2025-11-02
Mattanza sul treno: 11 feriti in Uk
Un caraibico e un nero accoltellano i passeggeri a Cambridge, due sono in pericolo di vita. Il governo per ore non ha rilasciato dettagli sull’etnia degli assalitori.È di undici feriti il bilancio dell’aggressione avvenuta sabato sera a bordo del treno delle 18:25 della London North Eastern Railway (Lner), partito da Doncaster e diretto alla stazione londinese di King’s Cross. Il convoglio aveva appena lasciato Peterborough quando un uomo, armato di un grosso coltello, ha iniziato a colpire i passeggeri in modo indiscriminato, scatenando il panico a bordo. Le autorità hanno riferito che nove persone versavano inizialmente in condizioni definite «gravi», ma quattro di esse sono state successivamente dimesse. Due restano ricoverate in prognosi riservata. Testimoni raccontano scene di terrore e confusione: alcuni viaggiatori si sarebbero barricati nei vagoni, altri avrebbero tentato di fermare l’aggressore. Il treno è stato fermato d’urgenza nei pressi di Huntingdon, nel Cambridgeshire, dove la polizia ha arrestato due persone sospettate di essere coinvolte. Sul posto sono intervenuti una trentina di agenti della British Transport Police (Btp), squadre di soccorso e due elicotteri medici. È stato attivato anche un vasto dispositivo di polizia scientifica, con unità in tuta bianca e cani, mentre un drone sorvolava l’area per la mappatura forense. Le strade intorno alla stazione e il parcheggio principale sono stati transennati; la A1307 è rimasta chiusa per ore. La compagnia ferroviaria Lner ha emesso un avviso di emergenza invitando i viaggiatori a non mettersi in viaggio, mentre la Btp ha classificato l’episodio come «incidente grave». Nelle prime fasi, le autorità avevano attivato il «Codice Platone» – il protocollo operativo usato in caso di sospetto attacco terroristico – poi revocato quando le informazioni si sono rivelate meno allarmanti. Il sovrintendente capo Chris Casey ha definito quanto accaduto «uno shock per l’intera comunità» e ha invitato a non trarre conclusioni affrettate. Il primo ministro Sir Keir Starmer ha parlato di «evento spaventoso», ringraziando i servizi di emergenza per la rapidità dell’intervento. Anche la ministra dell’Interno Shabana Mahmood ha espresso «profondo dolore» e ha confermato che «due sospetti sono stati immediatamente arrestati». Ieri mattina, la polizia ha chiarito che i due fermati sono cittadini britannici: un uomo di colore di 32 anni e un 35enne di origine caraibica. Un video diffuso sui social mostra uno dei sospettati mentre viene immobilizzato con un taser; nel filmato si sente gridare più volte: «Kill me! Kill me!», ovvero «Uccidetemi!». Gli investigatori stanno ora esaminando il possibile movente. La dinamica dell’assalto – l’uso di un’arma da taglio in un luogo pubblico e affollato, la scelta di un treno come obiettivo, l’intento di seminare il panico – richiama tattiche già viste in attacchi ispirati o rivendicati dallo Stato islamico o, in altri contesti, da gruppi legati ad Hamas. Entrambe le organizzazioni hanno in passato promosso azioni «a basso costo» con coltelli o veicoli, volte a colpire obiettivi civili difficili da proteggere in modo capillare. Tuttavia, gli inquirenti sottolineano che la somiglianza tattica non implica automaticamente un legame ideologico. Per questo motivo la sezione antiterrorismo della polizia britannica ha aperto un’indagine completa, con raccolta di prove sui binari, analisi dei video di sorveglianza e controllo dei dispositivi elettronici sequestrati. Fondamentali saranno gli interrogatori dei due arrestati e la verifica di eventuali contatti con reti estremiste. La revoca del Codice Platone, avvenuta dopo poche ore, dimostra la prudenza con cui le autorità intendono procedere mentre al momento nessuna organizzazione terroristica ha rivendicato l’attacco attraverso i propri canali sul web. L’aggressione di Huntingdon si inserisce in una catena di episodi che nelle ultime settimane hanno scosso il Regno Unito. Solo pochi giorni fa, tre persone sono state accoltellate a Uxbridge, nella zona ovest di Londra. In quell’occasione, Wayne Broadhurst, un uomo di 62 anni, è morto per le ferite riportate mentre portava a spasso il cane; un cittadino afghano è stato accusato del suo omicidio. Un mese fa, a Manchester, Jihad Al-Shamie è stato ucciso dalla polizia dopo aver aggredito con un coltello i fedeli di una sinagoga nel quartiere di Heaton Park. L’attacco, subito definito di «natura terroristica», ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei luoghi di culto e dei mezzi pubblici. Nonostante l’allarme crescente il governo britannico sostiene che i reati con armi da taglio siano in diminuzione. Giovedì scorso il ministero dell’Interno ha pubblicato dati secondo cui gli omicidi con coltelli sarebbero calati del 20% in un anno. Tuttavia, un’analisi più dettagliata dei dati mostra che la riduzione complessiva è modesta – tra l’1 e il 2% – e riguarda soprattutto i casi più gravi, come i minori ricoverati in ospedale dopo aggressioni. In molte contee, come il Suffolk, la flessione è più evidente, ma nel complesso il fenomeno resta stabile e motivo di forte preoccupazione. Mentre il Regno Unito faceva i conti con l’assalto al treno di Huntingdon, in Germania un’operazione delle forze speciali ha portato all’arresto a Berlino di un 22enne siriano sospettato di preparare un attentato jihadista.
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