
Attilio Fontana impone la didattica a distanza alle superiori. E chiude i centri commerciali nel weekend. Il Lazio di Nicola Zingaretti copia.Entrano in vigore oggi, con efficacia fino a venerdì 13 novembre, due nuove ordinanze riguardanti il territorio della Lombardia. La prima, firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, d'intesa con il presidente della Regione, Attilio Fontana, prevede la limitazione agli spostamenti dalle 23 alle 5, salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, di urgenza o salute. È quella del famoso coprifuoco, anche se siamo di fronte più che altro a un provvedimento di natura simbolica. È infatti in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza. Le sanzioni vanno dai 400 ai 3.000 euro, i controlli verranno effettuati dalle forze dell'ordine. Per circolare tra le 23 e le 5, quindi, sarà necessaria una autocertificazione: il Viminale sta predisponendo il modello, che appena disponibile sarà inviato a Regione Lombardia. Lo spirito di questo giro di vite è evitare assembramenti inutili nelle strade, nelle piazze e nei quartieri, ma è evidente che i controlli saranno elastici. Se una coppia sta tornando a casa dopo essere stata in visita da amici, o al ristorante, in sostanza, non incorrerà in alcuna sanzione. Rischiano grosso sostanzialmente solo quelli che sfideranno sia la legge che il buon senso, andando a zonzo nelle ore di coprifuoco magari scolandosi litri di birra. La seconda ordinanza dispone ulteriori misure riguardanti alcuni settori economici e sociali, lievemente più restrittive di quelle già in vigore e porta la firma del governatore, Attilio Fontana, d'intesa con i sindaci dei capoluoghi di provincia, con il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, e con il presidente di Unione Provincie lombarde, Vittorio Poma, e ha l'obiettivo di armonizzare le disposizioni della precedente ordinanza di Fontana del 16 ottobre scorso con le nuove prescrizioni relative al coprifuoco. Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all'interno dei centri commerciali, con esclusione delle attività che vendono generi alimentari, le farmacie e parafarmacie e altre categorie merceologiche; per lo sport di contatto dilettantistico restano sospese gare e competizioni locali, provinciali e regionali, mentre possono essere svolti gli allenamenti in forma individuale; le scuole secondarie di secondo grado devono realizzare dal 26 ottobre le proprie attività in modo da assicurare il pieno svolgimento della didattica a distanza; si raccomanda che i dirigenti degli istituti scolastici organizzino e differenzino gli ingressi a scuola; entra in vigore il divieto di svolgimento delle fiere di comunità e delle sagre. A proposito di scuola, va registrata la dichiarazione del premier, Giuseppe Conte, ieri al Senato: «Le attività scolastiche», ha detto Conte, «continueranno in presenza. Solo per le scuole secondarie di secondo grado sono previste modalità ancora più flessibili». Le attività degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande sia su area pubblica che su area privata (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi, bar mobili) sono consentite dalle 5 alle ore 23, con consumo al tavolo, e con un massimo per tavolo di sei persone (in tale numero non sono computati conviventi e congiunti), e sino alle 18 in assenza di consumo al tavolo. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 23, la ristorazione con asporto o con modalità drive through, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze; sono chiusi dalle 18 alle 5 i distributori automatici cosiddetti «h24» che distribuiscono bevande e alimenti confezionati, con affaccio sulla pubblica via; tale misura non si applica ai distributori automatici di latte, suoi derivati e acqua. I divieti di cui ai precedenti punti non si applicano agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande presenti sulla rete autostradale, sulle tangenziali e negli aeroporti. È vietata dalle 18 alle 5 la consumazione di alimenti e bevande su aree aperte al pubblico. È sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico.Per quel che riguarda le altre Regioni, la Campania ha già chiesto al governo il «coprifuoco» dalla mezzanotte alle 5, a partire da domani, e ha disposto la didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado (lunedì potrebbero ricominciare in presenza le elementari) e limitazioni agli spostamenti tra le province; da indiscrezioni si apprende che è in arrivo il «coprifuoco» da mezzanotte alle 5 anche nel Lazio, da venerdì prossimo, con didattica a distanza per le superiori al 50 per cento.
(IStock)
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