
Il colosso, oltre a creare Nextcleo, è anche entrato nella start up con l’1,25% attraverso una controllata. L’obiettivo è sviluppare impianti di nuova generazione basati sul reattore modulare avanzato Amr, il cui prototipo sarà realizzato entro il 2026 in Italia.Il gruppo Maire (tramite Nextchem) e la svizzera Newcleo hanno firmato un accordo vincolante per costituire Nextcleo, una joint venture dedicata allo sviluppo di centrali nucleari modulari avanzate. Nextchem deterrà il 60% della nuova società e eNwcleo il 40%. Nextcleo svilupperà nuove tecnologie e servizi per la conventional island (quella che ospita il componente che estrae l’energia termica dal vapore in pressione e la converte in energia elettrica) e il balance of plant (i componenti di supporto e i sistemi ausiliari necessari per far funzionare l’unità principale di generazione o produzione in modo efficace, affidabile e sicuro) del reattore avanzato Lfr-as-200 di Newcleo. Tecnimont sarà il partner ingegneristico di riferimento. La tabella di marcia prevede un prototipo entro il 2026 e il primo impianto operativo entro il 2031. L’iniziativa adotta un modello di economia circolare nucleare e punta alla decarbonizzazione dell’industria chimica secondo il modello «e-Factory» di Maire. In base all’intesa, Nextchem deterrà il 60% del capitale sociale di Nextcleo (con controllo operativo), mentre Newcleo ne deterrà il 40%.Nextcleo svilupperà soluzioni tecnologiche proprietarie e servizi tecnici qualificati per progettare e realizzare la conventional island e il balance of plant. In pratica si occuperà di turbine, pompe, scambiatori e altri componenti critici che convertono il calore del reattore in elettricità. Questi sistemi saranno progettati con un approccio di economia circolare che valorizza il riutilizzo dei materiali nucleari. Grazie all’accordo verranno offerti i servizi di Nextcleo sia a Newcleo, sia ad altri fornitori di reattori modulari avanzati, fungendo da partner tecnico per l’industrializzazione di queste tecnologie. All’interno di Nextcleo, Tecnimont (divisione ingegneria e costruzione del gruppo Maire) sarà il fornitore preferenziale di servizi di ingegneria e costruzione. Grazie al suo approccio modulare e alla esperienza in grandi progetti, Tecnimont potrà ottimizzare tempi e costi di sviluppo e realizzazione degli impianti nucleari avanzati. In questo modo Nextcleo potrà contare sulle capacità avanzate di progettazione e costruzione di Maire, integrando competenze di ingegneria di base e gestione di sistemi complessi.L’accordo include anche l’ingresso di Nextchem nel capitale di Newcleo attraverso azioni e pagamenti vincolati (earn-out). In particolare, Nextchem cederà a Newcleo il 40% di Nextcleo in cambio di 5,8 milioni di nuove azioni ordinarie di Newcleo (al prezzo di emissione di circa 3 euro l’una) con 3 warrant per azione. Questo conferimento equivale a un contributo iniziale di circa 17,5 milioni di euro. Inoltre, Nextchem riceverà tre pagamenti in contanti da 17,5 milioni di euro ciascuno al raggiungimento di specifici obiettivi tecnici e commerciali.Le tempistiche concordate seguono il piano industriale di Newcleo. Il primo prototipo simulatore dell’Amr (detto pre-cursor prototype) è atteso entro il 2026 in Italia, mentre il primo reattore commerciale Lfr-as-200 dovrebbe entrare in funzione entro la fine del 2031 in Francia. La decisione finale di investimento per il primo impianto commerciale è prevista intorno al 2029. Questi orizzonti temporali permettono di validare la tecnologia e di passare alla produzione su scala industriale.La tecnologia Lfr-as-200 coniuga elevati standard di sicurezza con un modello di economia circolare. Si tratta di un reattore veloce raffreddato a piombo da 200 Mw che utilizza combustibile Mox ricavato dal riciclo delle scorie nucleari. Questo approccio si integra con il modello «e-Factory» di Maire, in cui l’energia nucleare serve direttamente distretti industriali per produrre carburanti sintetici e materiali a basse emissioni di carbonio. In tal modo Nextcleo contribuisce alla decarbonizzazione dell’industria chimica, dando vita a un ciclo produttivo più sostenibile e circolare.«Siamo molto entusiasti di unire le forze con Newcleo per stabilire un nuovo standard nel campo della transizione energetica», ha detto Alessandro Bernini, ad di Maire. «Con Nextcleo iniziamo un nuovo percorso per industrializzare modelli di chimica a zero emissioni di carbonio basati su una fornitura di energia sicura, affidabile e competitiva». «Questa partnership a lungo termine unisce l’esperienza di entrambe le aziende per creare soluzioni innovative per l’industria nucleare, accelerando la commercializzazione della nostra tecnologia del reattore veloce raffreddato a piombo», ha aggiunto Stefano Buono, fondatore e ad di Newcleo. «Oggi il nostro progetto fa un ulteriore passo avanti per trasformare la visione in realtà».Nextcleo si presenta dunque come un tassello importante per la transizione ecologica: combinando nucleare avanzato ed economia circolare, l’accordo tra le due realtà punta a ridurre le emissioni nei settori energetico e chimico e a promuovere soluzioni industriali sostenibili a basse emissioni di carbonio.
