2020-09-09
Ma i poteri al superburocrate li ha forniti Conte
È stato il premier ad assegnare le deleghe a Domenico Arcuri, che non ne azzecca una.Sembra la Ferrari, senza neppure avversari che vanno più veloci. Domenico Arcuri gareggia da solo e perde. È uno dei leit motiv più grotteschi di questi mesi difficili, è uno degli effetti più insondabili del virus cinese che in Italia viene approcciato come la legge di Murphy: se qualcosa può andare male, lo farà. Dopo la disfatta sui respiratori e sulle mascherine, ecco che il commissario unico agli approvvigionamenti è riuscito a scendere fino all'ultimo scalino del podio per il flop sui banchi. Come previsto anche dagli ubriaconi nei peggiori bar di Caracas, i due milioni di arredi scolastici non arriveranno per tempo, anzi si prevede di non vederli comparire almeno fino a novembre. I presidi hanno tolto dalle cantine quelli di fòrmica. Arcuri ci aveva messo sopra 45 milioni di euro, aveva sbandierato ai quattro venti la madre di tutte le acquisizioni e si era immediatamente impantanato con la Nexus di Ostia, azienda specializzata nell'organizzazione di eventi, con 4.000 euro di capitale sociale, alla quale aveva affidato la fornitura dei primi 180.000 banchi «ad altezza variabile». Travolto dallo scandalo, ha deciso di revocare il contratto e ripartire. La speranza è che non si comporti allo stesso modo con le altre 10 ditte vincitrici; nel qual caso - rotelle o senza - è prevedibile che i banchi arrivino a Pasqua 2021. Il commissario sponsorizzato da Massimo D'Alema e considerato un Napoleone da Giuseppe Conte ha questi modi e questi tempi da grand commis ministeriale. Lo sapevano tutti, soprattutto il premier. Stratega disastroso e disastrato, il Rommel caro a palazzo Chigi ha dato ancora una volta il peggio di sé. Ma nonostante sia ormai entrato nella galleria dei personaggi interpretabili da un redivivo Alberto Sordi, l'ennesimo buco nell'acqua non è colpa sua. È di chi, con pervicacia e ostinazione, continua a tenerlo al suo posto affidandogli le missioni più delicate.«Alla terza fetta chiunque capisce che è polenta», dicono a Bergamo per definire la linea di demarcazione fra l'ingenuità e la sciatteria congenita o la malafede. Ecco, Conte non l'ha capito o ha fatto finta di non capirlo per non aprire contenziosi con gli alleati sulla figura del successore. Quindi la colpa di avere ancora Arcuri al timone, dei banchi con le ruote quadrate, delle mascherine con i fenicotteri rosa, delle società fantasma, dei ritardi da operetta è totalmente sua. Lo dice il buonsenso, ma lo sostiene anche la legge. L'articolo 8, comma 8 dell'ultimo decreto del premier affida al Commissario straordinario «l'acquisizione e la distribuzione delle apparecchiature e dei dispositivi di protezione individuale, nonché dei beni strumentali, compresi gli arredi scolastici, per garantire l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2020-2021». Un incarico diretto, del tutto esente dal controllo della Corte dei conti (come specificato nello stesso Dpcm), sburocratizzato al massimo. Lo ha voluto e blindato Conte medesimo. Un accordo fra titani: la mente e il braccio. Frankenstein Junior era venuto meglio.
Pedro Sánchez (Getty Images)
Alpini e Legionari francesi si addestrano all'uso di un drone (Esercito Italiano)
Oltre 100 militari si sono addestrati per 72 ore continuative nell'area montana compresa tra Artesina, Prato Nevoso e Frabosa, nel Cuneese.
Obiettivo dell'esercitazione l'accrescimento della capacità di operare congiuntamente e di svolgere attività tattiche specifiche dell'arma Genio in ambiente montano e in contesto di combattimento.
In particolare, i guastatori alpini del 32° e i genieri della Legione hanno operato per tre giorni in quota, sul filo dei 2000 metri, a temperature sotto lo zero termico, mettendo alla prova le proprie capacità di vivere, muoversi e combattere in montagna.
La «Joint Sapper» ha dato la possibilità ai militari italiani e francesi di condividere tecniche, tattiche e procedure, incrementando il livello di interoperabilità nel quadro della cooperazione internazionale, nella quale si inserisce la brigata da montagna italo-francese designata con l'acronimo inglese NSBNBC (Not Standing Bi-National Brigade Command).
La NSBNBC è un'unità multinazionale, non permanente ma subito impiegabile, basata sulla Brigata alpina Taurinense e sulla 27^ Brigata di fanteria da montagna francese, le cui componenti dell'arma Genio sono rispettivamente costituite dal 32° Reggimento di Fossano e dal 2° Régiment étranger du Génie.
È uno strumento flessibile, mobile, modulare ed espandibile, che può svolgere missioni in ambito Nazioni Unite, NATO e Unione Europea, potendo costituire anche la forza di schieramento iniziale di un contingente più ampio.
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