2024-02-16
Nessun pentimento per Biagiarelli: «Ristoratrice morta? Non mi scuso»
Lorenzo Biagiarelli con Selvaggia Lucarelli (Ansa)
Lo chef si autoassolve dopo il suicidio di Giovanna Pedretti. E annuncia: «Lascio la tv».«In molti mi hanno rimproverato scarsa umanità, ma non posso e non voglio chiedere scusa per la morte di Giovanna Pedretti, il cui suicidio ovviamente mi addolora come essere umano. Se lo facessi sarei l’ennesimo che utilizza la sua morte per il proprio vantaggio. Nel mio caso per riabilitarmi, cospargendomi il capo di cenere e implorando la clemenza della pubblica piazza. Io piuttosto preferisco tenermi lo stigma, il dubbio, il sospetto, piuttosto che tentare la via della pietà, affermando qualcosa che non penso». Sono le parole di Lorenzo Biagiarelli, food blogger e ospite fisso del programma Rai È sempre mezzogiorno, condotto da Antonella Clerici, al termine di un video in cui circostanzia dal suo punto di vista la vicenda che potrebbe aver condotto al suicidio della ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano Giovanna Pedretti. Le circostanze intorno alla morte della donna non sono del tutto appurate, ma la gogna social e gli insulti che l’hanno subissata sembra ne siano stati la causa scatenante. Per chi non lo ricordasse, a metà gennaio, la Pedretti, 59 anni, aveva risposto in modo risoluto a una recensione di un misterioso cliente che su Google avrebbe elogiato il cibo della sua pizzeria, stigmatizzando però la presenza di «disabili e omosessuali». «A fronte di queste bassezze umane, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi», aveva commentato la titolare del ristorante Le Vignole, condividendo la sua risposta su Facebook e raccogliendo il plauso del Web, persino di diverse istituzioni. Ma dall’apogeo al crollo, il passo è stato fulmineo. Alcuni elementi nella recensione non tornavano: sia nei caratteri, sia nella firma dell’utente. Insomma, qualcosa induceva a pensare fosse stata costruita ad arte per guadagnare visibilità attraverso la successiva risposta. Biagiarelli, con la compagna Selvaggia Lucarelli da diverso tempo impegnato a smascherare finta beneficenza e recensioni false, si è esposto subito: dapprima ha sollevato dubbi sull’autenticità della recensione, poi ha chiamato la Pedretti: «Le ho chiesto se lo screenshot della recensione fosse vero. Mi ha detto che è vero. Le ho fatto presente che il font non è lo stesso di Google, da cui dovrebbe provenire la foto, e mi ha risposto che era andata dai carabinieri per tutelarsi su questa cosa e dare la sua versione». Nel frattempo, la gogna mediatica si scatena. La pizzeria, da baluardo dei diritti civili viene additata come covo di imbroglioni, sia Giovanna, sia suo marito Nello, vengono sommersi di insulti. È quel che viene chiamata in gergo shitstorm, una tempesta verbale di consistenza escrementizia. Il Tg3 si reca nel Lodigiano, la faccenda, in verità di caratura modesta, diventa caso nazionale. La Pedretti, lavoratrice di paese, indefessa ma semplice nell’animo, che pare non avesse altre ragioni per compiere un gesto estremo, non regge alla pressione e pochi giorni dopo viene trovata morta sulle rive del fiume Lambro. La Procura apre un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. Si inizia a discutere sull’effettiva opportunità di esporre la donna, nonostante la presunta leggerezza commessa, a tanto livore mediatico. Sul banco degli imputati Web finiscono sia Biagiarelli, sia la Lucarelli, accusati di essere entrati a gamba tesa già in vicende analoghe. «Per me il senso di fare debunking (smascherare un falso, ndr) non è quello di mettere alla berlina una persona comune, ma è smontare una notizia e di criticare l’operato della stampa, che alimenta notizie non verificate monetizzando su articoli dal facile clic», precisa il food blogger, specificando che diversi giornalisti si sono occupati del fatto, non solo lui, e ringraziando per la solidarietà ottenuta. Annunciando poi il suo congedo dalla trasmissione Rai: «Non ci sono più le condizioni perché io riprenda il mio ruolo a È sempre mezzogiorno, non mi vedrete più in onda». Alla Pedretti è invece toccato un congedo peggiore.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.