2023-05-13
«Non deve essere più un tabù dire che un utero non si può affittare»
La grande sintonia che c’è tra Palazzo Chigi e Santa Sede si è palesata pure sul tema della gestazione per altri Il governo ha un’agenda «cattolica». E il sottosegretario Alfredo Mantovano è il pontiere tra le due sponde del Tevere.«Vogliamo una nazione nella quale non sia più scandaloso dire che, al di là delle legittime scelte, siamo tutti nati da un uomo e una donna. Nella quale non sia un tabù dire che la maternità non è in vendita, che gli uteri non si affittano, che i figli non sono prodotti da banco che puoi scegliere sullo scaffale come se fossi al supermercato e poi restituire se il prodotto non è quello che ti aspettavi».È la stoccata finale, molto applaudita, del discorso che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto agli Stati generali della natalità a Roma organizzati da Gigi De Palo, il presidente della Fondazione per la natalità, che da anni cerca di convincere i politici a fare squadra per invertire la tendenza delle culle vuote. E, al di là dei numerosi interventi di ministri, politici e amministratori d’azienda, sul palco dell’auditorium della Conciliazione c’era papa Francesco che ha ascoltato con estremo interesse Meloni, a tratti annuendo, per ben tre volte applaudendo, mostrando grande sintonia sul concetto di «figli come ricchezza umana», «famiglia come legame da trasmettere «e «figli speranza nel futuro», una «ricchezza umana» perché «un figlio non è solo un affare di famiglia, un fatto privato, ma un investimento per il bene comune. Un figlio è di tutti e per tutti».Un vero antidoto contro l’egoismo. La famiglia, dunque, non solo è al centro del programma del centrodestra ma anche dell’azione portata avanti dall’attuale governo come sottolineato dal presidente che aveva introdotto così il suo discorso: «Noi viviamo in un’epoca in cui parlare di natalità e maternità, parlare di famiglia, è diventato sempre più difficile, a volte sembra quasi un atto rivoluzionario e noi eravamo stati avvertiti. Santità, lei ci ha detto che vincere l’inverno demografico significa combattere qualcosa che va contro le nostre famiglie, la nostra patria, il nostro futuro. Noi amiamo le nostre famiglie, amiamo la nostra patria, crediamo nel nostro futuro e faremo fino in fondo la nostra parte». Una rivoluzione, però, che fin dal primo giorno del suo mandato, Giorgia Meloni ha deciso di intraprendere per affrontare l’inverno demografico di cui tutti parlano con toni allarmistici anche se c’era già stato «un autunno» di cui nessuno si è accorto.«Vogliamo affrontare questa sfida con gli occhi della realtà, non vogliamo infilare la camicia di forza dell’ideologia» e per affrontarla non serve «un’impostazione dirigista» ma un «approccio sussidiario» da parte dello Stato, il cui compito è «creare le condizioni favorevoli per favorire la natalità», ha insistito la leader di FdI cercando lo sguardo di Bergoglio.«Vogliamo restituire agli italiani una nazione nella quale essere padri non sia fuori moda, essere madri non sia una scelta privata, ma un valore socialmente riconosciuto». E lancia l’affondo contro la maternità surrogata proprio mentre a Torino Fratelli d’Italia sta raccogliendo le firme a sostegno della proposta di legge per rendere l’utero in affitto un reato universale.Il Papa ha applaudito e poi, malgrado «il dolore che non sopporto», come aveva confessato arrivando, si è alzato per stringerle la mano a Giorgia Meloni. L’estrema cordialità, la confidenza tra i due, vestiti di bianco (lei indossava pantaloni beige cipria e soprabito avorio, senza infrangere il protocollo visto che non era in udienza provata ma in occasione pubblica) e la sintonia sui temi fanno riflettere su quanto questa maggioranza che governa oggi l’Italia sia legata ai valori del cattolicesimo e anche su chi sia veramente il trait d’union tra Palazzo Chigi e la Santa Sede: Alfredo Mantovano, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ex consigliere in Corte di cassazione. Due, infatti, le sue doti più grandi: la consuetudine a muoversi dentro gli apparati dello Stato e i solidi rapporti col Vaticano.Conservatore e cattolico (ratzingeriano), circa un anno fa, alla Conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Milano, aveva parlato di natalità, di famiglia naturale, scagliandosi contro l’eutanasia, contro il ddl Zan, contro le coppie omogenitoriali, contro la gestazione per altri. E se per alcuni i suoi toni apparvero addirittura apocalittici, Mantovano aveva già lanciato l’allerta «sull’altro spread: quello che riguarda il divario tra nascite e morti. È come se, nel 2021, fosse scomparsa una città come Bari o Catania mentre il 1964, anno del boom, è lontano anni luce visto che nacquero oltre un milione di bambini», disse. «Ma è un fatto che oggi ci si sposa meno che in tempo di guerra» e che bisogna «cambiare prospettiva e aiutare la famiglia a prescindere dal reddito e dall’Isee», ha proseguito Mantovano. Ecco il programma del governo Meloni che non dispiace a papa Francesco.
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