2019-09-04
L’inciucio Pd-5 stelle sta frenando le inchieste su Bibbiano e Forteto
È saltata la prima riunione della commissione parlamentare sulle violenze compiute nella comunità toscana. Anche lo scandalo affidi di Reggio Emilia rischia di essere sacrificato sull'altare delle convenienze politiche.Il matrimonio contro natura tra Pd e 5 stelle rischia di frustrare ogni tentativo di fare giustizia degli abusi perpetrati da case famiglia e servizi sociali. Lunedì è saltata la prima riunione della commissione parlamentare d'inchiesta sul Forteto, la comunità della provincia di Firenze i cui fondatori, Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi, sono finiti alla sbarra per le violenze e i maltrattamenti sui minori. Uno scandalo durato decenni, che ha gettato ombre inquietanti sul mondo delle cooperative, tradizionalmente legate a doppio filo alla galassia politica della sinistra, oltre che sui tribunali minorili: quello di Firenze continuò ad affidare bambini alla comunità nonostante la gravità delle accuse emerse. E un bimbo affetto da sindrome di Down vi fu destinato addirittura dopo la sentenza definitiva di condanna per gli imputati.Il rinvio della riunione della commissione d'inchiesta è arrivato proprio mentre il governatore toscano, Enrico Rossi, spiegava che la sua amministrazione ha «dato mandato alle strutture competenti di adottare gli atti necessari per arrivare al risarcimento, stabilito dalle sentenze, nei confronti delle persone fisiche direttamente responsabili e condannate per i fatti accertati, escludendo però la cooperativa». In sostanza, la Regione si rifarà sui responsabili dei reati, ma non sul Forteto. Subito si sono levate le proteste di Fratelli d'Italia. Il deputato fiorentino, Giovanni Donzelli, ha attaccato: «Non permetteremo che i giochetti fra Partito democratico e 5 stelle per la formazione del nuovo governo blocchino ulteriormente la ricerca della verità su una vicenda vergognosa come quella del Forteto. Ci auguriamo che il caso non finisca sul banco delle trattative» per l'esecutivo giallorosso. «Sono dispiaciuto dello stop», ha invece commentato con rammarico il commissario della comunità, Jacopo Marzetti, che fa anche parte della task force voluta dal Guardasigilli, Alfonso Bonafede, sui fatti di Bibbiano. «La commissione non deve avere come obiettivo solo quello di evidenziare le responsabilità per l'incresciosa storia del Forteto, che va avanti da più di 40 anni, ma serve anche a portare all'attenzione del legislatore nazionale determinati misfatti che avvengono nei territori. Occorre rafforzare i presidi di controllo affinché tali fatti, come oltretutto è emerso anche per Bibbiano, non accadano mai più. Auspico quindi che quanto prima possano ripartire i lavori dei commissari». A proposito dello scandalo affidi, l'inciucio tra i pentastellati e il fu «partito di Bibbiano» (così lo aveva definito Luigi Di Maio) potrebbe imporre una battuta d'arresto alla relativa commissione d'inchiesta. Temendo che il ribaltone (e magari un'intesa Pd-M5s elettorale in vista delle regionali in Emilia Romagna) faccia saltare tutto, il ministro leghista della Famiglia, Alessandra Locatelli, si è espressa in modo durissimo: «Ci auguriamo che non cali il silenzio su Bibbiano e che non venga ritardata l'istituzione della commissione speciale d'inchiesta sugli affidi, da noi fortemente voluta per far luce sui fatti di Bibbiano. C'è preoccupazione, visto che in alcuni esponenti del Pd abbiamo notato una certa volontà di soffocare il caso o comunque di tenerlo sotto silenzio».Una denuncia cui ha fatto eco il senatore del Carroccio, Andrea Ostellari, promotore della commissione sugli affidi a Palazzo Madama, allarmato per l'eventualità che i lavori si arenino alla Camera. «L'iter per l'approvazione della proposta di legge per l'istituzione della commissione d'inchiesta sulle case famiglia è stato rapido», ha spiegato Ostellari. «Il 4 luglio è stata avviata la discussione al Senato e il primo agosto è stato approvato il testo. Ma ora la proposta di legge è alla Camera ed è ancora da assegnare. Speriamo che i colleghi deputati vogliano mantenere questo impegno, senza che il “partito di Bibbiano" si metta di traverso. Per velocizzare i tempi basterebbe trattare la proposta di legge con l'iter veloce già nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia, come abbiamo fatto in Senato. Centinaia di bambini, con i loro genitori, attendono giustizia da troppo tempo». E un governicchio battezzato solo per la paura di Pd e M5s di finire massacrati alle urne, non deve diventare l'altare su cui sacrificare queste vittime.
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