2019-06-24
La moda vuole solo l'intero. Ma compresi i bikini ne vendiamo per 730 milioni
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Sono senza dubbio i protagonisti degli acquisti di stagione. Nel mondo, il mercato registra una crescita costante dal 2010 e per il 2022 dovrebbe raggiungere un valore di 19,8 miliardi di euro. L'Italia è il secondo Paese del settore in Europa dopo la Francia.Giallo e anni Novanta: i costumi più fotografati su Instagram hanno il sapore un po' d'antan. La nostra top 5 per essere perfette e seguire la moda in spiaggia. Chiara Ferragni firma una capsule collection con Calzedonia. Tezenis guarda alla California e a Venice beach per la nuova linea estiva. Le più note mappe di 1a Classe di Alviero Martini tornano, coloratissime, su costumi interi con tagli sexy e bikini minimal.Nessuna cucitura, taglio vivo e un'eleganza fuori dal tempo. I costumi di Isole e Vulcani, realizzati da Daniela Fadda raccontano la bellezza italiana e l'artigianalità del nostro Paese.Ispirata ai colori di Panama, la prima collezione di Vittoria Bottasini è composta solo da modelli che «fanno bene al mare». La linea di C'est La V usa solo econylon, ottenuto riciclando i rifiuti abbandonati nelle nostre acque. A Lignano Sabbiadoro in mostra i costumi che hanno reso famoso il cinema italiano. Dalle storiche pellicole anni Cinquanta ai tormentoni dei Vanzina, bikini e monopezzi hanno fatto la storia dei film made in Italy.Lo speciale comprende cinque articoli e gallery fotografiche.Bikini, interi, monopezzo, sportivi o elegantissimi, firmati da grandi brand o venduti nelle catene di fast fashion: i costumi da bagno sono senza dubbio i protagonisti degli acquisti di stagione. In tutto il mondo le vendite vanno forte: il mercato dello swimwear e del beachwear registra una crescita costante dal 2010, e dovrebbe raggiungere i 2,2 miliardi di unità, per un valore di 19,8 miliardi di euro, entro il 2022. A registrare i tassi di crescita maggiore sono i Paesi emergenti; l'America Latina, con il Brasile in testa, è il mercato più importante al mondo. Con 733 milioni di euro di giro d'affari, l'Italia è il secondo Paese del settore in Europa, dopo la Francia. Il segreto della crescita, come spiega una ricerca della società specializzata Edited, sta innanzitutto in un atteggiamento più inclusivo e positivo verso il corpo femminile, che fa sì che chiunque si possa sentire a proprio agio in costume da bagno. Altri fattori sono la sempre maggiore diffusione della pratica sportiva e il boom dei viaggi in aereo, che ha aperto per il settore dello swimwear mercati finora praticamente inesplorati: come l'India, che tra il 2016 e il 2018 ha registrato la maggiore crescita al mondo per il segmento. Non solo: anche i consumatori di mercati più maturi scelgono sempre più per le loro vacanze destinazioni balneari, incrementando così le vendite di costumi: nel 2018 il 35% degli americani aveva manifestato il desiderio di viaggiare all'estero (+9% rispetto al 2016) e le destinazioni prescelte erano appunto le calde spiagge del Messico, della Giamaica e della Repubblica Dominicana. Nel 2017 il 41% delle vacanze dei britannici ha riguardato località di mare, con una crescita del 3% in due anni.Premesso questo, la domanda è d'obbligo: intero o due pezzi? Secondo Edited, l'intero ha avuto il suo momento di gloria nel 2017, per poi stabilizzarsi l'anno successivo, in concomitanza con un calo di popolarità per il bikini: il due pezzi resta però il preferito dalle consumatrici di tutto il mondo, visto che rappresenta il 68% del totale delle vendite globali di costumi, contro il 28% dei costumi interi.Cresce sempre più la quota di mercato dei costumi di lusso, che nel primo trimestre del 2016 era pari al 9% del totale del mercato dello swimwear femminile, e nel 2018 è salito al 16%. I costumi firmati piacciono alle clienti di tutto il mondo, inclusa la Cina, e lo scorso anno costavano in media 304,59 dollari al pezzo, con un calo del 4,7% rispetto al primo trimestre 2017.E in Italia? Come ha spiegato Marco Borioli, past president dell'associazione Maredimoda in un'intervista a Fibre2Fashion, «il mercato è stato rivoluzionato dalla trasformazione del canale distributivo». Oltre ai negozi multimarca, si assiste infatti a una «crescente importanza delle catene monomarca», di proprietà o in franchising, che «rappresentano oggi circa il 40% del mercato italiano, seguite dalle boutique indipendenti, con una quota inferiore al 20%». Cresce a una media del 5% all'anno l'e-commerce, che però pesa solo per l'8% del totale delle transazioni. La fetta più importante del mercato italiano riguarda i costumi destinati al tempo libero (63%); il restante 37% rappresenta il settore sportivo, in cui il 5% è destinato al nuoto (allenamento e competizione) e il 32% alla piscina (aquagym e altre attività). I costumi da donna valgono il 54% del mercato, mentre i costumi maschili pesano per il 29% e le linee kid per il 17%. In cinque mercati europei di riferimento (Italia, Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna) circa il 15% delle donne di età superiore a 14 anni acquista almeno un costume l'anno per il tempo libero. In questo segmento, negli ultimi due anni il bikini ha rappresentato il 70% del giro d'affari europeo, con il "mix and match" che ha costituito il 3% degli acquisti. Sono sempre più gettonati, specie all'estero, i segmenti active e plus size: nel primo trimestre 2019, secondo i dati del sito Statista, le vendite del segmento active hanno riportato una crescita del 25% nei mercati di Usa e Uk. Incremento ancora più marcato per i costumi dedicati alle donne curvy, che hanno mostrato nei due mercati un incremento del 31%.Chiara Merico
Little Tony con la figlia in una foto d'archivio (Getty Images). Nel riquadro, Cristiana Ciacci in una immagine recente
«Las Muertas» (Netflix)
Disponibile dal 10 settembre, Las Muertas ricostruisce in sei episodi la vicenda delle Las Poquianchis, quattro donne che tra il 1945 e il 1964 gestirono un bordello di coercizione e morte, trasformato dalla serie in una narrazione romanzata.