Moda, Save the Duck passa di mano Geiger e Hoffmann prendono l’80%

Moda, Save the Duck passa di mano
Geiger e Hoffmann prendono l’80%

Save the Duck venduto a Geiger e Hoffmann

Oltre l’80% di Save the Duck, marchio di piumini 100% animal free, passa di mano. In un riassetto societario, Save the Duck, precedentemente in mano a Progressio sgr e ad altri soci di minoranza, è stato acquisito a titolo personale dai due imprenditori Reinold Geiger e André Hoffmann. Geiger e Hoffmann sono rispettivamente presidente esecutivo e ceo del gruppo L’Occitane.

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La tassa globale del 15% non è ancora approvata ma è già un fallimento
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  • L’aliquota minima è stata indebolita dall’emergere di un numero crescente di scappatoie. Secondo l’osservatorio Ue, genererebbe una frazione del gettito fiscale inferiore al 5% del gettito dell'imposta globale sul reddito delle società, contro un 9% che si sarebbe potuto ottenere con un'aliquota del 15%, senza scappatoie, e oltre il 16% con una al 20%.
  • L’Italia può fare ben poco per combattere l'inefficienza di una misura ereditata dai precedenti governi, ma esistono delle alternative per tamponare una normativa lacunosa e poco profittevole, come la riduzione della pressione fiscale sul lavoro e il relativo taglio del cuneo previsto dalla riforma del fisco.

Lo speciale contiene due articoli.

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Uno studio francese smaschera l’Ia. «Dotata di un inconscio di sinistra»
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L’esperimento pubblicato da un think tank progressista, quindi al di sopra di ogni sospetto, ha testato i pregiudizi politici di ChatGpt, dimostrando che il sistema ragiona come un macroniano della prima ora.
Fabio Trizzino: «Vi racconto perché solo ora si può capire la fine di Borsellino»
Nel riquadro a destra Fabio Trizzino, avvocato della famiglia Borsellino
Il legale: «Mio suocero definì “nido di vipere” la Procura di Palermo. Ma nessuno cercò lì il motivo della sua morte».
L’infrastruttura, che porterà gas da Israele in Puglia attraverso Grecia e Cipro, è stata confermata dall’Ue tra i progetti prioritari. L’Opec risponde alle accuse dell’Autorità per l’energia: «Incolpare i combustibili fossili per la crisi climatica è fazioso e diffamante».
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