Low cost e bellissime: le repubbliche del Baltico sono la meta perfetta per un fine settimana in Europa

- Estonia, Lettonia e Lituania sono oggi parte dell'Ue, ma il loro rapporto con la Russia resta incancellabile. Un viaggio nella storia di questi Paesi.
- Visita Vilnius, una delle città più affascinanti d'Europa. La sua piazza centrale è patrimonio Unesco.
- Alla scoperta di Riga, la più grande delle Repubbliche Baltiche. Dall'incredibile architettura, al museo dell'Occupazione senza dimenticare i numerosi locali dall'aria vivace e cosmopolita.
- Tallinn, la capitale estone è la meta perfetta per chi vuole andare alla scoperta delle bellezze del Nord per un weekend diverso dal solito.
Lo speciale comprende cinque articoli e consigli di viaggio.
Inutile negare o sottovalutare l'incancellabile peso della storia: a Vilnius, a Riga, a Tallin, tutto parla ancora del cinquantennio vissuto sotto l'incubo dell'occupazione sovietica, iniziata nel 1940, interrotta nel 1941 (ma solo perché era momentaneamente cambiato il tallone dell'oppressore: da quello comunista a quello nazista), e poi ripresa dal 1944-45 di fatto fino al 1990-91, poco dopo la caduta del Muro e dell'Urss.
Oggi Estonia, Lettonia e Lituania sono parte dell'Ue e soprattutto – orgogliosamente – della Nato. Perché cercano un saldo ancoraggio occidentale sul piano culturale e geopolitico, e a maggior ragione perché – comprensibilmente – cercano anche un ombrello per la loro difesa, per proteggersi anche psicologicamente, non solo militarmente.
Consideriamo le dimensioni delle forze in campo. I tre paesi baltici hanno una popolazione complessiva di appena 6 milioni di persone: le loro forze armate dispongono solo di 15.000 soldati effettivamente operativi e mobilitabili. E devono convivere, al confine, con la minaccia (un po' reale, un po' ingigantita dai loro atavici timori) dell'orso russo. Logico che cerchino una protezione più robusta.
La minaccia è probabilmente ingigantita, come si diceva, dal peso della storia, e dal retaggio dell'invasione sovietica. Ma ha anche una sua concretezza attuale, che non può purtroppo essere negata. La forza di mobilitazione di Mosca, nello scenario peggiore, è immensa sia dal punto di vista quantitativo (in termini di forze schierabili) sia in termini di velocità dell'eventuale occupazione: gli analisti stimano che la Russia potrebbe invadere le capitali baltiche in un tempo compreso tra due e quattro giorni. Un lasso temporale che renderebbe difficile un intervento tempestivo ed efficace delle stesse forze occidentali.
E allora, lungo quel confine, assistiamo all'ultimo spezzone di guerra fredda. Da un lato, costanti esercitazioni Nato, con l'effetto di irritare Mosca; dall'altra, esercitazioni e controprovocazioni russe. Difficile che qualcuno - dall'uno e dall'altro lato - superi la soglia e passi all'azione: prevale la guerra di nervi, una sorta di reciproca deterrenza. Ma il timore di molti è che, magari per un fattore di tensione riconducibile a tutt'altro quadrante geopolitico, Mosca possa decidere di voler mostrare al mondo che l'articolo 5 del trattato Nato è solo un'enunciazione. Si tratta della norma che vincola l'intera organizzazione all'obbligo di difesa dei singoli paesi membri: se a Mosca, in uno scenario che ovviamente nessuno può augurarsi, riuscisse di dimostrare che la Nato è una tigre di carta, che non difende i suoi membri più piccoli e marginali, si tratterebbe di un fatto politico di rilevanza globale.
E questo timore – nelle tre capitali baltiche – c'è, è palpabile. Nasce da qui la richiesta alla Nato di un impegno perfino sproporzionato nell'area. Né altri paesi (penso ai membri Nato dell'Europa del Sud, dell'area mediterranea, Italia in testa) hanno finora saputo proporre alla Nato un riequilibrio, un controbilanciamento, un'agenda diversa, una propensione a un impegno maggiore anche nel versante euromediterraneo, che avrebbe forse un effetto distensivo anche nel rapporto con Mosca. Ma questa è un'altra storia.
