Caro Sgarbi, a te le poltrone non servono
Vittorio Sgarbi (Imagoeconomica)

Caro Vittorio Sgarbi, ti scrivo questa cartolina perché ti ho incontrato in tv, nel giorno in cui hai annunciato le dimissioni, e mi sei sembrato improvvisamente sollevato. E allora, adesso che hai «minacciato» di tirarla per le lunghe, dicendo: «Le dimissioni? Le devo ancora negoziare con il governo, sarà una agonia lunga»: ripeto la domanda: «Perché mai sei diventato sottosegretario?».

Giuseppe De Rita: «Il “vaffa” dei grillini ha impoverito l’Italia»
Giuseppe De Rita (Imagoeconomica)
L’analisi del patron del Censis: «Il populismo dei 5 stelle ha distrutto il sistema di relazioni che ci ha fatto sviluppare come società moderna. Abbiamo paura a far figli. Le foto dell’economia emersa instillano ottimismo ma i segnali del sommerso mi preoccupano».
Stefano Zecchi: «Chi ha creato la Ferragni ha deciso di sbarazzarsene»
Chiara Ferreagni. Nel riquadro, il filosofo Stefano Zecchi (Ansa)
Il filosofo: «È la Wanna Marchi dei nostri tempi: non vendeva pandori ma uno stile di vita a gente che la “fluidità” ha reso fragile. Ora sarà sostituita da una più giovane e fresca».
Guerre, violenza e Ia. Mattarella esorcizza i mali del 2023

Politica estera, passaggi sulla violenza delle guerre e su quella che contraddistingue la nostra società. Parole chiare sulla pace e sul perseguimento attivo che contraddistingue le relazioni del nostro Paese. Nessun accenno alla magistratura o alle riforme politiche verso cui sta andando l’Italia. Quasi nulla sulle sfide dell’Europa, anch’essa pronta ad accogliere la prima vera campagna elettorale degli ultimi 20 anni. Una stoccatina a Fratelli d’Italia con un riferimento nemmeno troppo velato all’idea di estendere il porto d’armi per la caccia ai sedicenni. Per il resto molta attenzione alle esigenze dei giovani (un po’ come negli anni passati) e a quelle dei migranti. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel condannare la violenza contro le donne non usa mai il termini patriarcato, riportando così il tema in un alveo politico condivisibile e non distorto dalle posizioni della sinistra.

Massimo Cacciari: «È la crisi della famiglia che causa tragedie»
Massimo Cacciari (Ansa)
Il filosofo ribalta la narrazione corrente: «L’ordine patriarcale è traballante da secoli. Il potere maschile è in discussione, ma anche la figura dello Stato-mamma non regge più. Confido comunque nelle donne per andare oltre l’epoca faustiana».
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