2024-01-02
A Milano gli immigrati celebrano la notte di Capodanno lanciando sassi alle forze dell’ordine
Incendi e attacchi alla polizia in zona San Siro. Piazza Duomo «occupata» da stranieri.Ultima notte dell’anno di guerriglia urbana a Milano dove nel quartiere di San Siro i residenti hanno cercato di aggredire gli agenti della Polizia di Stato all’insegna di «Milano come Baghdad». I fatti più gravi si sono verificati nella zona di via Zamagna, una delle strade maggiormente pericolose del quartiere. Prima di mezzanotte, alcuni giovani, molti stranieri di seconda generazione, incappucciati e con telefonino in mano per riprendere gli incendi, hanno accatastato masserizie e rifiuti al centro della carreggiata per fare un falò a mezzanotte ma gli uomini del servizio predisposto dal questore Giuseppe Petronzi sono intervenuti tempestivamente per liberare il piano stradale insieme agli uomini dell’Amsa. Poi c’è stato un nuovo intervento quando alcuni ragazzi sempre incappucciati, hanno messo in scena una fitta sassaiola contro gli agenti danneggiando gravemente il furgone che li trasportava: il vetro è andato in frantumi fortunatamente senza arrecare danni agli agenti all’interno. Centinaia gli agenti di polizia e gli operatori dei carabinieri sono stati impegnati non solo in periferia ma anche in piazza Duomo, dove pur non essendo previsto alcun evento si sono radunate circa 25.000 persone, soprattutto giovani stranieri, che si erano dati appuntamento in centro e nelle vie attorno alla cattedrale per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Malgrado il divieto di vendita di alcolici, ma non dei botti, è stata una nottata davvero incandescente in una zona completamente presidiata dagli uomini del servizio di sicurezza predisposto dal questore, che così hanno evitato il caos. Controlli a tappeto anche nelle zone della movida con due diversi servizi predisposti dalla questura ai Navigli, in piazza 24 Maggio e a Porta Genova, e in piazza 25 Aprile e corso Como. Molte le lamentele dei cittadini e dei proprietari di animali per botti e fuochi d’artificio. In totale sono stati 703 nella notte di San Silvestro gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, in leggero aumento rispetto allo scorso anno, quando furono 646. Molti interventi hanno riguardato incendi di cassonetti, alcune autovetture parcheggiate in strada. Il bilancio della nottata vede oltre 1.500 persone controllate tra il centro, le stazioni Centrale, Garibaldi e Certosa e le zone della movida e tre sono state denunciate per il porto di oggetti atti a offendere, A loro se ne aggiunge uno per accensione ed esplosioni pericolose, uno perché inottemperante all’obbligo di dimora nel comune di Torino e uno per il porto abusivo di arma. Altri 6 giovani sono stati sono stati accompagnati in Questura perché sprovvisti di documenti. Il 118 ha effettuato decine di interventi in tutte le zone della città per soccorrere persone che sono rimaste ferite a causa dei botti: una minorenne di nazionalità filippina, nel maneggiare un’arma ad aria compressa, ha riportato un trauma alla mano sinistra con prognosi di 30 giorni. Un diciottenne egiziano ha perso le dita di entrambe le mani per l’esplosione di un artificio pirotecnico mentre un 36enne è stato ricoverato in prognosi riservata con ustioni di terzo grado a mani e volto, per aver maneggiato polvere pirica nel tentativo di creare un botto artigianale. La notte di Capodanno è stata bagnata dal sangue anche a Udine, nella periferia sud, dove un uomo, di 31 anni, cittadino italiano di origine dominicana, è stato ucciso con un taglio alla gola causato, non è ancora chiara la dinamica, da un coltello o da una bottiglia rotta. La rissa era scoppiata all’interno di un locale abitualmente frequentato da giovani sudamericani. L’allarme alle Forze dell’Ordine è stato lanciato soltanto ieri mattina all’alba quando è stato scoperto l’uomo che immediatamente soccorso è arrivato cadavere all’ospedale. I carabinieri stanno cercando ancora l’aggressore.
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)
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