Tornando ai paesi baltici, gli eventi del 2007 hanno rinfocolato il panico antirusso. Di che si tratta? Dodici anni fa, in quello che fu probabilmente il più famoso cyberattacco della storia, un'improvvisa aggressione mise in ginocchio i siti di istituzioni, banche e media estoni, l'intera infrastruttura online del paese. Fu una catastrofe. La Russia negò sempre ogni paternità, diretta e indiretta, dell'operazione. Ma nei paesi baltici, tuttora, nessuno crede a quella versione. Ed è sufficiente – in un convegno, in un evento culturale, anche non politicamente connotato – vedere a contatto personalità russe e personalità estoni, o lituane o lettoni, per cogliere una tensione autentica, nuovi timori mescolati ad antiche ostilità, e una perdurante cappa di sospetto.
Eppure i legami sono forti, come tra fratelli con un antico e motivato rancore. Tutto – e qui sta sia il fascino sia il pericolo – ha infatti una doppia lettura possibile. In Estonia, ad esempio, la minoranza russa pesa fino al 25% per cento della popolazione: ma forse le cifre reali, considerando l'origine di tanti cittadini, sono perfino più consistenti. Eppure, dal sistema educativo ai canali di informazione, è molto forte il doppio binario: corsi e programmi per gli uni, corsi e programmi per gli altri. Come spiegare questa scelta? Per un verso, si tratta certamente di una forma di rispetto e garanzia per la minoranza. Ma per altro verso è anche un modo di mantenere una separazione, una linea di demarcazione esile ma tenacissima. La storia non si dimentica e non si archivia, meno che mai nel tempo di una o due generazioni.
Daniele Capezzone
Paradiso del low cost
Le capitali baltiche sono il paradiso del low cost. Non solo la vita qui costa pochissimo, ma anche volare verso le tre mete principali - Riga, Tallinn e Vilnius - è una spesa irrisoria per la maggior parte dell'anno.
In questo caso, non serve nemmeno la precauzione del "prenotare con largo anticipo". Dall'Italia e dai suoi aeroporti sono molteplici i vettori low cost, come Easyjet e Ryanair, che volano ogni giorno sulle capitali del Baltico per poche decine di euro.
A costare meno di altre capitali europee sono anche gli hotel, sopratutto quelli di lusso. Per una notte, in questo caso, si spendono anche meno di 150 euro a stanza. Un affare, soprattutto se comparato a mete come Londra e Parigi dove un albergo di fascia alta può arrivare a toccare i 500 euro a notte in bassa stagione.
Anche pranzare e cenare è davvero economico. Gustando le specialità del posto, Forex stima che il costo nelle tre capitali baltiche sia in media di 10 euro per un pranzo e di 30 euro per una cena con tre portate.
E che dire dei mezzi pubblici? Dall'aeroporto di Riga al centro della città il prezzo del biglietto è di 1 solo euro. E lo stesso, o poco più, vale per Tallinn e Vilnius.
Vilnius
Posta in prossimità della Bielorussia, Vilnius è da sempre considerata una delle più belle città del Nord Europa.
La capitale della Lituania sorge sulle sponde del Fiume Neris nella zona sud-orientale della Lituania. La città dal passato amaro e difficile, si presenta al giorno d'oggi come una delle più vivaci e fervide d'Europa, con un impulso creativo molto accentuato, dovuto tra l'altro allo stampo ormai internazionale di un luogo influenzato dalla diaspora lituana.
Il fascino peculiare di Vilnius - che nel XVI secolo era una delle più grandi città dell'Europa orientale - salta subito all'occhio grazie agli stili architettonici che si mescolano in maniera inverosimile: edifici in stile barocco convivono con luoghi della tradizione e spazi ultra moderni. Fondata nell'anno 1323, la città vanta un centro storico che si pregia di essere il più antico ed affascinante in tutta l'Europa dell'Est, dichiarato patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco.
Il piatto tipico è lo zeppelin, composto da uno spesso purè di patate con un ripieno di formaggio e carne condito con una salsa di burro, panna acida e pezzetti di bacon. I koldunai, sorta di ravioli ripieni di carne o funghi, vengono serviti con diversi condimenti come noci e broccoletti o panna e bacon.
