2024-09-06
Macron si affida a Mr. Brexit per uscire dall’impasse. E la sinistra si imbestialisce
Il presidente francese incarica Michel Barnier per formare un nuovo esecutivo. Esponente dei Républicains, nel 2021 definì «arrogante» l’inquilino dell’Eliseo. Ira di Jean-Luc Mélenchon.La Francia ha da ieri un nuovo primo ministro incaricato: si tratta di Michel Barnier, l’ex negoziatore europeo per la Brexit che ha anche ricoperto due volte l’incarico di commissario Ue. La nomina di Barnier è stata annunciata nel primissimo pomeriggio di ieri con un comunicato dell’Eliseo, e più tardi è arrivato il passaggio di consegne con Gabriel Attal. Il neo premier incaricato appartiene alla destra dei Républicains e, tra il 1993 e il 2009, è stato quattro volte ministro: dell’Ecologia, degli Affari europei, degli Esteri e dell’Agricoltura. Il premier incaricato ha anche collaborato con l’ex presidente transalpino Valéry Giscard-d’Estaing al progetto di Costituzione europea. Come accennato, Barnier è stato due volte commissario Ue, prima alle Politiche regionali e, poi, al Mercato interno. Il suo nome era stato proposto per la presidenza della Commissione europea nel 2014 e nel 2019, ma alla fine gli erano stati preferiti Jean-Claude Juncker e Ursula von der Leyen. Come capo negoziatore Ue per la Brexit, Barnier ha gestito una partita estremamente complessa e questo deve aver giocato a suo favore, visto che sarà chiamato a discutere con una Assemblea nazionale molto fratturata e senza una maggioranza assoluta. Un altro punto a suo favore è probabilmente legato alle posizioni espresse in passato dall’ex Mr. Brexit in tema di immigrazione. In un’intervista rilasciata alla radio Rtl, il neo premier incaricato si era detto favorevole a una «moratoria sull’immigrazione» di una durata compresa «tra i tre e i cinque anni». Inoltre, pur precisando che non tutte le persone che cercano di attraversare il Mediterraneo in cerca di una vita migliore sono dei terroristi, Barnier aveva riconosciuto l’esistenza di «legami» tra l’immigrazione e «le reti terroristiche che utilizzano e infiltrano i flussi migratori». Nella stessa intervista, il capo del governo francese appena nominato, aveva anche ipotizzato di «cambiare la Costituzione» per avere, tra l’altro, «margini di manovra maggiori rispetto a testi o regolamenti europei». Durante la campagna interna ai Républicains (Lr) per la scelta di un candidato da presentare alle presidenziali del 2022, Barnier aveva evocato la necessità di provocare un «elettroshock di autorità per proteggere i francesi» e denunciato la «sovradelinquenza degli stranieri», dicendosi anche favorevole all’abolizione dello ius soli nei dipartimenti di Oltremare francesi di Mayotte, in Africa, e della Guyana, in Sudamerica. Anche se, al di là di queste uscite, Barnier non ha fornito in passato molti altri dettagli sui suoi progetti in tema di immigrazione, si direbbe che il presidente francese Emmanuel Macron, lo abbia scelto per convincere soprattutto la destra dell’Assemblea nazionale, in particolare il Rassemblement national (Rn), di Marine Le Pen. Un partito che, dopo essere stato ostracizzato tra il primo e secondo turno delle legislative, si è ritrovato ora nel ruolo di ago della bilancia.Ma adesso si dovrà passare dalle parole ai fatti. Barnier dovrà formare un governo, poi dovrà convincere una compagine parlamentare abbastanza larga da assicurargli una maggioranza assoluta, magari variabile. Considerate le dichiarazioni rilasciate dagli esponenti di varie forze politiche, sulla carta il nuovo primo ministro incaricato potrebbe ottenere un ampio consenso. Come ha ben riassunto Le Figaro, citando una fonte anonima vicina a Barnier, «a eccezione dei deputati de La France Insoumise» il neo capo del governo di Parigi «è una delle rare persone che può avere dei sostegni tra Lr, Ensemble, Liot (indipendenti di Oltremare, ndr) una parte del Partito socialista, degli ecologisti e dei sostenitori di Eric Ciotti, assicurandosi allo stesso tempo la neutralità del Rn». Calcolatrice alla mano, sommando i deputati dei partiti appena citati, si arriva a ben oltre la soglia della maggioranza assoluta di 289 deputati su 577. In effetti, in uno scenario simile Barnier potrebbe contare su 480 onorevoli, ma i sostegni a sinistra sono molto incerti.Come è facile immaginare, Laurent Wauquiez, leader Lr, si è congratulato dicendo che Barnier «ha tutte le caratteristiche per riuscire». Tra le file di macronisti e alleati, l’ex premier Edouard Philippe si è detto pronto «ad aiutare». Il ministro uscente dell’Ecologia, Christophe Béchu ha definito Barnier come «un uomo di Stato ed europeo convinto».Jordan Bardella, capogruppo Rn al parlamento Ue, ha dichiarato che il suo partito «giudicherà sui fatti». Marine Le Pen ha chiesto «il rispetto degli 11 milioni di francesi» che hanno votato Rn. Invece Marion Marechal ha spronato Barnier, via X, a mantenere le promesse fatte in passato in tema di immigrazione, drastica limitazione dei ricongiungimenti familiari, la fine delle regolarizzazioni e della copertura sanitaria statale per i migranti irregolari, espulsioni facilitate, riforma del diritto di asilo, uso dei referendum. Anche la presidente della Commissione Ue, Von der Leyen ha detto che l’ex Mr. Brexit «ha a cuore gli interessi dell’Europa e della Francia». Senza sorprese, da sinistra sono arrivate aspre critiche alla scelta di Macron. Per il leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, è stata «rubata un’elezione». Il Partito socialista ha annunciato la sfiducia, mentre il numero uno dei comunisti, Fabien Roussel ha lamentato una «negazione della democrazia». Non appena arriverà in parlamento dunque, il futuro governo Barnier si troverà di fronte a una strada in salita. Poi si vedrà come funzionerà l’insolita coabitazione tra Macron e il nuovo premier. Quest’ultimo, nel 2021, aveva dichiarato che l’attuale inquilino dell’Eliseo «ha governato il nostro Paese, all’interno e all’estero, in modo solitario e arrogante».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.