2020-02-27
Mamma malata partorisce bebè sano e qualche paziente inizia a guarire
Una donna incinta infetta ha dato alla luce un bimbo negativo al test, altri sette minori contagiati fra Veneto e Lombardia: nessuno grave. Il numero dei casi cresce, ma migliora anche la contabilità dei quelli curati. Nel focolaio lombardo il coronavirus ha attaccato i bambini: in sei sono risultati positivi. Una bimba di quattro anni di Castiglione d'Adda, paesino nella zona rossa, è ricoverata al San Matteo e non è escluso che il contagio possa essere avvenuto nell'ospedale di Codogno, dove era stato ricoverato il manager trentottenne considerato il «paziente uno». Un quindicenne è ricoverato a Seriate (Bergamo) e due ragazzini di 10 anni di Soresina (Cremona) e di San Rocco al porto (Lodi), sono stati contagiati ma sono già tornati a casa. Nei giorni scorsi era risultato positivo al tampone anche un diciassettenne della Valtellina che frequenta un istituto scolastico di Codogno e ieri si è appreso che anche un suo compagno di scuola (della provincia di Sondrio) è positivo al coronavirus. La settima bimba contagiata ha otto anni, è nipote del primo paziente diagnosticato a Limena, in Veneto, ed è asintomatica. Gli specialisti dell'Unità operativa di immunoinfettivologia pediatrica dell'ospedale Bambin Gesù di Roma hanno spiegato che «i bambini sembrano essere meno colpiti dall'infezione e mostrano un andamento benigno rispetto all'adulto». Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, però, cade dal pero: «Per ora non abbiamo informazioni ufficiali sui bambini contagiati». Il bollettino del contagio nel frattempo continua a crescere. E anche quello dei morti. L'ultima vittima, la dodicesima nel conteggio totale, è un uomo di 70 anni, originario di Lodi ma deceduto a Parma, dove si trovava in terapia intensiva. Come per i casi precedenti, si trattava di un paziente con «importanti patologie pregresse». Il numero dei contagi accertati, invece, sale a 400. Le regioni interessate sono 10: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Liguria, Sicilia, Marche e Lazio. Il numero di sottoposti a tampone è salito a 10.000. Borrelli ha spiegato che «solo il 4% è risultato positivo» e che i test verranno effettuati «non solo ai soggetti con sintomi del coronavirus ma anche a chi ha avuto contatti con persone positive». In via precauzionale sono finiti in isolamento domiciliare 18 carabinieri della compagnia di Codogno. Avevano partecipato, in caserma, a una riunione conviviale con un loro collega in congedo che è risultato positivo al virus. C'è anche un sospetto contagio nell'unità di crisi della Regione Lombardia: per questo motivo sono stati effettuati dei controlli anche sul governatore Attilio Fontana. La notizia è stata fornita nel pomeriggio ai giornalisti che attendevano il presidente per la consueta conferenza stampa (che è stata annullata). In Regione hanno appreso che un sanitario che ha avuto contatti con l'unità di crisi è risultato positivo al tampone. A quel punto hanno disposto verifiche su chi era entrato in contatto con lui. In Liguria i casi positivi sono cresciuti di quattro unità e provengono tutti da un albergo di Alassio, che è in isolamento. Sono ricoverati all'ospedale San Martino e riportano sintomi molto lievi. Salgono a sei quindi, in totale, i contagiati in Liguria. Hotel isolato anche a Palermo, dove l'altro ieri è risultata positiva una donna proveniente da Bergamo, che viaggiava in comitiva. Le sue condizioni sono stabili. La comitiva era rimasta in quarantena in albergo, ma dopo i tamponi nessuno è risultato contagiato. Negativi al test anche i dipendenti della struttura. Nel frattempo sono guariti la cittadina cinese ricoverata allo Spallanzani di Roma e suo marito. Erano in ospedale da fine gennaio e nella f ase acuta del Covid-19 erano finiti in rianimazione. Ieri i medici si sono spinti a dire che uno dei due pazienti (il maschio) sarebbe già dimissibile. In Piemonte due dei tre casi risultati positivi al test si sono rivelati «falsi positivi». Si tratta della coppia di Cumiana (Torino) che rientrava nel conteggio complessivo dei contagiati. Al momento, quindi, esiste un solo paziente positivo al tampone in Piemonte. Sale a 47 il numero dei casi in Emilia Romagna: 28 a Piacenza, otto a Parma, otto a Modena e tre a Rimini. Tre di loro sono in terapia intensiva, due a Parma (ma vengono da Piacenza e Modena). Dall'Emilia Romagna però arrivano anche buone notizie: ci sono due dimessi a Piacenza (un infermiere che ha accolto il «paziente 1» e un contagiato proveniente da Codogno). E c'è una mamma positiva al virus che ha partorito: il parto è andato bene, il piccolo è in ottima salute ed è risultato negativo al tampone. Qualche buona notizia arriva anche dal Veneto: uno dei pazienti del focolaio di Vo' Euganeo - trovato positivo il 22 febbraio - è stato dimesso e sta bene. Per contro, però, ci sono 12 nuovi contagiati. Dopo la morte della settantacinquenne ricoverata nell'unità operativa di geriatria dell'Ospedale Cà Foncello di Treviso, sono stati effettuati 30 tamponi fra le persone che erano entrate in contatto con la paziente. Dieci operatori dell'ospedale (quattro medici, due infermieri e quattro operatori sanitari) sono risultati positivi. Così come la badante dell'anziana e un residente nello stesso condominio. Tutte le 12 persone contagiate, per ora asintomatiche, sono in isolamento domiciliare.