A metà settembre, la festa della città di Vilnius viene celebrata con tre giorni di eventi culturali e musicali, che hanno luogo nei teatri, nelle sale per concerti e nelle strade.
Dove dormire
Relais & Châteaux Stikliai Hotel, Gaono g.7, Città Vecchia di Vilnius, LT-01131 Vilnius, Lituania. $$$$. Ospitato in un edificio storico con particolari architettonici gotici e barocchi nella Città Vecchia di Vilnius è situato a 200 metri dall'Università di Vilnius, la più antica dei Paesi Baltici, e a 500 metri dalla Piazza della Cattedrale. Particolare e caratteristico il giardino ricavato tra i palazzi della città.
Hotel Pacai, Didžioji g. 7, Città Vecchia di Vilnius, LT-01128 Vilnius, Lituania. $$$$. Situato in un palazzo barocco del 1677 nel centro storico di Vilnius, l'Hotel PACAI è un albergo di design a 5 stelle completamente ristrutturato nel 2018 per mostrare le caratteristiche storiche dell'edificio e dotato di bar, ristorante e palestra. Il ristorante interno 14 Horses propone piatti a base di prodotti locali, mentre il bar Sofija serve snack e bevande. D'estate nel cortile interno dell'hotel troverete posti a sedere all'aperto, mentre ogni giorno è disponibile la colazione a buffet.
Cosa vedere
Cattedrale di Vilnius. La cattedrale metropolitana dei Santi Stanislao e Ladislao è il principale luogo di culto cattolico di Vilnius, in Lituania, e cattedrale dell'arcidiocesi di Vilnius. Costruita su in stile classico sul sito di un antico tempio pagano con 11 cappelle laterali.
Bernardine Park. Il giardino Bernardino, in lituano Bernardinù soda, in polacco ogród Bernardyński o ogród Bernardynów è un parco pubblico nella città di Vilnius, in Lituania. Si trova sulla riva destra del fiume Vilnia tra la Torre di Gediminas e il Monastero Bernardino e copre oltre 9 ettari
Museo delle vittime del genocidio. Museo in ex quartier generale e prigione KGB, in onore dei lituani uccisi qui dopo la Seconda guerra mondiale.
Portale dell'Aurora. Porta della città del 1500, importante punto di riferimento che ospita cappella con icona della Vergine Maria.
Open air museum. L'Europos Parkas è un museo all'aperto di 50 ettari situato a 17 km da Vilnius, in Lituania. Il museo dà un significato artistico al centro geografico del continente europeo e presenta l'arte moderna lituana e internazionale.
Riga
Riga si trova sul Mar Baltico, alla foce del fiume Daugava. Con 709.145 abitanti è la città più grande delle Repubbliche Baltiche e uno dei principali centri culturali, politici ed economici della regione.
Passeggiando lungo le vie turistiche più importanti - Elisabeth, Strelnieku o Alberta Street - si scorgono all'istante esempi di Art Nouveau o Jugendstil, lo stile architettonico predominante di Riga. Ben il 40% degli edifici é stato costruito seguendo questo stile.
Il movimento, caratterizzato da forme insolite, mix di elementi fantastici, alternanza di ornamenti geometrici e linee fluide, si impose a Riga dal 1899.
Tra i più importanti palazzi merita di essere visitato quello all'indirizzo Alberta iela 2a, realizzato nel 1906, straordinario esempio di neoclassicismo fuso con l'Art Nouveau, con alcuni richiami all'Antico Egitto. Imperdibile è anche il palazzo/monumento in Alberta iela 13, costruito nel 1904 e sede oggi della Riga Graduate School of Law.
Oltre all'architettura, Riga ha molto altro da offrire: caffè e piazzette, interessanti musei come quello dell'Occupazione che ricostruisce in maniera approfondita la storia della Lettonia, occupata per 51 anni dal Terzo Reich tedesco e poi dal regime sovietico.
Al pari di Londra, Parigi o Amsterdam, di sera a Riga si respira un'aria vivace e cosmopolita. Numerosi i ristoranti, pub, discoteche, club e casinò situati nel centro storico della città, economici e posizionati uno vicino all'altro.
Ce né per tutti i gusti, dai locali più raffinati e snob, a quelli prettamente per ragazzi, ai ristoranti dall'atmosfera rilassata e con personale alla mano. Durante l'inverno è attiva una ricca rassegna di serate teatrali, concerti e Opera.
