2023-11-09
Muti: «In vendita la casa di Da Ponte, vergogna»
Lo sfogo del Maestro: «Bruciamo le nostre radici e i media ci parlano dei Maneskin».«Il mondo sta crollando, non c’è più tempo per la superficialità». L’ultima chiamata di Riccardo Muti per salvare l’Opera italiana dalla mondanità dell’«evento», dai complessi di inferiorità e dagli «show del tenore o del soprano di turno» è arrivata ieri da uno dei suoi più cari fortini culturali milanesi. Dopo il successo dell’edizione 2021, Fondazione Prada lascerà infatti al Maestro la libertà di trasformare gli spazi del Deposito in una bottega aperta al pubblico (dal 19 al 25 novembre) nella quale i giovani direttori d’orchestra e i maestri collaboratori (tra i 18 e i 35 anni) verranno forgiati e accompagnati alla prova generale della Norma di Vincenzo Bellini del 26 novembre (da segnare in agenda anche l’inaugurazione di sabato 18, con la lezione-concerto di Muti, e l’esecuzione finale diretta dal Maestro di mercoledì 29). Dopo il Nabucco di Giuseppe Verdi di due anni fa, l’Italian Opera academy torna quindi nel regno di Miuccia Prada e del marito, Maurizio Bertelli, e già programma per il 2025 lo studio matto e disperatissimo del Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. «Il pubblico di Bayreuth o di Salisburgo», ha raccontato Muti ai giornalisti, «sa, o finge di sapere, di andare incontro a una profonda immersione culturale. Verso Verdi, Bellini o Donizetti c’è invece ancora molta sufficienza. Si va a teatro per aspettare l’acuto del soprano, senza capire che l’aria è la condensazione di un cammino drammatico. In questo i Tre tenori non hanno aiutato. E c’è ancora qualche cantante che chiede al direttore: “Mi faccia fare gol alla fine della cabaletta”».Per i giovani talenti provenienti da tutto il mondo, a cui Muti in pochi giorni proverà a svelare tutti i segreti della scuola italiana, si annuncia una settimana impegnativa. «La maggior parte degli allievi», ha spiegato il Maestro, «sale sul podio senza aver suonato uno strumento. Le braccia diventano così il mezzo per fare uno show da clown e non l’“estensione della mente” di cui parlava Arturo Toscanini. Il gesto fine a sé stesso non significa nulla, altrimenti basterebbe il direttore robot inventato dai giapponesi».Non poteva mancare una bacchettata sulle dita dei governanti e dei media: «La casa di Lorenzo da Ponte (librettista di Mozart ne Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte, ndr) è in vendita: è una vergogna. Per non parlare di quella di Paisiello o di Verdi a Sant’Agata, della quale non si capisce ancora che fine farà. Stiamo bruciando le nostre radici, ma i giornali ci parlano dei rapper, dei Maneskin o dei Maneskot...».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.