2021-11-16
L’obiettivo zero morti è un’illusione di chi non ha capito niente della vita
Dalle bufale alla retorica di guerra, la comunicazione sul Covid è piena di trappole. E l'idea dell'annullamento del rischio è folle.Spesso le fasi buie della storia sono associate a un leader, alla sua mente in preda alla paranoia. La fase che stiamo vivendo, figlia della globalizzazione, è orfana, non è infatti possibile ricondurre a un'unica persona la teorizzazione e la successiva implementazione di una gestione della pandemia. Nella storia le menti leader della società, non credendo alla fedeltà, a patti o a sentimenti, si basavano solo sui rapporti di forza nel governare i propri popoli. «Siamo in guerra», è la folle frase che si ripete da due anni a questa parte. Se la pace è una condizione tendenzialmente stabile, la guerra è invece una superficie inclinata, dove anche chi rimane immobile scivola; è questa la situazione che stiamo vivendo. Siamo su un piano inclinato e scivoliamo, ormai nemmeno più lentamente, verso il fondo, un fondo di cui pochi probabilmente hanno chiara la fine. La campagna, finanziata dal ministero del Lavoro, in cui un disabile viene spregiudicatamente e vergognosamente utilizzato come sfregio a coloro che non si sono vaccinati, è forse il punto più basso a cui si è arrivati, ma quando il piano è inclinato la velocità con cui si scende aumenta molto rapidamente. Paradossalmente non avere una mente a cui ricondurre la gestione globale della pandemia rende molto complicato individuare, articolare e organizzare pensieri e azioni alternative.Ci si muove in ordine sparso, le menzogne che quotidianamente vengono propinate ai cittadini di questo Paese, ingrediente fondamentale di qualunque propaganda, travolgono facilmente qualunque tentativo di evidenziare riflessioni e numeri che richiamerebbero una maggiore ragionevolezza. Non si può più tornare indietro ormai. Fino a quando il potere politico era molto concentrato e influenzato dai legami personali era facile che scoppiassero incidenti diplomatici a volte con conseguenze anche gravi, ma era anche più frequente e semplice che si facesse marcia indietro; con la democrazia e il potere della comunicazione ammettere gli errori è diventato molto più difficile, i media, che hanno un pubblico facilmente emozionabile rappresentano un ostacolo enorme per individuare una versione che in qualche modo salvi la faccia, quando ci si rende conto di aver sbagliato strada e si vorrebbe tornare, almeno in parte, indietro. E così si va avanti, si scivola sempre più giù, si va in televisione a raccontare numeri falsi (incredibile che il presidente del Cts menta spudoratamente su chi oggi è ricoverato in terapia intensiva, sapendo di mentire nel migliore dei casi o essendo totalmente sprovveduto nel peggiore). Chi non si allinea è accusato di disfattismo, di egoismo etc; e i media hanno ormai come funzione nascondere la verità. Non comunicare i tassi di contagiosità per vaccinati e non vaccinati rientra proprio in questa logica. E allora si deve indagare, cercare come un monaco certosino, in giro per il mondo, su canali di informazione che non vengono invitati nei talk show, che vengono etichettati come sostenitori di frange estreme e altre fesserie del genere, oppure elaborare i dati ufficiali, cosa che sembrerebbe normale dover fare, ma diventata ormai anche questa eversiva. E così nessuno parla del tasso di contagiosità che in Gran Bretagna (fonti Nhs) evidenzia come sia molto maggiore tra i vaccinati (valori ponderati per centomila persone, ovviamente, perché altrimenti tirerebbero in ballo l'effetto paradosso, che oggi va molto di moda quando qualche numero non torna in funzione della narrazione unica).E così le virostar continuano a smentire quello che han detto il giorno prima, nella totale impunità e con la complicità di chi li intervista senza evidenziare le incongruenze che vengono raccontate. Sembra impossibile uscire da questa storia.Milioni di ipocondriaci pensano di esorcizzare la morte con il vaccino, un vaccino basato su una tecnologia che poi aprirà la strada a nuove cure contro i tumori e altre malattie oggi ancora complesse e che in questi due anni hanno causato molte più vittime del Covid. C'è da augurarselo, nessuno nega gli straordinari avanzamenti della medicina dell'ultimo secolo, ma mai nella storia si è arrivati a dichiarare in maniera esplicita che l'obiettivo sarebbe stato zero morti, così come ha più volte dichiarato il ministro Speranza.Una illusione folle e infantile; ogni religione e ogni filosofia si basa sulla morte, rimuoverla significa non aver capito niente della vita, significa non vivere, e non vivere è peggio di qualunque virus, di qualunque malattia.
Attività all'aria aperta in Val di Fassa (Gaia Panozzo)
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Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida (Ansa)