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Omotransfobia, Pro Vita e Famiglia: «Se passa la legge Zan la persecuzione delle idee sarà assicurata»

Omotransfobia, Pro Vita e Famiglia: «Se passa la legge Zan la persecuzione delle idee sarà assicurata»
Alessandro Zan (Ansa)

«L'Italia non attende e non attendeva una legge contro l'omotransfobia, tantomeno ora che sta vivendo l'emergenza Covid e una crisi economica senza precedenti. In un momento in cui molti padri di famiglia non possono neanche lavorare, il governo giallo-rosso adora il lusso e si batte per il superfluo, anzi l'inutile, perchè una legge contro la violenza già c'è e tutela tutti. E' il segno dei tempi nefasti che stiamo vivendo» ha dichiarato Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.

«Uno degli orrori della proposta in discussione alla Camera è la previsione di una Giornata nazionale contro l'omotransfobia dove gli studenti saranno indottrinati senza possibilità di opporsi alla teoria gender. I genitori non potranno più invocare la loro libertà educativa perché gli insegnamenti saranno "legittimati" dalla nuova normativa. I loro figli saranno così "catechizzati" dalle associazioni LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuale, transessuale, transgender, queer, intersessuale, asessuale) su argomenti intimi e che non attengono l'educazione scolastica. Giù le mani dai bambini! Lotteremo per la libertà senza sosta e anche nelle scuole se ci sarà bisogno» ha aggiunto Jacopo Coghe, vice presidente della Onlus.

«Zan poi - ha aggiunto Coghe - non ripeta la bugia che sono fatte salve la libera espressione o di opinioni, tra l'altro contenute nell'art. 3 approvato l'altro giorno alla Camera, perché se considerate idonee dalla discrezionalità di un giudice o della polizia a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti, anche la prigione può essere dietro alla nostra porta».

«In Uk nel 2008 veniva approvato il Criminal Justice and Immigration Act che rendeva penalmente perseguibile l'istigazione all'odio omofobico pur specificando, a garanzia della libertà di espressione, che l'odio sulla base dell'orientamento sessuale non poteva essere configurato dalla formulazione di opinioni critiche su determinate condotte o pratiche sessuali. Beh, ciò non ha evitato processi e arresti di numerosi pastori e sacerdoti come Mike Overd e Michael Stockwell, il Rev. Josh Williamson, il cristiano evangelico Tony Miano, il predicatore Robbie Hughes. Se la clausola di salvaguardia nel Regno Unito, formulata molto meglio che nel pdl Zan, non ha evitato la repressione delle idee, tanto più sarà repressa la libertà di opinione in Italia, considerato che la clausola è scritta con i piedi? Lasciare alle autorità giudiziarie e di polizia un ampio margine di interpretazione su come applicare la legge non è affatto una garanzia di non punibilità» ha concluso Brandi.

Vendesi «Repubblica». Il Pd impazzisce e invoca protezioni. Ma dietro c’è Renzi
John Elkann (Ansa)
Elkann cede Gedi al greco Kyriakou. La sinistra, su Stellantis sempre a cuccia, strepita invocando persino il golden power.

La vendita da parte degli Elkann all’armatore ed editore greco Theodore Kyriakou di tutte le attività del gruppo Gedi, ovvero i quotidiani La Repubblica e La Stampa, il sito HuffPost.it e le radio, Deejay e Capital, sta provocando la legittima e più che comprensibile preoccupazione di giornalisti e dipendenti. Non è di maniera la piena solidarietà verso i nostri colleghi, giustamente preoccupati per il loro futuro, e ci auguriamo che il passaggio di proprietà non comporti la perdita di un solo posto di lavoro.

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Il premier, intervenendo alla prima edizione dei Margaret Thatcher Awards, evento organizzato all’Acquario Romano dalla fondazione New Direction, il think tank dei Conservatori europei: «Non si può rispettare gli altri se non si cerca di capirli, ma non si può chiedere rispetto se non si difende ciò che si è e non si cerca di dimostrarlo. Questo è il lavoro che ogni conservatore fa, ed è per questo che voglio ringraziarvi per combattere in un campo in cui sappiamo che non è facile combattere. Sappiamo di essere dalla parte giusta della storia».

«Grazie per questo premio» – ha detto ancora la premier – «che mi ha riportato alla mente le parole di un grande pensatore caro a tutti i conservatori, Sir Roger Scruton, il quale disse: “Il conservatorismo è l’istinto di aggrapparsi a ciò che amiamo per proteggerlo dal degrado e dalla violenza, e costruire la nostra vita attorno ad esso”. Essere conservatori significa difendere ciò che si ama».


Pier Silvio Berlusconi incorona la Meloni e avvisa Tajani: «Servono volti nuovi»
Pier Silvio Berlusconi (Getty Images)
L’ad di Mfe auspica il ricambio dentro Fi. Il vicepremier: «Sollecitazioni positive».

«Giorgia Meloni è il miglior primo ministro in Europa». Firmato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe (MediaForEurope, Mediaset España, Mondadori e Publitalia), che mercoledì sera ha risposto ai giornalisti in occasione degli auguri di fine anno nello studio 10 di Cologno Monzese. Temi caldi il governo, Forza Italia e l’editoria. «Meloni è apprezzata a livello internazionale», spiega, «sta facendo un lavoro sacrosanto da primo ministro, il governo sta facendo bene e lo dimostrano tutti gli indicatori economici che sono positivi, a partire dal Pil. Se ci guardiamo intorno penso che possiamo essere tutti d’accordo».

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Piazze contro la moneta unica. Si dimette il governo in Bulgaria
Il primo ministro bulgaro Rosen Zhelyazkov (Ansa)
Il premier Rosen Zhelyazkov lascia a poche settimane dall’addio alla valuta nazionale.

Alla fine ha dato ascolto alle ripetute proteste dei cittadini. Il primo ministro bulgaro Rosen Zhelyazkov, che una settimana fa aveva detto «non abbiamo il diritto di abdicare», si è dimesso poco prima che il governo affrontasse un altro voto di fiducia, il sesto da quando ha preso il potere nel gennaio di quest’anno. E tre settimane prima che la Bulgaria adotti l’euro come moneta.

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