2021-05-27
La nuova Rousseau pensata da Crimi è una piattaforma da quattro soldi
Il database degli iscritti sarà gestito da due piccole società: una si occupa di servizi software, l'altra di fisco e criptovalute.Probabilmente i detrattori lo chiameranno «Rousseau low cost». È la versione by Vito Crimi della ben nota piattaforma. Passeranno dal famoso «uno vale uno», mantra del primo grillismo, al «due al posto di uno». Sperando che basti. Perché per sostituire il software originale Rousseau, croce e delizia dell'ascesa di M5s, Vito Crimi ha scelto in gran segreto due piccole e ignote società: la Isa srl di Viterbo e la Corporate Advisors srl di Roma. Secondo quanto ha scoperto La Verità, le due società sarebbero già state nominate come responsabili del trattamento dei dati di iscritti ed eletti del Movimento. A livello politico la manovra sembra avvolta dal segreto, mentre infuria la guerra tra tra M5s e Davide Casaleggio su soldi e iscritti. Interpellata dal nostro giornale, l'associazione Rousseau conferma di aver ricevuto la comunicazione formale da parte di Crimi, reggente di fatto del Movimento in attesa che arrivi Giuseppe Conte previo plebiscito online, che i nuovi responsabili del trattamento dei delicatissimi dati sono proprio le due società di cui sopra. Ma di chi stiamo parlando? La prima azienda, Isa srl, è attiva nella vendita e manutenzione di software a enti locali, in particolare nella Sanità laziale: parliamo di gestione dei fascicoli elettronici, fino alle ricette delle farmacie. Sul suo sito fa sapere che fornisce inoltre servizi informatici alle aziende di vigilanza privata: piattaforme per gestire le buste paga delle guardie giurate, l'autoparco e le strumentazioni. Da 11 anni l'amministratore unico è Adalberto Caratelli e il direttore generale è Sandro Aquilanti. L'assetto che si è cristallizzato dopo l'estromissione dell'ex patron Alfredo Moscaroli, che nel 2009 era stato coinvolto in un'inchiesta per corruzione sugli appalti delle Asl viterbesi da cui, ben dieci anni dopo, è uscito pulito. Oggi la fedina penale di Isa è dunque cristallina, nel rispetto dei sacri crismi grillini. Ma la srl viterbese dovrà dimostrare di saper viaggiare su più alti livelli, rispetto agli appalti da 10.000 euro per mantenere funzionanti i computer. La seconda società, Corporate Advisors, è uno studio associato tra un avvocato e una commercialista specializzato nelle startup digitali e nelle criptovalute. Ha sede a Roma in via Sebino (quartiere Trieste), nello studio legale e fiscale di Massimo Giuliano e Daniela Di Gravio. Le specializzazioni dello studio sono nella creazione dei trust, nella ristrutturazione aziendale e nella parte tributaria più classica. Poi c'è anche un ramo, del quale si occupa in gran parte la Di Gravio, che è molto nelle corde dell'immaginario grillino della prima ora, ovvero l'assistenza per gli investimenti nelle criptovalute, per la gestione di blockchain e per la sicurezza informatica. Tuttavia, la potenza di fuoco, rispetto alla Casaleggio Associati, non è paragonabile: nel 2019 l'azienda in questione ha dichiarato un fatturato di soli 176.000 euro e risulterebbe avere un solo dipendente. Vito Crimi l'aveva preannunciato qualche giorno fa: «La nuova piattaforma di voto è pronta. Sarà in totale gestione e autonomia del M5s. Ci stiamo rivolgendo a professionisti, perché se devi organizzare da zero una piattaforma, non puoi sbagliare». Il fatto è che entrambe le aziende scelte per il nuovo Rousseau dei 5 stelle non sembrano avere alcuna esperienza nel campo della cosiddetta democrazia digitale e non sviluppano strumenti di partecipazione per il voto online. Come riusciranno a macinare con i loro software i dati delle decine di migliaia di iscritti al Movimento che peraltro non sono ancora nella disponibilità dei 5 stelle è tutto da vedere. In ogni caso, non è chiaro se la sostituzione della creatura della Casaleggio e associati si esaurisca tutta con queste piccole società. Di sicuro, nonostante la guerra giudiziaria che si è scatenata sull'elenco degli iscritti e sulla gestione della piattaforma di voto, la creatura di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo era diventata una corazzata. Con tutte le grandi aziende, private e di Stato, che dopo il 33% delle elezioni 2018 conquistato da M5s facevano a gara per servirsi dell'alta consulenza informatica e strategica della Casaleggio, nel frattempo ereditata dal figlio Davide. Se nel 2017 il fatturato della società era di 1,1 milioni, nel 2019 è stato di 2,24 milioni, con un focus particolare su strategie digitali, intelligenza artificiale, blockchain, sistemi di finanziamento dell'innovazione e modelli di integrazione fisico-digitale. A occhio, non sembra esserci questo rischio di volare troppo in alto con le due società scelte dal M5s per dimenticare Rousseau. La scelta di qualcuno che sostituisca l'Associazione Rousseau, da parte di quel che resta del Movimento 5 stelle, è un passo fondamentale per non restare acefalo. La leadership affidata a Giuseppe Conte da Beppe Grillo ha bisogno, prima di essere giuridicamente efficace, di una votazione da parte degli iscritti. Ma senza gli elenchi (e relativa garanzia della privacy) che Rousseau si è rifiutata di consegnare, non si possono organizzare le votazioni previste dallo statuto. Sarà interessante, nei prossimi giorni, vedere chi ha messo la firma sotto gli incarichi alle due srl laziali, visto che anche il curatore giudiziale sardo, l'avvocato Silvio Demurtas, la scorsa settimana è stato revocato da quel tribunale di Cagliari che aveva giudicato illegittima la reggenza di Crimi. Insomma, il futuro della galassia grillina, oggi come oggi, sembra più incerto che mai.
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)