2025-03-05
«Manca il coraggio d’essere cristiani. La Chiesa difenda le sue fondamenta»
Un libro appena uscito contiene una raccolta di brevi riflessioni quotidiane tratte da omelie e discorsi del cardinale Angelo Bagnasco. Un aiuto nel cammino di fede dell’uomo moderno, impegnato e distratto.«Che importa se, a volte, il Vangelo incontra indifferenza o incomprensione e, in diverse parti della Terra, anche persecuzione e violenza? Che importa se in alcune regioni occidentali la comunità cristiana è in minoranza e sembra sempre più irrilevante per la società e la cultura? Noi sappiamo che la vera rilevanza non è il consenso politico o sociale, ma la fedeltà al Vangelo, la fedeltà a Cristo. È vero che la fedeltà a Cristo ci può far apparire inattuali al giudizio del mondo, ma siamo certi che è questa la prima forma per amare gli uomini e per servirli».Omelia d’inizio anno pastorale 2015-2016, 12 ottobre 2015 formazione «Il compito educativo, specifico della istituzione scolastica, non è insegnare il giovane a saper fare, ma a saper essere. Il fare mette in relazione a dei settori della vita, quali il necessario campo del lavoro; l’essere pone in rapporto con la vita nella sua totalità. Il fare richiede l’acquisizione di competenze specifiche pur indispensabili; l’essere esige la scoperta responsabile e amorosa dei valori e di un orizzonte di senso. Il fare è necessario per una dignitosa sussistenza economica e per realizzare le nostre personali capacità; l’essere è vitale perché ogni momento dell’esistenza abbia dignità e valore. Dimenticare questa priorità significherebbe ridurre il compito educativo a un laboratorio di apprendistato di tecniche e di metodi, anziché luogo di pensiero».Omelia della giornata della scuola, 18 novembre 2001 visioni «La comunità cristiana non deve inventare nulla, la lettura sociologica della vita, della Chiesa e del mondo, non deve prevalere sulla visione della fede. Dobbiamo, come Giovanni, avere il cuore caldo d’amore per riconoscere, nelle pieghe della storia nostra e universale, il volto amato di Cristo, il suo sorriso, l’eco delle sue parole, la sua mano che, sulla nostra spalla, ci incoraggia e ci guida verso il porto del cielo».Omelia Riconoscere il Signore, 23 aprile 2022 relativismo «Così è accaduto allora e così accade oggi: l’originaria menzogna si rinnova. Il male vuole inquinare la Terra, convincendo l’uomo che è lui stesso il criterio della distinzione del bene e del male, del vero e del falso. Convincerlo che tutto è relativo, consegnato all’opinione di ciascuno; che nulla gode della oggettività universale. Ecco il relativismo per il quale ogni idea, scelta, azione, sono relativi, devono aver valore per l’individuo e basta. Ma se tutto è relativo, c’è qualcosa per cui vale la pena di vivere e di morire?».Seconda catechesi della GMG di Madrid, 18 agosto 2011 babele «La Chiesa non è Babele, perché l’unità e la comunione non nascono dai deboli sforzi umani, ma dalla grazia dello Spirito. Per questo nella Chiesa bisogna guardare a Cristo per poter guardare agli uomini e al mondo con verità e amore».Omelia Profeti di comunione, 27 maggio 2012 rendita «Nella fede cristiana non si può vivere di rendita, dare per scontato il rapporto con Gesù, dimenticarlo o confinarlo in alcuni momenti dell’esistenza. Egli vuole provvedere a noi ogni giorno dentro ad un dinamismo d’amore e di grazia. Ecco l’Eucarestia: ogni giorno dovremmo in qualche modo cercare di partecipare o di visitare l’Eucarestia per non morire di fame».Omelia del Corpus Domini, 2 giugno 2002 allo sbando «Non lasciamoci ingannare dalle menzogne di una libertà individualista e assoluta che promette la felicità ma genera tristezza e angoscia; la libertà è un contenitore e il bene dei veri valori ne è il contenuto. Senza un fondamento trascendente che fondi l’ordine morale, si va allo sbando del relativismo e ci si consegna alla logica delle maggioranze, come vediamo in giro per il mondo con il conseguente smarrimento delle persone e la frantumazione sociale».Omelia «Decidere di stare con il Signore per vivere con Lui», 25 novembre 2012 i fondamenti «La Chiesa non può tacere quando sono in gioco i valori e i diritti fondamentali della persona e della società, come il rispetto della vita umana inizio al suo naturale compimento, la bellezza e l’impegno dell’amore di coppia, la famiglia, l’educazione dei figli. Una società che non custodisse questi valori non rispetterebbe le persone e neppure se stessa. Sarebbe una società che si condanna al tramonto. La libertà individuale, infatti, non è mai senza limiti: la sua garanzia, è la verità delle cose, innanzitutto dell’uomo, che nel suo essere profondo non può assoggettarsi alle opinioni e alle mode».Omelia ddi Pentecoste, 4 giugno 2006 