2024-09-30
I margini di BF aumentano del 30%
L'ad di BF, Federico Vecchioni (Imagoeconomica)
Nel primo semestre il valore della produzione del gruppo è arrivato a 765 milioni, una crescita del 6,5%. L’utile netto è passato da 5 a 15 milioni. Bene le mosse estere.Il modello BF funziona, è un moltiplicatore di valore evidente per l’agricoltura in una visione d’impresa integrata che non vede più solo la produzione dei campi ma mette insieme tecnologia, ricerca distribuzione, assistenza alle aziende, internazionalizzazione. È stata approvata ieri la relazione semestrale di BF dal consiglio di amministrazione dove Federico Vecchioni, amministratore delegato della prima holding del mondo agricolo quotata in borsa, ha potuto mettere in evidenza tre dati che dimostrano concretamente lo sviluppo a ritmo serrato del mondo BF. Nel primo semestre di quest’anno il risultato netto di bilancio è pari a 15 milioni di euro. Significa il 200% in più rispetto ai 5 milioni che si erano registrati nel primo semestre del 2023. Ma ci sono altri due indicatori dei conti che danno la misura della consistenza e della dinamicità delle attività di BF: il valore della produzione è cresciuto fino a 765 milioni di euro con un incremento del 6,5 % rispetto all’analogo periodo dello scorso anno e l’Ebidta - in sostanza il margine operativo lordo che dà la misura sintetica della capacità di creare valore - passa da 40 a 52 milioni di euro con un incremento del 30%. Forse questa è la dimostrazione più evidente sul piano del bilancio della crescita e del tasso di sviluppo che la holding guidata da Vecchioni sta avendo, ed è una smentita dei molti che sostengono che occuparsi di agricoltura consente scarsi moltiplicatori di valore. Esiste un’agricoltura fortemente produttiva, capace di stare in competizione con tutti gli altri comparti economici come dimostra peraltro la strategia di espansione che BF, con BF International sta portando avanti con il progetto Africa per uno sviluppo sostenibile in quel continente di un’agricoltura di avanguardia. Che sta dentro la missione che il Gruppo BF si è data: essere l’operatore di riferimento nella filiera agro-industriale. Nella semestrale consolidata presentata ieri vi sono alcune variazioni frutto di alcuni cambiamenti negli assetti. Ad esempio Cai (Consorzi agrari d’Italia la più estesa rete di servizio per le imprese agricole che conta oltre 20.000 soci) ha avuto il conferimento del ramo di azienda del Consorzio agrario di Siena e nei conti emergono il consolidamento integrale di BF Kiwi a far data dall’1 gennaio 2024; il consolidamento integrale di BF International Best Fields Best Food Limited (BFI) e delle sue controllate a far data dall’1 gennaio 2024. Assai significativo è il risultato sia del settore agroindustriale che di quello sementiero. Per quel che riguarda la trasformazione - spicca il marchio Le Stagioni d’Italia noto ai consumatori - e la produzione agricola si è avuta una crescita del valore della produzione (5%) e della marginalità (1,6 punti) rispetto al primo semestre 2023. Rilevante l’incremento delle attività zootecniche e della coltivazione di materia prima che innesca poi il processo di confezionamento che è cresciuta a in volumi e in fatturato in tutte le categorie (l’Ebidta del settore confezionato è cresciuto complessivamente del 5,7%). Per quanto riguarda il settore sementiero segna un incremento del valore della produzione (+15%). Il settore Cai che comprende Cai - Consorzi agrari d’Italia e le sue controllate, ha registrato un valore della produzione e una marginalità in linea con quella del primo semestre 2023. L’avvio delle attività nel settore internazionale, che comprende BFI e le sue controllate, ha fatto rilevare un valore della produzione di Euro 5 milioni e un Ebidta pari 3,6 milioni di euro . L’ampliamento degli investimenti determina un incremento dell’Ebit a 28 milioni rispetto ai 16 della semestrale 2023 più 75% dopo aver rilevato ammortamenti e svalutazioni per 23 milioni in crescita rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Infine l’indebitamento finanziario sale ma per effetto dei consistenti investimenti fatti in questo primo semestre del 2024 ed è pari a 141 milioni.
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