Mentre noi insistiamo con i divieti il resto d’Europa torna in libertà

Mentre noi insistiamo con i divieti il resto d’Europa torna in libertà
Ansa
  • Spagna, Norvegia, Danimarca e Inghilterra hanno abolito da tempo lo stato di emergenza. Entro fine mese seguiranno Germania e Bulgaria. Invece il nostro governo pensa di estenderlo malgrado la Costituzione.
  • I dati provano il flop del green pass. Tasso di positività all'1,9%, il più alto da metà settembre complice il calo dei tamponi, e 109 nuovi ricoveri. Il lasciapassare è discriminatorio e non serve a bloccare i contagi.

Lo speciale comprende due articoli.

(Arma dei Carabinieri)

I Carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno portato a termine l'operazione «Marshall». Arrestati 20 cittadini di nazionalità nigeriana gravemente indiziati di appartenere a un gruppo criminale transnazionale dedito al traffico di cocaina ed eroina.

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Gli operai di Prato protestavano per le condizioni di lavoro nel distretto del fast fashion.

La donna cinese, che sta lì davanti ai capannoni con i capi, a un certo punto urla preoccupata: «Quella no, quella è polizia!». Troppo tardi. L’agente della Digos in borghese è stata scaraventata a terra da una squadretta di padroncini cinesi del Consorzio Euroingro di Prato, impegnata in una spedizione punitiva ai danni di un gruppo operai pakistani che stanno manifestando pacificamente contro le condizioni di lavoro da semi-schiavitù. Due i poliziotti feriti. In serata, la Procura di Prato ferma tre cittadini cinesi, accusati di resistenza a pubblico cinese e lesioni, ma le indagini sono ancora in corso e la polizia sta identificando uno a uno tutti i partecipanti al blitz.

Automotive al verde nell’Europa del green. Volkswagen licenzia Elkann senza batterie
Sul cartello c'è scritto: «Per il futuro dei nostri bambini» (Getty)
Il colosso tedesco manderà a casa 35.000 lavoratori entro il 2035. Stellantis chiede pietà a Ursula von der Leyen. Salta la gigafactory di Termoli?

La politica green di Bruxelles continua a mietere vittime nell’industria dell’auto. In attesa del piano sul settore che sarà presentato dalla Commissione europea, il prossimo 10 dicembre, si allunga il bollettino dei caduti sotto i colpi della crisi. Da questo appuntamento non ci si attende uno stravolgimento delle scadenze per l’elettrificazione dell’industria dell’automotive, con la data ultima del 2035 ancora segnata sul calendario di Bruxelles e considerata incontestabile, ma alcuni aggiustamenti.

(Totaleu)

Lo ha detto Riccardo Preve, presidente della Federazione dei Risifici Europei (Ferm), a margine dell'evento sul riso organizzato all'Eurocamera di Bruxelles dall'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza.

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