dello stato dell’arte. La Verità ha chiesto chiarimenti agli uffici dell’assessore competente e ha avuto alcuni riscontri, mentre per gli altri bisognerà attendere.Sono tante le domande che restano senza risposta e che, con ogni probabilità, verranno poste il 23 aprile in una seduta della commissione Educazione del municipio, nella sede di viale Tibaldi, alla presenza dell’assessore all’Istruzione e vicesindaco, Anna Scavuzzo.Sarebbe per esempio interessante avere un elenco delle scuole a Milano che versano in una situazione simile. Nel caso di via Gentilino avere, poi, contezza dell’esistenza di eventuali vincoli e sapere perché ci si è ridotti all’ultimo momento per portare avanti una trattativa di acquisizione che mette il venditore in una posizione di vantaggio. C’è, poi, una querelle sui lavori di ristrutturazione? Le famiglie di Milano attendono fiduciose di saperne di più.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)