Dove dormire
Grand Palace Hotel, Pils Street 12, LV 1050 Riga, Latvia. $$$$. Riga ha sempre rappresentato un punto di incontro tra Oriente e Occidente. Il centro storico di Riga, risalente al Quattrocento, è un sito Patrimonio dell'umanità; i suoi tesori architettonici comprendono chiese medievali e il Teatro dell'Opera di Riga. Tra le sue strade acciottolate sorge il Grand Palace Hotel, situato in un palazzo costruito alla maniera di una corte dello zar di Russia. Le enormi porte d'ingresso si aprono su una lobby illuminata da lampadari di cristallo. Lo splendore delicato continua nelle camere, con una raffinata tavolozza di blu pallido e oro. L'hotel appartiene alla collezione di The Leading Hotels of the World.
Grand Poet by Semarah, Raiņa bulvāris 5/6 , Riga, LV-1050, Lettonia. $$$$. Situato a pochi passi dal monumento alla Libertà e dall'Opera cittadina, questo hotel 5 stelle racchiude il fascino classico della città. Situato nel cuore del suo centro storico è il punto perfetto per partire alla scoperta del fascino di Riga. Il consiglio: chiedete una stanza con vista sul parco Bastejkalna.
Cosa vedere
Centraltirgus. Ovvero il Mercato Centrale di Riga, è uno dei più caratteristici d'Europa e si sviluppa lungo una rete di tunnel sotterranei che servivano per trasportare le merci dal porto della città verso il centro evitando di congestionare il traffico in superficie. Ancora oggi è il luogo della spesa per eccellenza per i cittadini di Riga e ci si trova davvero di tutto.
I tre fratelli. Tre storici palazzi in pietra. Nonostante la somiglianza, dalla quale deriva il loro nome, ciascun palazzo risale a un'epoca e ha uno stile architettonico diverso. Il n.17 è il più antico, in stile medievale, risalente al XV secolo. Gli altri due sono rispettivamente del XVII e XVIII secolo e di impronta decisamente barocca. L'edificio al civico 19 ospita il Museo di Architettura della Lettonia (www.archmuseum.lv).
Il Castello di Riga. È uno dei luoghi più significativi della sofferenza della Lettonia. Distrutto, ricostruito e occupato decine di volte nel corso dei secoli, è dal 1938 la residenza stabile del Presidente della Repubblica Lettone e ospita al suo interno due musei.
Monumento alla Libertà. È il simbolo della Lettonia. Con i suoi 42 metri di altezza, il monumentosi trova nel cuore di Riga. È il capolavoro del famoso scultore Karlis Zale. La scultura rappresenta una ragazza lettone che solleva tre stelle dorate che simboleggiano tre regioni lettoni. Le sculture e i bassorilievi attorno al monumento raffigurano invece la storia della Lettonia.
The Brothers Cemetery Memorial. È Il monumento cimiteriale di Riga, una sorta di mausoleo dedicato ai caduti durante la Prima Guerra Mondiale e la Guerra di indipendenza lettone (1915-1920). Contiene circa 2000 sepolture degli eroi e dei circa 200 militi ignoti. Il suo autore principale è Karlis Zale.
Tallinn
L'Estonia è meglio conosciuta per la sua capitale Tallinn che attira i visitatori soprattutto grazie al suo centro storico che è un magnifico esempio di architettura medievale nordica. La città è molto compatta e la rende perfetta per chi vuole scoprire le bellezze del Nord Europa in un fine settimana. Grazie alla sua rete di mezzi di trasporto pubblici si può arrivare facilmente da una parte all'altra della città in pochissimo tempo e soprattutto senza troppa fatica.
