2020-05-09
Ossigeno e ozono combattono il Covid-19
Il protocollo elaborato dalla società scientifica Sioot è già utilizzato in 17 ospedali, soprattutto tra Lombardia e Piemonte. Su 49 pazienti non intubati, il 94% è migliorato dopo solo cinque sedute. Il trattamento ha ottenuto l'autorizzazione dell'Iss. L'ozono è una molecola inorganica triatomica, formata da tre atomi di ossigeno. È una materia altamente instabile che, in determinate condizioni, si divide in atomi di ossigeno per una breve durata, motivo per cui, dopo un certo periodo di tempo, decadrà nella sua forma originale. Le caratteristiche biochimiche e farmacologiche dell'ozono sostengono le sue possibilità nel trattamento di diverse infezioni virali, specialmente del Covid-19. L'ozono è un ossidante che dimostra un'attività paradossale quando in contatto con molecole organiche, causando una potente risposta antiossidante e contemporaneamente con una benefica attività immunomodulante. Esistono quasi 3.000 studi sulle proprietà terapeutiche dell'ozono e in molti Paesi, come Germania e Svizzera, le prestazioni vengono rimborsate. Cosa che purtroppo succede raramente nel nostro Paese. Il sangue viene trattato con ozono per autoemotrasfusione (viene cioè prelevato, trattato e reinfuso) secondo protocolli Sioot, la Società scientifica di ossigeno ozono terapia, approvati dal ministero della Salute. Per le malattie degli organi addominali è possibile l'insufflazione per via rettale o vaginale, mentre per i dolori articolari e le ernie è consigliata l'iniezione sottocutanea o intramuscolare. Con una lettera inviata il 24 marzo 2020 alla Sioot, la segreteria scientifica del presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) autorizza l'uso dell'ozonoterapia per il trattamento delle persone risultate positive al Covid-19. È scritto nella lettera che la proposta del protocollo Sioot per un impiego dell'ossigeno-ozonoterapia «nel trattamento della polmonite interstiziale da coronavirus è stata valutata attentamente da alcuni esperti dell'Iss».Secondo i risultati di un esperimento condotto in Cina nel laboratorio nazionale P3 guidato dal professor Li Zelin, l'ozono si è dimostrato efficace nell'uccidere il virus Sars inoculato su cellule renali di scimmia verde, realizzando un tasso di uccisione vicino al 100%. Il virus scoperto a Wuhan e il virus Sars appartengono entrambi al ceppo dei coronavirus. I ricercatori hanno scoperto che il Covid-19 è simile per l'80% al virus Sars. È quindi ragionevole prevedere che l'ozono possa essere ugualmente efficace nella prevenzione e nel controllo del nuovo coronavirus e già in Cina l'ozonoterapia è stata ampiamente impiegata nella terapia del Covid-19 nell'area di Wuhan con risultati molto buoni. L'università di Tianjin ha confermato che nei pazienti trattati i sintomi di dispnea e tosse severa si sono attenuati fino a scomparire e ha ringraziato il dottor Antonio Galoforo della Sioot che ha seguito a distanza la terapia con ozono nella città cinese. La Società scientifica di ossigeno ozono terapia ha comunicato che, a oggi, sono almeno 17 i centri ospedalieri in Italia che stanno utilizzando l'ossigeno-ozono nella cura dei pazienti positivi al Covid-19. Gli ospedali si trovano soprattutto in Lombardia e Piemonte.Il terzo report con i risultati relativi all'utilizzo dell'ossigeno ozono per curare i malati di Covid-19 conferma che l'ozonoterapia si sta rivelando efficace nel debellare il coronavirus. Il report fa riferimento a 73 pazienti trattati con ossigeno ozono ricoverati al Policlinico San Matteo di Pavia, alla Clinica San Carlo di Paderno Dugnano e all'Ospedale di Fidenza. Gli ospedali in oggetto hanno seguito il protocollo di cura della Sioot, la prima associazione scientifica che ha ipotizzato l'utilizzo dell'ossigeno ozono per curare le persone colpite da Covid-19 e che più si è prodigata per fornire macchinari e protocollo di cura agli ospedali in cui è in corso la sperimentazione. Quello della Sioot è il primo protocollo medico proposto in Italia per la cura dei pazienti affetti dal virus Covid-19.I pazienti trattati con ossigeno ozono sono stati 73, di cui 49 non intubati e 24 intubati e in terapia intensiva. Dei 49 pazienti non intubati, 46 sono migliorati significativamente dopo aver praticato cinque sedute di ossigeno ozono terapia, mentre tre sono deceduti perché erano in condizioni così gravi che non c'è stato neanche il tempo di portarli in terapia intensiva e di somministrare loro il ciclo completo di ozono. Questo significa che il 94% dei 49 pazienti non intubati, trattati con ossigeno ozono, ha avuto effetti benefici quali: miglioramento delle condizioni generali, normalizzazione della temperatura corporea, riduzione della proteina C reattiva (Pcr), miglioramento della saturazione e riduzione del supporto di ossigeno, normalizzazione della funzione renale (creatinina), aumento dei leucociti, normalizzazione dei livelli di linfociti T, segno di una significativa risposta immunitaria.I 24 pazienti intubati hanno presentato i seguenti esiti clinici dopo il trattamento con ossigeno ozono: 20 sono migliorati notevolmente (84%), 15 sono già stati estubati (63%), cinque sono migliorati ma sono ancora intubati (21%), quattro sono deceduti (16%). In termini complessivi, su 73 pazienti trattati con ossigeno ozono il 91% è migliorato notevolmente e il 9% è deceduto. I sette pazienti che hanno avuto esito infausto erano in condizioni gravissime, con sovrainfezione batterica, shock septico, embolia polmonare e miocardite, al punto che non è stato nemmeno possibile sottoporli al ciclo completo di ossigeno ozono.Secondo il professor Luigi Valdenassi, presidente della Sioot e cofirmatario del report con il professor Marianno Franzini, «il dato immediatamente rilevabile è che l'ossigeno ozono terapia, applicata con il protocollo Sioot, è efficiente al 100% sui pazienti Covid in fase 1 e 2 cioè prima dell'intubazione». Inoltre, l'effetto immunomodulante dell'ozono aumenta la possibilità di resistenza all'infezione virale da Covid-19 che molto probabilmente ci troveremo ad affrontare negli anni a venire almeno fino alla disponibilità di un valido vaccino.
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