La caserma Tenente Francesco Lillo della Guardia di Finanza di Pavia (Ansa)
La confessione di un ex imprenditore getta altre ombre sul «Sistema Pavia»: «Il business serviva agli operatori per coprire attività illecite come il traffico di droga e armi. Mi hanno fatto fuori usando la magistratura. Il mio avversario? Forse un parente di Sempio».
Nel cuore della Lomellina, dove sono maturate le indagini sull’omicidio di Garlasco e dove sono ora concentrate quelle sul «Sistema Pavia», si sarebbe consumata anche una guerra del riso. Uno scontro tra titani europei della produzione, che da sempre viaggia sotto traccia ma che, ora che i riflettori sull’omicidio di Chiara Poggi si sono riaccesi, viene riportata alla luce. A stanare uno dei protagonisti della contesa è stato Andrea Tosatto, scrittore con due lauree (una in Psicologia e una in Filosofia) e una lunghissima serie di ironiche produzioni musicali (e non solo) sul caso Garlasco. Venerdì ha incontrato Fabio Aschei, che definisce «uno con tante cose da raccontare su ciò che succedeva nella Garlasco di Chiara Poggi».
Outlook IEA aumenta la domanda di petrolio. Dominio green cinese con il carbone. CATL porta in Spagna 2.000 lavoratori cinesi. Sanzioni USA sui chip, Pechino in difficoltà. Nord stream, scontro Polonia-Germania.
Non solo i water d’oro: dettagli choc nell’inchiesta che scuote i vertici del Paese. I media locali: la gente è senza luce e quelli se la spassano. La Corte dei Conti Ue già nel 2021 parlava di corruzione insanabile.
Con lo scandalo nel settore energetico è iniziato il momento più buio per il presidente Zelensky. I vertici di Kiev tentano di prendere le distanze dai protagonisti dell’inchiesta sulla corruzione. Ma con scarsi risultati. Il popolo è ben consapevole che chi conduceva una vita agiata faceva parte della cerchia ristretta del leader.
Toghe (Ansa)
Invece di preoccuparsi delle separazioni delle carriere, l’Associazione magistrati farebbe bene a porsi il problema dei tanti, troppi, errori giudiziari che affliggono la macchina della giustizia.
Non penso a quel pastore sardo che ha trascorso più di 30 anni dietro le sbarre prima di essere dichiarato innocente. Né alludo al giallo di Garlasco, dove a 18 anni di distanza dall’omicidio e a dieci di carcerazione del presunto colpevole, la parola fine sull’assassinio di Chiara Poggi non è ancora stata pronunciata. No, se invito l’Anm a mettere da parte la battaglia sul referendum e a pensare di più a come le decisioni di un magistrato incidono sulla vita delle persone che non hanno colpe è perché mi ha molto impressionato la vicenda di quel bambino di nove anni che la magistratura ha consegnato alla sua assassina.
Non penso a quel pastore sardo che ha trascorso più di 30 anni dietro le sbarre prima di essere dichiarato innocente. Né alludo al giallo di Garlasco, dove a 18 anni di distanza dall’omicidio e a dieci di carcerazione del presunto colpevole, la parola fine sull’assassinio di Chiara Poggi non è ancora stata pronunciata. No, se invito l’Anm a mettere da parte la battaglia sul referendum e a pensare di più a come le decisioni di un magistrato incidono sulla vita delle persone che non hanno colpe è perché mi ha molto impressionato la vicenda di quel bambino di nove anni che la magistratura ha consegnato alla sua assassina.





