2019-09-26
«Mi oppongo alla circolare del ministero. Per la manifestazione di venerdì serve la giustificazione»
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Elena Centemero dirigente dell'Istituto Vanoni di Vimercate si oppone al ministro Lorenzo Fioramonti. «C'è anche un rischio: non sappiamo se i ragazzi andranno alla manifestazione o meno. Il tema è responsabilizzare i ragazzi e le famiglie».ll Ministero dell'Istruzione ha invitato le scuole a ritenere «giustificata» l'assenza degli studenti venerdì 27 settembre, per partecipare alle manifestazioni di sensibilizzazione sulla questione del cambiamento climatico. Non tutti i dirigenti scolastici sono però di questo avviso. Tra chi si dice contrario, c'è Elena Centemero, dirigente dell'Istituto Vanoni di Vimercate, una struttura che ospita oltre mille studenti.Elena Centemero, da che cosa nasce la sua posizione sulle giustificazioni del venerdì?Innanzitutto nasce da un'esigenza di chiarimento rispetto agli studenti e alle studentesse, che oggi mi hanno chiesto come si sarebbe orientata la scuola rispetto alla loro assenza di venerdì. La circolare del ministro invita i dirigenti scolastici a non chiedere la giustificazione o considerare giustificata l'assenza di venerdì per la partecipazione alle varie manifestazioni che si svolgeranno sul territorio per l'emergenza climatica. Io mi sono orientata invece sul chiedere ai ragazzi la giustificazione per la loro eventuale assenza di venerdì. È chiaro: se maggiorenni gli studenti la firmano da sé, mentre – nel caso fossero minorenni – la devono firmare i genitori. Il mio orientamento è stato in questa direzione innanzitutto per coinvolgere le famiglie, perché credo che, rispetto a un tema importante come il cambiamento climatico, le responsabilità devono essere prese non solo dai dirigenti scolastici ma anche dalle famiglie. La seconda motivazione è legata invece al fatto che i ragazzi devono essere responsabili delle loro scelte. C'è anche un rischio: non sappiamo se i ragazzi andranno alla manifestazione o meno. Il tema è responsabilizzare i ragazzi e le famiglie.Che cosa pensa della figura di Greta Thunberg?Sicuramente Greta ha avuto il merito di portare all'attenzione dell'opinione pubblica generale (non solo dei ragazzi) la questione ambientale. Tuttavia credo che non siano solo le nuove generazioni che devono portare il peso della problematica di tipo ambientale. Ritengo che tutte le generazioni e anche la mia generazione e quella dei leader, che Greta ha attaccato l'altro giorno alle Nazioni Unite, vogliano portare la responsabilità di scelte. Non si possono mettere le generazioni l'una contro l'altra ma – al contrario – sono le generazioni che insieme devono lavorare per portare il fardello dell'emergenza climatica e ambientale. E' bello vedere i ragazzi che si occupano della tematica ambientale. E' bello anche dire che la mia generazione si occupa di questi temi. Ed è inoltre bello dire "come".Che cosa intende?I ragazzi sono sempre molto idealisti, ci vuole sempre lo slancio ideale. I ragazzi che parteciperanno venerdì alla manifestazione non devono però dimenticare che combattere il degrado ambientale parte dalle azioni quotidiane. E che cosa vedo io nella quotidianità da parte di questi ragazzi? Vedo che non sono in grado di fare la raccolta differenziata a scuola. Vedo che buttano le cicche e i mozziconi di sigaretta davanti all'ingresso della scuola o lasciano per terra le cartacce. Continuano a usare le bottigliette di plastica. Dico loro, e lo dirò anche ai miei ragazzi con una lettera, che è condivisibile e apprezzabile l'amore per l'ambiente. Ma si deve farlo concretamente con la loro azione ogni giorno. Il rispetto per l'ambiente deve aver luogo a partire dalle aule scolastiche: aule in cui facciano correttamente la raccolta differenziata, non fumare nei bagni e non buttare i mozziconi per terra. Bisognerebbe educare i ragazzi al rispetto dell'ambiente nella quotidianità. Mi piacerebbe per esempio che Greta lanciasse una campagna antifumo per i ragazzi: la lotta all'inquinamento deve essere coniugata con la spinta verso un vivere bene e la salute.Che ruolo dovrebbe avere il Ministero dell'Istruzione?Va bene occuparsi del futuro del nostro pianeta, ma ritengo debba focalizzarsi maggiormente su quelli che sono i grandi problemi educativi all'interno della scuola italiana: dovrebbe pensare di più ai grandi bisogni della scuola italiana, che sono tantissimi.
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