2023-04-18
Quante bugie sulla protezione speciale: «C’è in tutta Europa». Ma non è vero
Da Berlino a Madrid, così funziona all’estero: solo da noi maglie tanto larghe.La versione di chi vuole calare l’istituto della protezione speciale, sul quale la maggioranza vuole intervenire in modo stringente, in un contesto europeo per tentare di giustificarne la bontà non trova riscontri né nelle legislazioni né nelle prassi. Per l’Italia, dove è stato introdotto nel 2020 dal governo dei migliori di Super Mario Draghi, si tratta di una forma di regolarizzazione permanente dello straniero irregolarmente soggiornante che non ha in alcun modo adeguato l’ordinamento interno a quello sovranazionale. E riconosce allo straniero che riesce a ottenerlo il diritto a non essere espulso né respinto per una serie di motivazioni che presentano della maglie particolarmente larghe. Due su tutte: se l’allontanamento dal territorio nazionale comporta una violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare e se lo straniero versa in gravi condizioni psicofisiche. E, così, negli ultimi due anni, la protezione speciale ha prodotto numeri che si sono subito equiparati a quelli degli altri istituti di protezione e che li hanno perfino superati.Nel 2021, per esempio, i rifugiati erano 7.383, quelli con protezione sussidiaria 7.348 e quelli con protezione speciale ben 7.092. Nel 2022 i rifugiati sono scesi a 6.161, quelli con protezione sussidiaria a 6.770 e quelli con protezione speciale sono schizzati a 10.865. Con la vecchia normativa, invece, solo in 757 avevano ottenuto il riconoscimento di poter restare in Italia per cure mediche o perché se espulsi andavano incontro a pericoli e torture, che in sostanza sono gli elementi cardine della normativa. Le ulteriori introduzioni, poi gestite in modo pratico dal ministero dell’Interno all’epoca guidato da Luciana Lamorgese, si sono dimostrate di fatto una sorta di sanatoria per chi non aveva la possibilità di accedere alla protezione internazionale da rifugiato e a quella sussidiaria.E, per pilotare in casa il flusso, oltre alla strada giudiziaria, è stato previsto un secondo binario d’accesso affidato alle Questure. Un unicum tutto italiano. Che ha subito dimostrato non poche criticità. A partire dal fatto che la legge non definisce la procedura della domanda diretta al questore che, in sostanza, non è disciplinata. L’ennesimo scivolone di Lamorgese ha quindi intasato ulteriormente gli uffici immigrazione della polizia di Stato. I giudici delle sezioni specializzate di quasi tutta Italia sono stati presi d’assalto da richieste di provvedimenti d’urgenza con la finalità di ordinare alle questure la fissazione degli appuntamenti necessari per l’accesso alla procedura. L’altra nota dolente riguarda le dichiarazioni di ospitalità richieste dalle questure al momento della ricezione delle domande di protezione speciale, che ha subito innescato la corsa al suk per la compravendita del materiale e prodotto una serie sterminata di denunce per falso. Gli altri Paesi europei, che pure hanno introdotto sistemi di protezione assimilabili a quella speciale italiana, hanno invece fissato dei paletti.In Spagna, per esempio, dove un decreto del 2011 prevede la possibilità di concedere un’autorizzazione di residenza temporanea per ragioni umanitarie, le richieste devono essere provate da una sentenza di un Tribunale. E nel 2021 sono state accolte 7.405 domande.Anche in Germania gli stranieri che non hanno diritto all’asilo, alla concessione dello status di rifugiato né alla protezione sussidiaria possono, qualora rispettino determinate condizioni, rientrare in una forma di protezione residuale che si sostanzia in un divieto di espulsione. Anche qui i paletti sono saldi. Nel caso in cui lo straniero chieda di potersi curare in Germania, per esempio, perché il soggetto non si ritenga in grave pericolo è sufficiente che lo Stato di provenienza fornisca (anche solo in parte) l’attenzione medica necessaria. Non occorre, insomma, che sia dello stesso standard qualitativo di quella tedesca. Nel 2022, a fronte di 244.132 domande, i divieti di espulsione sono stati 30.020.In Francia non sono previste forme di protezione complementare. Le richieste vengono valutate caso per caso. Gli stranieri malati ai quali è stato concesso asilo temporaneo nel 2022 sono stati solo 3.040. Quelli vittime della tratta di esseri umani 155. Quelli per motivi familiari 2.951.Uno straniero che si trovi in Belgio (e che vi abbia una residenza effettiva), che dimostri la sua identità e che soffra di una malattia tale da comportare un rischio reale per la sua vita o la sua integrità fisica o un rischio reale di trattamento inumano o degradante può chiedere al ministro l’autorizzazione a soggiornare nel Paese quando il suo Paese di origine o di destinazione non disponga di cure adeguate. Ma a fronte di una certificazione rilasciata dall’autorità sanitaria. Le domande di regolarizzazione medica accolte nel 2021 sono state solo 126. È possibile chiedere anche un permesso per ragioni speciali. Ma gli elementi che costituiscono la circostanza eccezionale non possono essere quelli già invocati a sostegno della domanda d’asilo e che sono stati respinti dalle autorità competenti.Prassi ben diverse insomma da quelle italiane, dove è in vigore quella che il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, tra i firmatari del subemendamento al Decreto Cutro, ha definito «tana libera tutti». Ovvero la grande sanatoria per gli stranieri che non hanno i requisiti per la protezione internazionale.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.