Il centro storico di Tallinn è uno dei migliori "musei all'aperto" del suo genere, e i suoi quasi 800 anni di storia architettonica forniscono una vivida panoramica. C'è sicuramente molto da fare a Tallinn, ma ci sono anche opportunità per rilassarsi con una passeggiata nel parco, un bagno in un centro benessere o godendosi la brezza marina. Quando si tratta di cucina, gli estoni hanno sempre apprezzato i sapori semplici e genuini. La cultura alimentare ha avuto una forte influenza dai tedeschi (la cui egemonia è durata quasi 700 anni), così come dai russi, finlandesi e svedesi. Pane nero, panna acida, cagliata e altri prodotti lattiero-caseari hanno sempre posto sulla tavola indipendentemente dalla stagione. Il maiale e il manzo sono le carni più consumate. Come piatto di mare, lo spratto estone (kilu) è considerato il pesce nazionale. Come piatti più saporiti vi sono crauti, salsa con carne macinata e insalata di patate. Senza dubbio non si può ripartire da Tallinn senza aver provato l'odrakarask, una tradizionale torta di orzo rustico, e il kama, un tipo di frumento essiccato, macinato e mescolato con yogurt, cagliata o panna acida. Diversi dolci tipici, come i biscotti e le torte di mele e bacche, vengono preparati con la cagliata.
Secondo l'organizzazione mondiale della sanità, Tallinn è tra le capitali europee in cui l'area è più buona grazie al suo livello, pressoché minimo, di inquinamento. Il che la rende perfetta per chi viaggia con bambini. Bellissima, soprattutto in inverno, Tallinn è considerata la patria dell'albero di Natale. Documenti storici mostrano infatti che i mercanti della Confraternita delle Teste Nere piazzavano un abete rosso sulla Piazza del Municipio già dal 1441, rendendolo uno dei primissimi alberi natalizi in Europa.
Dove dormire
Schlössle Hotel, Pühavaimu 13/15, 10123 Tallinn, Estonia. $$$$. Lo Schlössle Hotel è uno dei migliori boutique hotel di Tallinn. Questo hotel a 5 stelle vi invita a perdervi sotto gli archi del romantico centro storico e nell'affascinante atmosfera di questo edificio. Nel cuore della città, nei pressi della piazza medievale del municipio, lo Schlössle si trova in un palazzo ben conservato risalente al Duecento. Questo splendido boutique hotel incanta con le sue massicce pareti di pietra, i soffitti con travi a vista, arazzi e antichità scelti con cura. Il personale attento e cordiale assicura agli ospiti un soggiorno indimenticabile. Lo Schlössle hotel fa parte della pluripremiata collezione Marbella Club Hotels e di The Leading Hotels of the World.
Savoy Boutique by TallinnHotels, Suur-Karja 17/19, Centro di Tallinn, 10148 Tallinn, Estonia. $$$$. Ubicato a soli 300 metri da Raekoja Plats e dal Municipio di Tallinn, il Savoy dista solo 280 metri dalla Kiek in de Kök, una torre difensiva trasformata in museo. Situato in un punto strategico della città vecchia è perfetto per chi vuole partire alla scoperta della storia di Tallinn.
Cosa vedere
Cattedrale di Sant'Alessandro Nevsky. Un edificio che spicca tra i suoi vicini medievali è la chiesa con una cupola variopinta, a forma di cipolla, in cima alla collina di Toompea. Costruita nel 1900, è il principale luogo di culto per la comunità ortodossa russa dell'Estonia.
Museo dell'ordine dei cavalieri di Tallinn. Andate alla scoperta della storia dei vari ordini di cavalleria attraverso i loro magnifici stemmi e insegne gentilizie, veri capolavori di artigiani e gioiellieri. Questo museo presenta una delle più grandi mostre di onorificenze e distintivi in tutta Europa.
La prigione di Patarei e la fortezza del mare. Costruito nel 1840 per la fortezza navale di Pietro il Grande, il complesso Patarei è stato una prigione dal 1919 al 2004. Da maggio a ottobre l'esposizione "Comunismo è prigionia" presenta l'ideologia totalitaria nell'ala est.
La confraternita delle Teste Nere. La sala della gilda più decorata di Tallinn, con una facciata rinascimentale e un bellissimo portone, è oggi utilizzata per i concerti. La Confraternita delle Teste Nere prese il suo nome dal loro patrono San Maurizio, un Moro dalla pelle scura.
Chiesa dello Spirito Santo. Questa struttura del XIV secolo è spettacolare sia dentro che fuori. L'elaborato orologio dipinto della fine del XVII secolo è il più antico orologio pubblico di Tallinn. Non perdetevi l'interno in legno intagliato e l'altare dipinto da Bernt Notke.






































