2024-06-18
La corsa a ostacoli per rientrare nel mercato tutelato dell’energia
Fino al 30 giugno si potrà cambiare per essere poi inseriti nel regime graduale transitorio. Ma, di fatto, è una missione impossibile.Il 30 giugno è l’ultimo giorno per tornare sul mercato tutelato dell’energia e passare automaticamente, dal 1° luglio, al servizio a tutele graduali che al momento continua a essere il più vantaggioso dal punto di vista economico. Stando all’ultima audizione alla Camera del presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini, il servizio a tutele graduali, rispetto al mercato libero e tutelato, comporta un risparmio di circa 130 euro l’anno in bolletta. Il problema è che ritornare sul mercato tutelato dell’energia non è così semplice come si vorrebbe, a causa di un sistema mal costruito che ha prodotto distorsioni. Ci sono tre aspetti da sottolineare. Il primo è che questo risultato è legato al fatto che le diverse società, che hanno partecipato alle aste, hanno offerto prezzi davvero molto bassi per riuscire ad accaparrarsi più clienti possibili nel servizio a tutele. Secondo, Arera in audizione ha sottolineato come un passaggio massiccio di clienti sul servizio a tutele graduali porterebbe a «forti criticità» dato che «alcuni degli operatori selezionati non sembrano disporre di una struttura organizzativa adeguata a rifornire in un breve lasso di tempo un numero di punti di prelievo molto più ampio di quello rispetto al quale hanno formulato le proprie offerte in sede d’asta ed effettuato le proprie valutazioni sugli investimenti da effettuare». In pratica, diventerebbe difficile (e poco conveniente) per gli operatori gestire un flusso di clienti nettamente maggiore rispetto a quello che avevano stimato a inizio anno, quando avevano presentato le loro offerte alle aste. Terzo aspetto, la tempistica. Al momento, il servizio a tutele graduali ha durata di tre anni, ma da nessuna parte è stato scritto che alla scadenza del terzo anno questa modalità scomparirà. Molto probabilmente il suo destino è legato al numero di utenti che saranno serviti da questo mercato. Aspetto di non secondaria importanza visto che le società energetiche coinvolte non stanno escludendo la possibilità di dover partecipare ad altre aste alla fine del terzo anno. Alla luce di ciò non stupisce che diverse realtà stanno rendendo particolarmente difficile il ritorno nel mercato tutelato. Se si chiamano i call center per poter iniziare la pratica di rientro ci si può imbattere in risposte come: «Sabato non facciamo gli switch», «Mi spiace oggi abbiamo i terminali bloccati», «Non riesco a terminare la pratica si è bloccato il sistema», «Non si può tornare sul mercato tutelato», «Il mercato tutelato sta per finire deve passare al libero». Ci sono poi anche operatori che giocano sull’attuale confusione che regna sovrana. Precisiamo infatti che la richiesta di tornare nel mercato tutelato deve essere fatta all’operatore energetico di riferimento della zona geografica dove si abita. La chiamata all’operatore sbagliato non giustifica però la risposta «non si può tornare nel tutelato», anche perché a fronte di chi si è rivolto alla società elettrica sbagliata, c’è anche chi ha chiamato l’operatore corretto e si è sentito rispondere la stessa cosa. Viene dunque da chiedersi se gli operatori che lavorano nei call center non siano preparati, e quindi di conseguenza non conoscano le ultime disposizioni, presenti anche sul sito dell’Arera, oppure se magari hanno ricevuto indicazioni precise di non far tornare sul mercato tutelato tutti i clienti che ne fanno richiesta. C’è infatti anche chi, lavorando nel mercato dell’energia, ha chiamato il proprio operatore di maggior tutela di riferimento per tornare con lui e per ben tre volte gli è stato risposto che non era possibile. Alla quarta, facendo presente che conosceva la materia e chiedendo una motivazione a questa resistenza, l’operatore ha deciso, dopo vari tentennamenti, di attuare lo switch riportandolo nel mercato tutelato. Risultato che però non tutti riescono a ottenere, anche perché se l’operatore o il consulente di turno spiegano che non è possibile tornare nel mercato tutelato, e non si è particolarmente informati sul tema, ci si fida di quello che viene detto. Che ci possano dunque essere delle resistenze da parte di alcune società del settore energetico, combinate con l’impreparazione di molti call center, a far tornare i clienti nel mondo del tutelato è un’ipotesi che sembrerebbe trovare conferma anche dal fatto che il flusso di utenti di rientro nella maggior tutela, a meno 13 giorni dal 30 giugno, risulta essere particolarmente scarso. Secondo La Verità da inizio aprile, cioè da quando Arera ha messo in evidenza sul suo sito la possibilità di tornare nel mercato tutelato dell’energia, e anche alla luce delle nuove campagne di informazione presenti sul sito di Acquirente unico e in televisione, non si sono registrati picchi di utenti che hanno lasciato il mercato libero per quello tutelato. Dinamica particolare visto che il passaggio garantirebbe dal 1° luglio bollette più leggere rispetto al mercato libero dell’energia e prezzi più vantaggiosi per i prossimi tre anni.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.