2019-02-19
Conte e Di Maio si giocano le nomine di Privacy e Agcom. La Lega sta a guardare
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A giugno scadono due importanti incarichi che hanno durata per sette anni. All'autorità garante delle comunicazioni il vicepremier vede bene il suo consigliere giuridico Marco Bellezza, mentre al posto di Antonello Soro circolano i nomi di Giuseppe Busia o Roberto Chieppa, fedelissimi del presidente del Consiglio.Dopo le elezioni europee del 26 maggio ci sono due importanti nomine che dovrà affrontare il governo gialloblu di Giuseppe Conte. Mancano ancora quattro mesi, ma già se ne parla. Sono quelle che riguardano i nuovi vertici del Garante della privacy e quella dell'Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Sono due caselle sensibili, di certo non meno importanti rispetto a quella dell'autorità garante dei mercati e della borsa, ovvero la Consob dove si è da poco insediato l'ex ministro per gli Affari europei Paolo Savona. Sono posti delicati, su cui deve trovare una convergenza anche il parlamento anche se nel caso dell'Antitrust non è bastato: Roberto Rustichelli è stato indicato da Camera e Senato a dicembre ma il suo caso tiene occupato il Csm perché è stato fuori ruolo oltre undici anni, impegnato soprattutto in uffici di governo: il limite massimo in cui le toghe possono assentarsi dalle aule di giustizia è fissato a dieci.Insomma, sono vicende da mesi sul tavolo del presidente del Consiglio, in costante contatto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sorveglia in silenzio l'evolversi degli eventi. Di certo c'è le due partite si intersecano con quelle attuali, tra cui la presidenza dell'Inps, incarico dove è in uscita Tito Boeri e dove la maggioranza gialloblu non ha ancora trovato la quadra. Per la poltrona più importante per l'Istituto nazionale della previdenza sociale Lega spinge per Mauro Nori come presidente, mentre Pasquale Tridico dovrebbe diventare vice. Molto dipenderà dal risultato delle elezioni in Sardegna, per questo motivo sull'Inps il Carroccio continua a rimandare il discorso. Più delicate invece le caselle di privacy e Agcom, sia perché i mandati durano più a lungo, sette per entrambi, sia perché, in particolare la seconda, ha spesso toccato in passato gli interessi del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e delle sue aziende. Per quanto riguarda la seconda Angelo Marcello Cardani è stato nominato presidente dell'Autorità l'11 luglio 2012. Anche qui la durata in carica è di sette anni e scadrà a metà 2019 assieme a quella dei quattro commissari del Collegio (Antonio Martusciello, Francesco Posteraro, Antonio Nicita, Mario Morcellini). Il compenso fissato al massimo consentito per legge è di 240.000 euro lordi l'anno. Su questa poltrona a farsi sentire è soprattutto Luigi Di Maio, ministro per lo Sviluppo Economico che lavora a stretto contatto con questa Authority. Per questo motivo il nome che circola è quello di Marco Bellezza, avvocato, fedelissimo di Di Maio, consigliere giuridico del vicepresidente del consiglio per le comunicazioni e l'innovazione digitale. A quanto pare la sua nomina viene già data per scontata, ma come per Consob, anche su questa pesa il parere di Mattarella. Dentro la Lega era circolato il nome di Davide Caparini, attuale assessore al Bilancio di regione Lombardia, esperto di telecomunicazioni, ma per lui sarebbe assicurato il ruolo a Milano dove dopo le europee potrebbe prendere in mano anche l'assessorato alla Salute. Più complicata la partita sul Garante della privacy dove potrebbe far sentire la sua voce il presidente del Consiglio. Antonello Soro (presidente), Giovanna Bianchi Clerici, Augusta Iannini e Licia Califano scadono a giugno, sono stati nominati dal governo di Mario Monti. A quanto pare il possibile sostituto di Soro sarebbe Giuseppe Busia, avvocato nuorese, classe 1969, in predicato di diventare segretario generale di palazzo Chigi durante la formazione, dell'esecutivo ma poi rimasto segretario generale dell'autorità garante della privacy dove siede dal 2012. Altro nome che potrebbe proporre il presidente del Consiglio è quello di Roberto Chieppa, già segretario generale dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, magistrato ordinario della Corte dei Conti e del Tar, presidente di sezione del Consiglio di Stato, ora segretario generale della presidenza del consiglio dei ministri.
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