Dalle V-2 alla Luna: 80 anni fa l’operazione «Paperclip»

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Dalle V-2 alla Luna: 80 anni fa l’operazione «Paperclip»
Scienziati tedeschi negli Usa durante un test sulle V-2 nel 1946 (Getty Images)

Il 16 novembre 1945 cominciò il trasferimento negli Usa degli scienziati tedeschi del Terzo Reich, che saranno i protagonisti della corsa spaziale dei decenni seguenti.

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La scienza è cristiana, per l’islam è blasfemia
iStock
All’inizio la società musulmana fu protagonista di varie scoperte. In seguito però il Corano divenne l’unica fonte di verità. Secondo i teologi cattolici Dio ha dotato il creato di regole immutabili, che vanno studiate. Allah invece non è sottomesso alle leggi di natura.


Tra tutti i continenti, quello che maggiormente ha sviluppato il pensiero scientifico è l’Europa cristiana, con la sua piccola minoranza ebraica. Per la verità non solo scienza: anche musica, pittura, scultura, letteratura, architettura, teatro, filosofia, ingegneria meccanica: tutto si sviluppa in maniera incredibile. Qui si sono fusi quattro elementi: la filosofia greca, duttile come l’acqua, il diritto romano, solido e pragmatico come la terra, il furore e il coraggio dei barbari, potenti come il fuoco, e soprattutto la spiritualità biblico evangelica, luminosa come l’aria. Siamo, o forse siamo stati, una società spirituale, duttile, pragmatica e violenta, e noi siamo noi, siamo la nostra storia, siamo la nostra ferocia, siamo la nostra compassione, siamo il continente che nel bene e nel male ha dato conoscenza al mondo.

«L’alleanza woke-islam ricorda il vecchio patto tra comunisti e nazisti»
Mario Adinolfi (Ansa)
Il saggista Mario Adinolfi: «Mamdani filo gay? No, è solo il cavallo di Troia dei musulmani. I cattolici meritano più attenzione dal governo».
«Riformare il centrosinistra è una missione impossibile»
Luigi Marattin (Ansa)
Il segretario del Partito Liberaldemocratico Luigi Marattin: «La manovra non aiuta i ricchi, anzi il ceto medio resta troppo tartassato. Per abbassare la pressione fiscale serve più coraggio».
Milano capitale del crimine
Beppe Sala (Ansa)
Per «Italia Oggi», la città di Mr Expo è prima per reati commessi. Due sentenze della Cassazione riscrivono l’iter per le espulsioni.

Milano torna a guidare la classifica della qualità della vita ma, allo stesso tempo, è diventata la capitale del crimine. E, così, il primato che la vede in cima alle Province italiane svanisce subito quando si scorre la classifica sui reati, dove affonda come un sasso dritta alla posizione numero 107, l’ultima. Fanalino di coda. Peggio del 2024, quando era penultima. Un record di cui nessuno dovrebbe essere fiero. Ma che, anche quest’anno, il sindaco dem Beppe Sala ignorerà, preferendo alle misure per la sicurezza il taglio di nastri e la promozione di aree green. L’indagine è quella di Italia Oggi e Ital Communications, realizzata con l’Università la Sapienza, che ogni anno stila la classifica sulla qualità della vita.

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