2022-01-08
Meglio far slittare la delega fiscale
Le prossime due settimane saranno dedicate alla riforma delle tasse, con lavori lampo a causa del Pnrr. Così sarà difficile evitare future patrimoniali e balzelli sulla casa.Salvo imprevisti, la prossima settimana e la successiva saranno dedicate all’analisi della delega fiscale. La commissione congiunta di Camera e Senato si occuperà del testo, dei relativi emendamenti e infine del voto. Almeno questo è il desiderata del governo e dei partiti di maggioranza. L’obiettivo di Palazzo Chigi è chiudere la partita prima delle votazioni per il Colle. D’altronde Mario Draghi si è impegnato a portare avanti e timbrare tutte le scadenze previste dal Pnrr. Una di queste è proprio la delega fiscale. Il rischio è però quello di comprimere una attività così delicata in un lasso di tempo insufficiente a garantire lo scorrere delle prassi democratiche. La riforma fiscale, va ricordato, avrà i primi effetti solo a gennaio 2023. Dunque se non fosse per l’impegno preso con l’Europa non ci sarebbe alcun motivo per legiferare in pochi giorni su un tema che cambierà gli equilibri fiscali del Paese per i prossimi 20 anni almeno. Non dimentichiamo che dentro c’è l’enorme paragrafo che va sotto il nome di nuovo Catasto. La riforma del calcola impositivo del mattone avrà effetto a a partire dal 2026, ma anche in questo caso le scelte prese nelle prossime due settimane sarebbero irreversibili.Anche Bankitalia in merito alla riforma del Catasto ha scritto chiaramente che la riorganizzazione consentirà di intervenire sul valore patrimoniale, ma che non è prevista una concreta applicazione fiscale. Salvo poche righe dopo sentire la necessità di accendere un alert. L’importante - ha scritto in un recente report - è che i picchi dei prezzi di mercato vengano spalmati su medie almeno decennali. Come dire: palese il rischio di una impennata di prelievo da parte dell’Agenzia delle entrate. Ma la vera chicca riguarda l’articolo 4 della delega fiscale. O meglio, riguarda il commento all’articolo 4. Qui si analizzano i criteri direttivi per la razionalizzazione dell’Iva. «Condivisibile», si legge, «è la previsione di rivedere le esistenti forme di tassazione ambientale in modo coerente con le più recenti iniziative europee volte a promuovere la tutela dell’ambiente, riducendo il ricorso alle fonti energetiche più inquinanti e incentivando le rinnovabili». Pur raccomandandosi di fare attenzione all’impatto redistributivo, Bankitalia sposa la linea dell’European green deal e benedice le tasse verdi. In pratica in poche righe viene descritto il futuro che dobbiamo attenderci a partire dal 2023. Ne segue che basterà una virgola in più o in meno nel testo della delega per avere un effetto leva sulla tasche degli italiani. Sarà importante inserire nella legge delega un comma che scongiuri al 100% il passaggio del calcolo reddituale a quello patrimoniale ai fini Imu, tanto per fare un esempio. Senza tale specifica non si potrà più in futuro evitare la maxi patrimoniale sul mattone. Dovrebbero bastare questi pochi esempi per suggerire ai partiti di bloccare i lavori sulla legge delega e di prendersi tutto il tempo che serve.
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.