2021-04-07
Nel pazzo mondo degli Nft un collage di fotografie vale 70 milioni di dollari
Solo una moda o nuova frontiera d'investimento? Cresce il mercato dei certificati digitali per autenticare le opere d'arte sul Web. Il primo tweet della storia venduto a 2,5 milioni, il meme di un gatto a 500.000 dollari.Un'opera d'arte esclusivamente digitale venduta per 70 milioni di dollari e una gif animata per 600.000 dollari. Che dire poi di un tweet ceduto per 2 milioni e mezzo. Benvenuti nel crazy world, il mondo pazzo, degli Nft, i gettoni digitali che trasformano animazioni e tweet, in opere da milioni. Che siano una moda passeggera o un fenomeno destinato a durare nel tempo, lo dirà come sempre solo il futuro. L'acronimo Nft sta per «non fungible token» ed è la nuova frontiera del business sul web, capace di movimentare centinaia di milioni di dollari, di alimentare le aspirazioni di un guadagno facile per novelli Paperoni o sbocco per investitori e milionari alla ricerca di nuove emozioni e altre fonti per ingrandire il portafoglio. Secondo un report di nonfungible.com e l'Atelier Bnp Paribas, nel 2020 questo fenomeno ha mosso 250 milioni di dollari. Poca cosa rispetto all'inizio di quest'anno che viaggia verso i 400 milioni di dollari in meno di tre mesi. Di cosa si tratta? Partiamo dal significato dell'acronimo, ovvero unità di valore digitale non fungibile. Detto in parole povere, è un certificato. Se qualcuno vi dicesse che sul Web potete acquistare un video, un meme, un collage di foto, un gif o un post social, un twett, gli credereste? Ebbene questo con gli Nft è possibile. Tutti i media sul web, che finora si potevano replicare con un semplice copia e incolla e che avevano valore pari a zero, ora diventano commerciabili se ad essi è associato un certificato di autenticità e unicità. Chi acquista un quadro di Picasso, acquista un bene che ha un valore attestato da una certificazione. Il suo valore è dato dal fatto che è unico anche se al mondo esistono infinite riproduzioni. Si possono rifare tele di Picasso identiche ma saranno sempre copie rispetto a quella autentica. Ora applichiamo questo concetto a un'opera digitale che può essere un meme, un disegno online, un suono a una scritta, a una qualsiasi cosa che esiste sul web. Il «Non Fungible Token» è un certificato digitale che viene applicato a un'opera digitale per definire e certificare che questa è un'opera unica.Certificando ad esempio un video con un Nft vuol dire che quel video diventa l'originale. Quindi si potrà copiare innumerevoli volte ma tutte saranno delle copie come sono le riproduzioni delle tele di Picasso da dove siamo partiti. Siccome questo certificato appartiene al mondo del Web è costituito da una serie di dati digitali. La sua «attendibilità» è data dalla presenza sul Blockchain, il libro mastro online che registra le transazioni e indica l'appartenenza. Mentre nella vita reale i certificati di autenticità sono dei pezzi di carta con timbri e firme, per gli Nft il certificato è digitale ed è custodito appunto nella Blockchain. Da questo punto di vista gli Nft sono simili alle criptovalute, i Bitcoin o a un Ether. La differenza sta nella loro unicità, cioè individuano qualcosa di unico e possono avere un proprietario per volta. Con gli Nft, un bene digitale acquisisce un valore economico. C'è chi ha sborsato 2,5 milioni di dollari per acquisire da Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, il primo tweet della storia, a cui è stato applicato il certificato Nft. A inizio marzo la casa d'aste Christie's ha venduto per 69,3 milioni di dollari un'opera che esiste solo in formato digitale, la «Everydays - The first 5000 days», un collage di 5.000 opere digitali realizzate, una al giorno, da Beeple, nome d'arte del designer Mike Winkelmann, il più noto autore di arte digitale. Recentemente sul sito Nba Top Shop, oltre centomila utenti hanno comprato e venduto partite di basket, movimentando più di 250 milioni i dollari. Per aggiudicarsi la clip di una schiacciata di LeBron James, c'è chi ha sborsato 208.000 dollari.Le compravendite avvengono su siti specializzati, dei marketplace, ma occorre avere un Wallet, un portafoglio di criptovalute, perché gli acquisiti avvengono sulle Blockchain. I prezzi variano in base all'originalità e a quanto è famosa un'opera e soprattutto quanto è desiderata. Questo spiega perché la gif originale di Nyan Cat, il noto gattino del Web seguito da una scia arcobaleno, è stata venduta, sul sito specializzato Foundation, a 545.000 dollari pagati in ether, la valuta che alimenta la Blockchain di Ethereum.Un grande youtuber come Logan Paul con 23 milioni di iscritti, ha venduto i video delle sue partite a Pokemon. Mettendo all'asta 3.000 Nft ha portato a casa 5 milioni di dollari. Il fenomeno ha aperto una strada lastricata d'oro al mercato dell'arte digitale. Secondo il portale Crypto.art a novembre 2020 le vendite di arte basate su Nft avevano un valore di 1,5 milioni di dollari e a marzo scorso hanno superato i 120 milioni. Ci sono anche combinazioni originali come quella tra arte e champagne realizzata dallo street artist, Teo KayKay e da Andrea Silvello, ideatore della principale piattaforma per gli amanti dello champagne in Italia, su Instagram. Insieme hanno creato una collezione, Limited Edition, di champagne customizzati abbinati a un'opera digitale certificata con Nft. È la prima al mondo.C'è chi invece ha usato la certificazione digitale per un Pesce d'Aprile. Il comico John Cleese, uno dei membri dei Monty Phyton, ha messo su Nft un suo disegno da bambino. L'offerta, che è iniziata a 100 dollari e è arrivata ad oltre 38.000 dollari. Termine dell'asta: il primo di Aprile.
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