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I soci, le case, i soldi. Ecco le società immobiliari italiane vicine ad Hamas

I soci, le case, i soldi. Ecco le società immobiliari italiane vicine ad Hamas
Ansa
Abu Rawwa, l’uomo della maxi raccolta fondi per Gaza, aveva aperto un’agenzia con cui investire nel mattone e agiva con un 32enne palestinese. In garage 560.000 euro.

Il principale fundraiser della presunta cellula italiana di Hamas è un personaggio chiave della vicenda che ha portato in carcere nove persone accusate di essere esponenti o, comunque, sostenitori attivi dell’organizzazione jihadista. E per capirlo basta approfondire la sua storia. Stiamo parlando di Adel Ibrahim Salameh Abu Rawwa, finito in manette sabato con l’accusa di concorso esterno in associazione terroristica, a cui avrebbe dato «un rilevante contributo all’organizzazione». Ufficialmente l’uomo è un impiegato dell’Associazione benefica di solidarietà col popolo palestinese (presieduta dal coindagato Mohammad Hannoun, arrestato a sua volta), di cui era il «referente per la raccolta delle donazioni nelle Regioni del Nordest»: negli atti dell’inchiesta emerge anche la sua straordinaria capacità di raccogliere offerte in contanti, 1,9 milioni di euro in pochi mesi. A cui bisogna probabilmente aggiungere i 560.000 euro che gli investigatori avrebbero scovato nascosti in un garage a lui riconducibile.

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L’oltraggio dei socialisti alla Bardot
Brigitte Bardot guarda Gunter Sachs (Ansa)
A cadavere ancora caldo se la prendono con BB, «colpevole» di aver voltato le spalle ai valori repubblicani. Ma sono stati loro ad aver tradito, in questi anni, la vera Francia.

Brigitte Bardot è stata, per anni, l’immagine della Francia. Valeva più della Renault e dello champagne. Quelle sue labbra corrucciate, quel suo musetto, erano un marchio. Migliaia di donne provarono a imitarla, ma invano. BB era una donna a parte. Naturalmente bella (rifiutò l’idea di qualsiasi tipo di ritocco, affermando di non temere né la vecchiaia né la morte) e naturalmente controcorrente. A destra in un mondo che andava a sinistra, non accettò mai il compromesso. E lo pagò, anche di tasca sua, pur di difendere le idee in cui credeva.

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«Gigolò per caso»: la seconda stagione tra famiglia e desideri
«Gigolò per caso» (Amazon Prime Video)
La seconda stagione di Gigolò per caso, in arrivo su Amazon Prime Video il 2 gennaio, segue Alfonso tra il ruolo ormai consolidato di gigolò, i rapporti familiari ritrovati e la crisi con la moglie, complicata dall’arrivo della guru femminista Rossana Astri.

La prima stagione era stata originale. Di quell'originalità che, spesso, manca alle produzioni televisive. Gigolò per caso aveva riscritto le dinamiche familiari, il dramma insito nelle relazioni fra figli e genitori, attraverso la commedia: di più, attraverso il pretesto di un sodalizio professionale, nato con la malattia di un padre assente e il cuore caritatevole di un figlio ormai adulto, incapace di mandare al diavolo quell'uomo un po' matto. Alfonso, il volto del sempre meraviglioso Pietro Sermonti, s'era trovato a fare le veci del padre, il cui vero mestiere, però, ignorava. Era un gigolò, Giacomo, interpretato da un altrettanto meraviglioso Christian De Sica.

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Nuova app di Amplifon per assistere i clienti
iStock
Il gruppo rafforza il rapporto con i pazienti mentre il titolo è cresciuto dell’80% negli ultimi 10 anni, con ricavi fino a 2,4 miliardi. Il programma è integrato con servizi basati sull’Ia. Secondo l’Oms, 1,5 miliardi di persone nel mondo hanno problemi di udito.

Amplifon accelera sulla digitalizzazione e rafforza il rapporto con i pazienti con il lancio della nuova versione di Amplifon App, che da semplice strumento di gestione degli apparecchi acustici evolve in una piattaforma digitale integrata per la salute dell’udito. Un vero e proprio hub che accompagna le persone lungo tutto il percorso di cura, combinando tecnologia, accessibilità e assistenza continua, anche da remoto.

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Francesco Borgonovo, Gianluca Zanella e Luigi Grimaldi fanno il punto sul caso Garlasco: tra nuove indagini, DNA, impronte e filoni paralleli, l’inchiesta si muove ormai su più livelli. Un’analisi rigorosa per capire a che punto siamo, cosa è cambiato davvero e quali nodi restano ancora da sciogliere.

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