2025-05-06
Un marocchino che andava espulso assale i passanti a forbiciate a Bologna
I carabinieri lo hanno fermato con il taser. Lite con coltellate in un centro di accoglienza a Roma: in manette l’aggressore.Escalation criminale tra giovani e giovanissimi di origine straniera. Ha seminato il panico un giovane marocchino che ha preso a forbiciate due passanti, vicino a piazza dell’Unità a Bologna, nel quartiere della Bolognina. Si tratta di un ventiseienne di origini marocchine, irregolare in Italia senza fissa dimora e con diversi precedenti penali. Ha dato in escandescenze nel pomeriggio di domenica, quando con le forbici in mano, ha urlato e aggredito le persone che casualmente incontrava per strada. Diverse persone hanno provato a fermarlo, tra questi anche un uomo con una stampella, come emerge dai video dell’aggressione ripresa da alcuni residenti della zona e diffusa sui social. Immediatamente sono arrivati i carabinieri che hanno arrestato il marocchino. Il giovane è stato poi trasportato all’ospedale Sant’Orsola e sottoposto ai controlli di routine: le analisi hanno confermato che aveva fatto uso di cocaina.Quando il giovane ha dato in escandescenza la piazza era affollata e c’erano molte famiglie con bambini. Un quarantaduenne è intervenuto per placare il marocchino ed è stato colpito lievemente agli arti e al volto. Pure due carabinieri sono rimasti feriti perché l’arrestato ha opposto resistenze. Il ventiseienne aveva già ricevuto un decreto di espulsione e, da quanto è emerso, a fine 2024 era stato accompagnato nel centro di permanenza e rimpatrio di Roma. Ma questo non è stato l’unico episodio avvenuto a Bologna nella giornata di domenica. Infatti, qualche ora prima, sempre in centro città, un ventenne tunisino è stato accoltellato alla schiena da un gruppo di pakistani. Le forze dell’ordine hanno poi accertato che tra il ferito, non in pericolo di vita, e i pakistani era scoppiata una lite: il tunisino avrebbe per prima lanciato una bottiglia contro il gruppo dei pakistani che ha reagito accoltellandolo.A Roma, invece, per diverse ore, nella giornata di ieri, i carabinieri hanno dato la caccia a un extracomunitario che in mattinata aveva accoltellato tre ospiti del Centro per l’accoglienza straordinaria in via Paolo Savi nel quartiere Alessandrino. Qui, attorno alle 7.54, era scoppiata una rissa che ha rischiato di finire in tragedia. Attimi concitati e pieni di tensione nel Centro di accoglienza. Un quarantunenne, al culmine di una violenta discussione con il suo compagno di stanza, lo ha ferito con una coltellata al petto. Altri due ospiti sono rimasti feriti nel tentativo di fermarlo. Sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri e gli operatori del 118 che hanno portato i tre feriti in ospedale: uno è stato trasportato in gravi condizioni al policlinico Casilino; mentre gli altri due all’ospedale Vannini. I militari, invece, si sono messi subito sulle tracce dell’aggressore che, dopo aver ferito i tre ospiti della struttura, si era allontanato dal centro portando con sé il coltello. I carabinieri della Compagnia Casilina sono riusciti a rintracciarlo e bloccarlo nel pomeriggio di ieri in piazza Vittorio. L’uomo aveva ancora con sé il coltello, che, secondo gli inquirenti, dovrebbero essere quello utilizzato durante la lite. Dopo alcune ore di ricerca, il quarantunenne è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio ed è stato portato in carcere.Intanto, proseguono le indagini sulla violenta rissa avvenuta in una discoteca di Castelfranco Veneto. Sono due ragazzi marocchini di ventuno e diciannove anni, i due giovani arrestati dai carabinieri di Treviso e Castelfranco Veneto, accusati di aver accoltellato e ucciso il ventenne Lorenzo Cristea e di aver ferito altri tre ragazzi. Il litigio mortale è avvenuto alle 4 di domenica mattina fuori della discoteca Playa loca, ex Baita al lago, a Castelfranco Veneto. I due arrestati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al pubblico ministero Giulio Caprarola. Si tratta di Rouaji Badr, diciannove anni, nato a Montebelluna, in provincia di Treviso con cittadinanza italiana. Il giovane, di origini marocchine, è accusato di essere l’esecutore dell’omicidio di Cristea e del tentato omicidio del ventiduenne ancora ricoverato in gravi condizioni. Assieme a Badr è stato arrestato Bennani Taha, ventidue anni non ancora compiuti, anche lui di Montebelluna, nato in Marocco ma in regola con il permesso di soggiorno poiché richiedente asilo. Lui, al momento, deve rispondere dell’accusa di rissa aggravata. Altre tre persone, coinvolte nella rissa, sono rimaste ferite. Restano gravi le condizioni del ventiduenne di Zero Branco, in provincia di Treviso, che è stato colpito da tre fendenti al torace e uno all’addome ed è ricoverato in terapia intensiva. Uno dei feriti più lieve è ricoverato nel reparto di Ortopedia di Montebelluna; mentre un terzo ragazzo è stato già dimesso nella giornata di domenica. Sul registro degli indagati sono finiti altri sette giovani maggiorenni accusati di rissa aggravata: secondo gli inquirenti avrebbero partecipato all’agguato mortale. I carabinieri, nel corso delle indagini, si sono avvalsi pure del filmato di una testimone che ha assistito ai fatti avvenuti nel parcheggio della discoteca: già all’interno del locale ci sarebbe stato prima un diverbio tra il gruppo di Cristea e un’altra decina di ragazzi magrebini che, dopo essere stati allontanati dai due buttafuori, hanno atteso fuori il gruppo della vittima accusandolo di aver contribuito al loro allontanamento dal locale. Da lì è nato un violento litigio. La rissa è degenerata e alcuni giovani hanno tirato fuori un coltello a serramanico di tipo militare. I carabinieri hanno poi trovato, nel parcheggio, quel coltello macchiato di sangue. I due fermati avevano tentato di scappare, ma sono stati bloccati dagli stessi buttafuori del locale che hanno atteso l’arrivo dei carabinieri. Mentre i feriti, tra i quali lo stesso Cristea, con le loro auto si dirigevano al pronto soccorso. Tutta Castelfranco è sconvolta da quanto accaduto. Nel frattempo, proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Tra le ipotesi vagliate dagli inquirenti c’è pure quella che sia stato usato un altro coltello, come arma del delitto, che però ancora non è stato ritrovato. I funerali di Lorenzo Cristea si svolgeranno a Loreggia, in provincia di Padova, non appena la salma sarà riconsegnata alla famiglia.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)