2019-01-17
Nella borsa di Mary Poppins guai per l’Unicef
Nel board dell'ente benefico americano che ha denunciato i Conticini c'è anche l'attrice della storica pellicola. L'accusa è di aver sottratto milioni ai bimbi africani. Ma l'agenzia Onu continua a non prendere provvedimenti e a perdere donazioni. La notizia che l'organizzazione umanitaria Operation Usa ha denunciato per appropriazione indebita Alessandro Conticini ha fatto in fretta il giro di Rignano sull'Arno. La querela consente alla Procura di Firenze di procedere nell'indagine contro Alessandro, ma anche nei confronti dei due fratelli Andrea e Luca, coindagati. Andrea è il cognato di Matteo Renzi e risiede proprio a Rignano.L'accusa per i tre è di aver distratto (Alessandro e Luca) e in parte riciclato (anche Andrea) 6,6 milioni di dollari, sui 10 totali che tre società di Alessandro Conticini (Play Therapy Africa, International development association limited e International development association sa) avrebbero ricevuto da fondazioni e organizzazioni non governative per aiutare i bambini africani: 3,88 milioni provenienti dall'Unicef, 5,5 milioni inviati dall'organizzazione Operation Usa (denaro della fondazione Pulitzer) e ulteriori 891.000 dollari di altre sette onlus internazionali, francesi, australiane, americane e anche della fondazione italiana Avsi. Come dicevamo, a Rignano la notizia ha girato in fretta e all'ingresso del Municipio ieri mattina c'era chi valutava di fare un'offerta a Operation Usa, a questo punto considerata più trasparente dell'Unicef, che non ha ancora sporto denuncia, anche se in Procura non hanno perso la speranza visto che non è ancora scaduto il termine dei 3 mesi scattato al momento della notifica della rogatoria di sollecito inviata dai magistrati alla sede di New York . L'agenzia dell'Onu rischia di subire un grosso danno d'immagine dopo che un competitor del suo stesso mondo ha preso una decisione molto diversa. Nel frattempo gli avvocati di Andrea Conticini ci hanno denunciato per aver accostato il nome del loro cliente a quelli dei fratelli, poiché il cognato «non ha mai ricevuto né beneficiato di alcuna retribuzione né remunerazione da parte di Play Therapy Africa, né di Alessandro Conticini». I legali contestano anche il fatto che abbiamo definito decreto Salvaparenti la norma sfornata dal governo Gentiloni che rendeva procedibile solo su querela di parte il reato di appropriazione indebita e che quindi rischiava di far abortire l'indagine. Infatti sarebbe Andrea «l'unico parente dell'onorevole Matteo Renzi». Tutto questo non toglie che secondo la Procura di Firenze esista un chiaro coinvolgimento anche di Andrea Conticini in questa vicenda, tanto che lo stesso è stato iscritto insieme con i fratelli sul registro degli indagati «perché agendo quale procuratore speciale del fratello Alessandro Conticini con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso impiegava parte del denaro (per l'esattezza 267.800 euro, ndr)» provento dell'appropriazione indebita tre società nell'orbita del Giglio magico: la Eventi 6, direttamente della famiglia Renzi, la Quality press Italia e la Dot Media, entrambe di proprietà di loro stretti collaboratori. Sulla pagina Facebook del nostro giornale ieri la notizia è subito stata subissata di commenti e i nostri lettori se la sono presa con l'Unicef che non sembra proprio intenzionato a sporgere querela. Per esempio Amedeo A. ha tirato in ballo due consiglieri del direttivo della costola italiana del fondo: «Con Veltroni e Malagò come la mettiamo? Se non erro hanno dei ruoli in Unicef. Da loro non è mai partita nessuna denuncia e nessuna dichiarazione in merito. Sarebbe bello chiedergli il perché...». Ma mentre le polemiche sono destinate ad aumentare, noi abbiamo compulsato i report annuali di Operation Usa e abbiamo scoperto che le società di Alessandro Conticini non sono più citate a partire dal 2017 (l'indagine fiorentina è iniziata nel 2016). Prima i giudizi sul loro lavoro erano lusinghieri. Nel bollettino del 2013 l'organizzazione «rendeva noto aver effettuato una sovvenzione annuale all'International Development association (ex Play therapy Etiopia) con i fondi della fondazione Ceil e Michael E. Pulitzer». Nel 2014 si leggeva che l'organizzazione aveva fornito assistenza finanziaria alla stessa società e «al suo Centro di eccellenza per più di sei anni» e che aveva «continuato a sostenere l'organizzazione, i cui inestimabili programmi forniscono un sostegno psicosociale di qualità ai bambini più svantaggiati e vulnerabili in tutto il paese, con un'attenzione particolare ad Addis Abeba». Nel 2016 l'ultima citazione, ma questa volta più generica: «Operation Usa ha continuato a lavorare con la Fondazione Pulitzer (….) Nel febbraio 2016 il presidente e amministratore delegato Richard Walden ha visitato il Paese africano per incontrarsi con i partner e valutare ulteriori esigenze per i bambini dell'area che beneficiano del programma». Nel 2017 l'Etiopia è sparita dalla mappa di Operation Usa. E con loro la società di Conticini. A leggere il board dei direttori dell'organizzazione americana potrebbe anche trattarsi di una magia: infatti, tra produttori cinematografici, registi, attivisti, manager, imprenditori medici e avvocati figurano anche due attrici famose: Rosario Dawson e Julie Andrews Edwards, alias Mary Poppins, la tata magica del celebre film del 1964.