maturi «Ci vogliono adulti che siano interiormente maturi. Cioè che non giochino con il mito dell’eterna giovinezza; che non si pongano in patetica concorrenza con i propri figli; che siano visibilmente lieti della loro età; consapevoli del doversi far carico perché altri si aprano responsabilmente alla loro vita. I genitori - a titolo specialissimo - devono accendere nei figli l’uomo spirituale e morale; devono generare l’uomo del corpo ma anche dell’anima; devono condurre la persona oltre sé stessa per introdurla alla realtà intera».Catechesi «La famiglia: speranza e futuro della società italiana», 15 settembre 2013 coraggio «Oggi manca spesso il coraggio di essere e di mostrarci cristiani: si accampa la scusa di non apparire fanatici o intolleranti ma, in realtà, siamo poco convinti e il nostro cuore non è caldo per Dio. Allora la vita cristiana è tiepida, si uniforma al sentire del mondo, si tace la differenza del Vangelo».Omelia «La cena della nostra vita», 15 settembre 2019 politica «In ragione della sua missione, la Chiesa in nessun modo si confonde con la comunità politica e non è legata a nessun sistema politico o partito, consapevole che Stato e Chiesa sono realtà indipendenti e autonome l’una altra nel proprio campo. Ma è altresì parte irrinunciabile del suo compito affermare e salvaguardare il carattere trascendente della persona. Per queste ragioni una sana laicità, mentre riconosce la distinzione dei due soggetti, ne auspica la rispettosa collaborazione in ordine al bene comune che ha come fine la persona nella sua completezza antropologica. I cattolici non dovrebbero mai dimenticare che loro peculiare responsabilità è salvaguardare la dignità della persona dal fluttuare di tutte le opinioni che possono deformarne il valore, consapevoli che nessuna legge positiva può garantire così bene la personale dignità e la libertà dell’uomo quanto il Vangelo di Cristo affidato alla Chiesa».Intervento sulla politica, 30 ottobre 2016) fluidità «La cultura contemporanea sembra non aver nulla da dire ai giovani, nulla di significativo che scaldi il cuore e riempia la vita. Ciò nonostante, contiene una opportunità che non dobbiamo perdere: quella di pensare e scegliere. In una cultura fluida ognuno è chiamato a riflettere: può rinunciare a farlo, adeguandosi al pensiero unico, oppure può ascoltare le voci profonde dell’anima e allora si giunge alla spiaggia della verità e del bene, si giunge facilmente a Dio: oggi - possiamo dire - si crede poco perché si pensa poco!».Relazione di Barcellona, 31 marzo 2017 famiglia «Non abbiate timore di farvi la vostra famiglia, di affrontare la vita a due nel vincolo pubblico del matrimonio. Se siete cattolici, sapete che il matrimonio è un sacramento, cioè una realtà nuova dove Cristo ha legato la sua presenza d’Amore, un Amore grande - il suo - che eleverà e sosterrà il vostro amore di coppia. Non temete la responsabilità dei figli: è una grande responsabilità, certo, ma la gioia che ne deriva e la pienezza della vostra vita sono impagabili».Te Deum di ringraziamento, 31 dicembre 2007 ideologia «La fede cristiana - lo sappiamo - non è l’adesione ad un’ideologia ma ad una persona; non va confusa con i buoni sentimenti. È consegnarsi e vivere consegnato: con il battesimo, infatti, il cristiano ha scambiato la sua libertà con la libertà di Cristo. Sta qui la forza dirompente e avvincente della fede: la passione che nasce da un rapporto da persona a persona perché Dio è Qualcuno. Quando questa coscienza si affievolisce, la fede diventa rarefatta, perde fascino, non è più in grado di incidere sulla vita, di creare una storia buona».Omelia della festa di Santa Maria Virgo Fidelis, 19 novembre 2004 schiavitù «Come è possibile corrodere la grande grazia della libertà, dono di Dio agli uomini? La storia ci parla di culture illiberali che, in nome di ideologie o interessi, hanno umiliato e usato gli uomini. E questo è ormai sotto il giudizio della coscienza collettiva e delle nazioni. Ma vi sono altri tipi di schiavitù sempre possibili, tanto più insidiose in quanto mascherate di libertà: schiavitù che si hanno quando la libertà viene trasformata in libertarismo, cioè in una libertà senza legami, vincoli, norme morali. Allora subentrano la forza e la scaltrezza, e ciò che è giusto e bene in sé viene oscurato e a volte deriso, costruendo così una società che si crede libera perché liberata dalla legge morale, e che, quindi, diventa disumana».Omelia «Il dono della Libertà», 2 novembre 2011
«Pluribus» (Apple Tv+)
In Pluribus, da venerdì 7 novembre su Apple Tv+, Vince Gilligan racconta un mondo contagiato da un virus che cancella le emozioni e il conflitto. Un’apocalisse lucida e inquieta, dove l’unica immune difende il diritto alla complessità umana.