2023-04-28
Bozze e svarioni, lo spot di Venere fa il botto
Critiche accese alla promozione del Paese. Persino un’interpellanza di Fi. Il ministro Daniela Santanchè: «Fa discutere e quindi funziona». Pare si tratti solo di una prova, con traduzioni fatte sul Web. L’agenzia Testa assicura: «Quando partirà, il 10 maggio, sarà a posto».Vengo anch’io? No tu, no! Parlando di turismo Enzo Jannacci cade a fagiolo; pare che su Open to meraviglia, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, l’ad della neonata Enit spa, Ivana Jelenic e l’Armando Testa abbiano deciso di «vedere di nascosto l’effetto che fa». La campagna che deve girare su una trentina di Paesi per raccontare la suggestione dell’Italia e - come dice la Santanché - avere l’orgoglio «di tornare a essere i primi per attrattività e valore del turismo» è stata bombardata di critiche ad alzo zero. Alcune fondate, molte a prescindere. E si scopre che quella vista finora è solo una bozza. Hanno preso la Venere del Botticelli e l’hanno trasformata in una web influencer che gira l’Italia affacciandosi da una finestra tricolore da cui il claim «open to meraviglia». Somiglia a Chiara Ferragni che si fece immortale accanto al quadro più famoso di Alessandro Filipepi quando andò in visita agli Uffizi allo scopo anche di promuovere tra i giovani le collezioni medicee: Simonetta Vespucci, la modella della Venere del Botticelli fu l’amata di Giliano de’ Medici, il cadetto di Lorenzo il Magnifico. La cosa funzionò, ma oggi la Ferragni è tra le prime a dire che Open to meraviglia s’ispira a lei nel quadretto in cui la Venere mangia la pizza.La polemica è tale che l’Armando Testa ha comprato una pagina sul Corsera per spiegare cosa è accaduto, mentre Pierantonio Zanettin, veneto e senatore di Forza Italia - capogruppo in Commissione giustizia - se l’è presa a morte per gli errori che riguardano il Veneto e il Palladio e ha presentato un’interrogazione urgente al ministro del Turismo. Nelle traduzioni dei testi che accompagnano i «ritratti dell’Italia» visitati dalla Venere di svarioni ce ne sono a iosa. Tra i più curiosi: Camerino, città ducale delle Marche e sede di una prestigiosa università, nella versione tedesca diventa Gardarobe (cioè stanza dove cambiarsi d’abito). Capita perché le traduzioni sono state fatte con Google. Dicono che si tratta di un numero zero; al momento di andare in stampa o in onda tutto sarà corretto. Il tempo è però poco: Open to meraviglia dovrebbe partire dal 10 maggio e dipanarsi per tutto quest’anno nella «collezione» primavera-estate e autunno-inverno. Insomma più che un claim sembra il pomo della discordia, al punto che sullo slogan rischia di spaccarsi la maggioranza di governo: che meraviglia! Daniela Santanchè non fa una piega, ma non spiega perché ha presentato la bozza. A La Verità risponde: «Sono soddisfattissima dell’esito della campagna, che ha centrato in pieno l’obiettivo: quello di far discutere. Ero consapevole dei commenti e delle critiche che avrebbe suscitato e che accolgo non solo in pieno spirito costruttivo, ma con grande favore, perché una campagna se non è divisiva non ha modo di far parlare di sé. Dunque ben vengano le critiche - ma non quelle in malafede dei radical chic che snobbano la pizza perché conoscono solo caviale e champagne - e ben venga l’ironia di comici, giornalisti e opinion leader che giocosamente ci scherzano sopra. Continuare a popolare il Web di meme è il miglior modo di aderire allo spirito di Open to meraviglia, in un linguaggio leggero e sagace, che è quello che i giovani sono abituati a conoscere. Perché è a loro che la Venere si rivolge». Soddisfatti anche quelli dell’Armando Testa che ci tengono a chiarire che non hanno intascato nove milioni come i critici della campagna vogliono far intendere. Quello è l’investimento che l’Enit farà per acquistare gli spazi pubblicitari. Scrive l’Armando Testa: «Quando una campagna di promozione turistica rompe il muro dell’indifferenza e riesce a dar vita a un dibattito culturale così vivace come quello acceso in soli 5 giorni da “Italia, Open to meraviglia” rappresenta sempre qualcosa di positivo». I creativi fanno notare: «È una campagna solo presentata, ma non ancora uscita e l’eco suscitata è probabilmente di una portata unica. Grazie per le migliaia di visualizzazioni, commenti, meme e per le appassionate discussioni di questi giorni. Grazie a tutti coloro i quali hanno immaginato che il video destinato alla presentazione del progetto (si è fatta polemica perché è stato girato in Slovenia con vino slovacco! ndr) - e dunque realizzato con materiale di repertorio - fosse già lo spot ufficiale. L’obiettivo», chiarisce l’agenzia, «è quello di promuovere l’Italia puntando su un target proveniente da 33 Paesi. Anche e soprattutto su mercati culturalmente molto diversi dal nostro, accendendo l’attenzione in modo facile, diretto e immediatamente riconoscibile su ciò che tradizionalmente contraddistingue l’Italia nel mondo. Sappiamo che parlare dell’Italia significa tener conto di tantissime sensibilità e sfumature. L’Armando Testa ringrazia e Venere con noi. Erano più di 500 anni che non si parlava di lei così tanto. Se non è meraviglia questa…».
«It – Welcome to Derry» (Sky)
Lo scrittore elogia il prequel dei film It, in arrivo su Sky il 27 ottobre. Ambientata nel 1962, la serie dei fratelli Muschietti esplora le origini del terrore a Derry, tra paranoia, paura collettiva e l’ombra del pagliaccio Bob Gray.
Keir Starmer ed Emmanuel Macron (Getty Images)