2025-04-18
Meloni brinda: Trump verrà a Roma. «Insieme troveremo un accordo»
Il tycoon accoglie il premier negli Stati Uniti con tutti gli onori: «Leader mondiale e amica». Poi chiarisce: «Siete il primo alleato, se lei resta». Il capo dell’esecutivo: «Usa e Unione si parlino con franchezza».Donald Trump accetta l’invito a Roma di Giorgia Meloni per parlare con l’Europa. Un risultato straordinario della visita a Washington di ieri del nostro premier. Giorgia Meloni arriva alla Casa Bianca alle 18.03 (ora italiana), due minuti in anticipo sul programma, e viene accolta da Donald Trump con un saluto molto speciale. «È una una grande persona», dice il tycoon rivolto ai giornalisti. Il clima è più che sereno: i sorrisi sono spontanei, sinceri, si respira un’atmosfera di grande amicizia e rispetto reciproco tra Trump e la Meloni. I due rispondono subito alle domande della stampa: «Giorgia Meloni mi piace molto», dice il presidente degli Stati Uniti, «è una dei veri leader del mondo. Una premier eccezionale e sta facendo un lavoro eccezionale in Italia. Ha tanto talento. È una giovane leader, sono molto orgoglioso di trovarmi qui con lei, non può andare meglio di così». Non manca un siparietto goliardico: «Non posso fare meglio di così, vero?», scherza Trump rivolgendosi alla Meloni; «No, no, per me basta così...», risponde lei. Trump sciorina ottimismo anche sulla possibilità di un’intesa sui dazi con l’Europa: «Sono fiducioso al 100% che faremo un accordo commerciale equo con l’Ue, perché pensate che non ci dovrebbe essere? Certo che ci sarà l’accordo, loro lo vogliono moltissimo. E noi faremo un accordo commerciale, lo prevedo in pieno, e sarà un accordo equo. Rafforzeremo entrambe le sponde dell’Atlantico. Gli accordi commerciali per evitare la guerra dei dazi arriveranno a un certo punto, non abbiamo fretta. Se abbiamo una lista di Paesi con i quali fare accordi prioritari? Tutti sono nella mia lista prioritaria», risponde Trump, «noi abbiamo qualcosa che tutti vorrebbero e voi lo capirete». Non solo: «Gli Stati Uniti», aggiunge Trump, «faranno un buon accordo con la Cina sui dazi. Nessuno può competere con noi». Mostra fiducia sulla possibilità di evitare una guerra commerciale tra Usa e Europa anche Giorgia Meloni: «Io sono sicura che si possa raggiungere un accordo», dice il presidente del Consiglio a proposito della trattativa Usa-Ue sui dazi, «e sono qui per dare una mano. Credo che ci si debba parlare con franchezza e trovarsi a metà strada. Vorrei invitare il presidente nel nostro Paese e capire se c’è la possibilità quando viene di organizzare un incontro con l’Ue. Bisogna parlare con schiettezza delle esigenze reciproche», aggiunge la Meloni, «l’obiettivo della mia visita a Washington è rafforzare l’Occidente. Dobbiamo dialogare: possiamo crescere insieme e uscirne più forti. Qualcuno mi chiama nazionalista occidentale, non so se sia l’espressione corretta ma sono sicura che insieme siamo più forti. È per questo che sono qua. Se non pensassi che gli Usa sono un partner leale non sarei qua». La Meloni garantisce che l’Italia intende raggiungere il 2% del Pil per la difesa. L’annuncio ci sarà al prossimo vertice della Nato: «Aumenteremo le spese al 2% come richiesto. L’Europa», sottolinea la Meloni, «è impegnata a fare di più, sta lavorando sugli strumenti per consentire agli Stati membri di aumentare le spese per la Difesa. Siamo convinti che tutti debbano fare di più». «L’Italia arriverà al 2%» sottolinea Trump, «i soldi nella difesa non bastano mai». Trump e la Meloni raggiungono la cabinet room per il pranzo bilaterale insieme alle rispettive delegazioni. Con Trump ci sono il vicepresidente, JD Vance, il segretario al Tesoro, Scott Bessent, il consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz, e il segretario alla Difesa, Pete Hegseth. Al termine, il classico briefing con i giornalisti nello Studio ovale: «Giorgia Meloni», esordisce Trump, «ha fatto un ottimo lavoro. È un’amica, abbiamo un ottimo rapporto. Ha preso d’assalto l’Europa. Il rapporto tra i nostri Paesi è ottimo: abbiamo parlato di commercio e di molti altri temi a pranzo. È un onore averla qui, sta facendo un lavoro fantastico, tutti la amano e la rispettano. Abbiamo tanti italiani in questo Paese, e hanno votato per Trump e amano Trump. L’Italia può essere il miglior alleato degli Stati Uniti se la Meloni resta premier». «Lo scambio», sottolinea la Meloni, «è stato molto fruttuoso. Investimenti, commerci, sono argomenti di cui si parlerà molto. Io parlo di Occidente, che non è uno spazio geografico, ma uno spazio di cultura. Ci sono disaccordi tra le due rive dell’Atlantico, è il momento di trovare una soluzione. La ringrazio per aver accettato il nostro invito a Roma», dice il premier rivolgendosi a Trump, «è un’occasione per un incontro con l’Europa. Condividiamo molte battaglie, l’obiettivo è rafforzare l’Occidente». «L’Italia», sottolinea Trump, «è stata molto utile nel sostegno all’Ucraina. Siamo vicini alla fine della guerra ma vedremo nei prossimi giorni». La Meloni sottolinea di aver discusso con Trump le opportunità di cooperazione nei campi della difesa, dell’economia, dello spazio e dell’energia, e a questo proposito conferma che l’Italia incrementerà le importazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti. «L’Italia dovrà aumentare le importazioni energetiche», dice la Meloni, e stiamo cercando di sviluppare anche il nucleare, questo è un asse di lavoro. Non abbiamo parlato di Starlink». «Ci stiamo arricchendo con i dazi», argomenta poi Trump, «stavamo perdendo molti soldi. Abbiamo messo penalità sul Canada e sulla Cina. Cosa che prima non era avvenuta ma qualcuno prendeva forse soldi dalla Cina. Da cui ora stiamo prendendo, grazie alle mie tariffe, 700 miliardi di dollari». La Meloni parafrasa il famoso Make America Great Again: «Per me», dice, «l’obiettivo è rendere l’Occidente grande di nuovo e credo che potremo farlo insieme».